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La messa a dimora delle piante di nocciolo si fa durante l’autunno facendo attenzione che il terreno non risulti eccessivamente alcalino e soprattutto, che non ci sia una percentuale di calcare elevata. Le piante inoltre non si adattano ai terreni argillosi o comunque dove ci siano ristagni idrici. Piantare le piante su file, mantenendo una distanza di almeno cinque metri una dall’altra in modo tale da lasciare lo spazio necessario per svilupparsi e per poter transitare agevolmente. Le tecniche di coltivazione prevedono di sistemare le nuove piante ponendole ai vertici di un triangolo isoscele in modo da garantire l’illuminazione alle chiome. Per poter coltivare le piante nel modo migliore, sarà necessaria una messa a dimora fatta con cura. Bisogna far aderire con attenzione la terra al colletto della barbatella e, successivamente all’impianto, versare due litri d’acqua.
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La concimazione delle piante di nocciolo prevede l’utilizzo di un concime di origine animale come il letame ben maturato. Ne serve in abbondanza, arrivando a trenta chili per ogni pianta, evitando comunque di inserirlo nelle buche delle piante, o la crescita delle radici sarebbe compromessa. Anche le successive concimazioni vanno fatte usando composto o letame maturo, effettuate durante il periodo invernale, una volta che tutti i frutti sono stati raccolti. Dopo sei anni bisogna controllare il terreno e intervenire sopperendo alle mancanze specifiche utilizzando concimi indicati. Nei terreni troppo alcalini si può usare la polvere di basalto per fornire i minerali necessari a far sviluppare i noccioli; al contrario, nei terreni acidi si utilizza la polvere d’ossa oppure cenere di legname.
Sono davvero tanti i parassiti che potrebbero attaccare le piante di nocciolo. In una coltivazione è fattibile contrastarli utilizzando insetti buoni predatori o infusi e macerati di erbe, evitando quindi l’utilizzo eccessivo di prodotti chimici. I parassiti che potrebbero attaccare le nocciole e le foglie della pianta sono ad esempio l’eriofide del nocciolo, che rovina le gemme facendole seccare, la cimice verde che aggredisce le nocciole non facendole maturare e rendendole non commestibili. Infine si ricorda il dannoso punteruolo delle nocciole, che distrugge i fiori e depone le uova nei frutti. Le piante di nocciolo possono essere colpite anche da alcune malattie come l’oidio o la Phyllactinia guttata. Ci sono anche avversità atmosferiche come le abbondanti nevicate, la grandine e le raffiche di vento che possono rompere i rami più vecchi.
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