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Le parti verdi della melanzana contengono la solanina, un alcaloide tossico. Il frutto contiene saponine, mentre la buccia dello stesso contiene pigmenti, acidi organici e un alcol. La melanzana contiene pochissimi grassi, proteine e glucidi che ne determinano il valore trascurabile dal punto di vista nutrizionale. La melanzana, infatti, apporta anche pochissime calorie che di solito dipendono dai condimenti che accompagnano la preparazione di questo gustoso ortaggio. Per il suo basso apporto di calorie e di grassi, la melanzana viene usata come coadiuvante delle diete dimagranti. La presenza di fibre, acqua, vitamine A, C e sali minerali come calcio, fosforo e potassio, unita alla carenza di zuccheri e grassi, permette di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e di controllare la pressione arteriosa. Uno studio condotto dall’Università del Massachuttes ha rivelato anche che le fibre e i carboidrati poco solubili della melanzana contengono sostanze fenoliche che spazzano via gli enzimi responsabili di patologie come: diabete e ipertensione. Le sostanze contenute nella buccia avrebbero effetti benefici per l’insufficienza epatobiliare. La melanzana cotta senza grassi e con tutta la buccia, infatti, si rivela utile per patologie epatiche, pancreatiche e intestinali. La fibra della melanzana ha anche un effetto lassativo che aiuta a combattere la stipsi.
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L’uso fitoterapico della melanzana è esclusivamente legato al consumo regolare di questo ortaggio. Non esistono preparati officinali a base di melanzana e quando esistono si tratta di miscele di estratti vegetali in cui sono compresi anche quelli di melanzana. La fitoterapia è l’omeopatia, infatti, utilizzano gli estratti di Solanum dulcamara, una pianta velenosa appartenente alla stessa famiglia della melanzana che presenta la stessa tipologia di principi attivi, con le parti verdi ricche di solanina che decresce nel frutto maturo e saponine e acidi organici dagli effetti lassativi e diuretici. Ma tornando alla melanzana vera e propria si possono preparare anche delle tisane che si ottengono mettendo in infusione dei pezzi di ortaggio in acqua bollente. L’assunzione dell’infuso avrebbe effetti benefici in caso di ipertensione perché agirebbe allo stesso modo dei farmaci, inibendo l’azione degli enzimi responsabili dell’aumento della pressione arteriosa. Questo almeno quanto sostiene uno studio americano. La melanzana si usa anche in cucina come ortaggio da preparare in diversi modi: bollito, grigliato o al forno. L’ideale sarebbe condirlo con pochi grassi, anche se la ricetta più gettonata in fatto di melanzane, resta la classica “parmigiana”. Le varietà tonde sono ideali per essere tagliate a fette e impanate, mentre con quelle allungate si possono fare dei deliziosi ripieni. La melanzana va conservata in frigorifero per non più di quattro o cinque giorni. La melanzana può essere anche usata per fini cosmetici. In questo caso si utilizza la polpa che serve per preparare maschere nutrienti per la pelle. La polpa della melanzana si schiaccia e poi si mescola con dello yougurt. La crema ottenuta si applicherà sul viso per una ventina di minuti.
Le melanzane si comprano al mercatino della frutta e verdura, negli omonimi negozi e reparti dei supermercati. Il costo varia in base alla qualità e varietà dell’ortaggio e alla regione in cui viene acquistato. Nelle aree del Nord Italia gli ortaggi costano un po’ di più. Per spendere poco, l’ideale sarebbe comprare le melanzane direttamente dal produttore.
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