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L'albero di melo sopporta assai bene il freddo, anche quando la temperatura scende di molto sotto lo zero. Tuttavia le gelate tardive possono compromettere la produzione. La pianta può essere coltivata dovunque anche se l'ideale sono le zone con clima fresco ed altitudine tra i 600 ed i 1.000 metri. La siccità può seriamente danneggiare il melo. Si adatta a qualunque tipologia di terreno con preferenza verso quelli profondi, con un buon drenaggio (la pianta teme il ristagno dell'acqua) e non troppo calcarei. Il pH ideale è tra 6,5 e 7,5. Valori più acidi o più alcalini sono inadatti. Le giovani piante di melo innestate (astoni) vanno trapiantate in inverno o in primavera in un terreno preparato in precedenza con una buona quantità di concime organico. Le piante devono essere interrate a 3-4 m una dall'altra, in un luogo soleggiato.
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Si consiglia di irrigare l'albero di mele con impianto a goccia. Comunque è più importante la frequenza delle annaffiature che la loro quantità, in particolare durante le estati siccitose. Ad un mese dalla raccolta le irrigazioni saranno interrotte. Dal terzo anno di impianto occorre concimare la pianta dopo la fioritura ed in autunno. Sono necessari soprattutto azoto e potassio, meno il fosforo. Altri elementi fondamentali sono il calcio ed il magnesio. La raccolta delle mele si effettua, in base alle varietà, da metà luglio ad ottobre. Le varietà estive, come Gala e Summerfree, vanno raccolte tra i mesi di luglio e settembre. Le mele autunno-invernali, come Renette, Granny Smith, Golden e Fuji, si raccolgono tra settembre e ottobre. Per la coltivazione in orto sono da preferire la Summerfree, la Gold Rush e la Crimson Crisp.
L'albero di mele richiede due tipi di potatura: la potatura di allevamento (di formazione) e la potatura di produzione. Il primo tipo si attua nei primi anni di vita della pianta e serve a costruirne la struttura. Va eseguita a fine agosto, tagliando polloni e succhioni, rami deboli e vecchi. Quindi si effettua un diradamento tagliando i rami laterali ed accorciando i rami a legno a 3-4 gemme. Come conseguenza, nella successiva fase vegetativa, l'albero produrrà nuovi rami. Questi saranno poi nuovamente accorciati per avere la forma voluta mentre i rami che non servono a questo scopo saranno recisi. L'operazione si ripete nel tempo fino al risultato desiderato. La potatura di produzione, eseguita in inverno, è più semplice e contenuta. È sufficiente tagliare i rami secchi, spezzati, irregolari e malati. In caso di crescita troppo rigogliosa, si interviene, in estate, eliminando i succhioni.
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