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Secondo il significato tradizionale cinese della complementarietà degli opposti, la peonia è di influenza positiva sulla donna e sull'uomo per quanto riguarda il loro vivere insieme in armonia. Per creare una buona energia Feng Shui, quando si è alla ricerca di una compagna fedele e amorevole, un dipinto raffigurante le peonie cinesi o un vaso di questi fiori dovrebbe essere collocato all'interno del ‘settore matrimonio’, nell’angolo a sud-ovest della propria camera da letto, per attirarvi la partner ideale o per migliorare la situazione sentimentale e condurre o mantenere un matrimonio felice. Alcuni maestri di Feng Shui consigliano però a una coppia di anziani di non tenere in camera da letto l'immagine di una peonia in fioritura per evitare relazioni con donne più giovani. Una coppia di peonie rosa invece vale da catalizzare energetico soprattutto per migliorare l'amore e per il romanticismo.
Simbolo tradizionale nell’arte floreale orientale, la peonia apparve dapprima nell’arte cinese per rappresentarne la forza vitale su quadri, porcellane, vestiti ricamati, paraventi dipinti e arazzi; in epoca contemporanea è spesso abbinata a raffigurazioni di uccelli e di bambù. Nelle raffigurazioni, il fiore bianco di peonia simboleggia la purezza verginale delle ragazze, mentre quello di colore rosso è più simbolico della femminilità erotica. Dopo l’introduzione in Giappone nel XVIII secolo, le immagini delle peonie sono comparse su arazzi, dipinti, stoviglie di porcellana, ricamate sui kimoni tradizionali in seta. Alla peonia sono anche dedicate molte poesie haiku, anche dai più famosi poeti e pittori, come Buson Yosa (1716-1784), che ne scrisse 28 haiku a tema su 3 mila, e Issa Kobayashi (1763-1828), con almeno 84 poesie su 20 mila haiku. 50 girasoli e altri fiori a maglia ai ferri e all'uncinetto Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,61€ (Risparmi 5,89€) |
La peonia, considerata la ‘regina di tutti i fiori’ nella Cina antica, si è diffusa come pianta ornamentale con l'imperatore Yang (605-617) della dinastia Sui (581-618), diventando popolare e protetta nei palazzi imperiali durante la successiva dinastia Tang (618-907). Le varietà migliori erano molto costose, tanto che le peonie diventarono spesso parte della dote. Sotto le seguenti dinastie, gli imperatori allargarono le loro attività e la coltivazione delle peonie si propagò in tutta la Cina. La città di Luoyang (oggi Heze), nella provincia dell’Henan, ne diventò il centro principale durante la dinastia Qing (1644-1911). Ha continuato fino a tutt’oggi in questo primato celebrato ogni anno nel mese di aprile con un festival internazionale della peonia, fiore rimasto nella tradizione cinese e mongola come simbolo floreale insieme con il fiore della prugna. Nel 1903, la dinastia Qing ha dichiarato la peonia come il fiore di Stato; è stata riproposta nella Repubblica Popolare Cinese da un sondaggio nazionale dapprima nel 1994, ma il Congresso nazionale del popolo non lo ha ratificato, ed è stato ripetuto invano nel 2003.
La nascita della peonia fu al centro di numerose e diverse versioni nella mitologia greca. Paeon (Paean, Paieon, Paeeon, Paion o Paian), allievo di Asclepio (Esculapio per i Romani), il dio greco della medicina, venne trasformato in fiore di peonia da Zeus – dio del cielo e del tuono, governatore del monte Olimpo, mediatore pietoso nelle rivalità tra dèi – per salvarlo dall’ira funesta del maestro, invidioso del suo grande talento. In un’altra variante Paeon, figlio di Asclepio, venne tramutato in peonia da Ade, dopo averla guarita, per salvarlo dalla gelosia del padre, annientato dalle sue capacità.
In un’ulteriore versione, Paeon diventò una peonia – fiore già esistente ai piedi del monte Olimpo – dopo averne dato il succo da bere a Leto (Latona per i Romani) per aiutarla a far nascere senza problemi i due gemelli Apollo ed Artemide nonostante il parto difficile. In un altro mito, invece, Paeon, medico degli dèi, ottenne la peonia da Leto, madre di Apollo – dio della medicina, della verità e dell’arte – sul Monte Olimpo.I Greci credevano che Apollo spesso si travestisse da Paeon e cantasse canzoni di lode (dette Peana) a se stesso. Con il tempo Paeon divenne un epiteto di Apollo per la sua qualità di guarire e, pertanto, propiziato come dio della guarigione. In un mito diverso, Apollo non gradì che sua sorella, Diana, la dea della luna, nota cacciatrice di rinomata abilità con l'arco e la freccia, si fosse innamorata di Orione, figlio di Nettuno, dio del mare. Un giorno, Apollo sfidò Diana a cercare di colpire Orione che, all’orizzonte, stava camminando su acque profonde con il permesso speciale del padre. Ma quando il suo corpo arrivò a riva, Diana capì di avere ucciso l’amato con un solo tiro e, dove caddero le sue lacrime di dolore, nacquero delle belle peonie, così pose Orione tra le stelle in ricordo del suo amore. Una leggenda racconta invece che le ninfe maliziose si nascondevano nei petali delle peonie, che così sono diventate il simbolo del senso di vergogna o di timidezza, secondo il linguaggio dei fiori. Fin dall’antichità, la radice della peonia fu invece riconosciuta dalla medicina tradizionale cinese per alleviare i sintomi di alcune malattie (asma, crampi mestruali, convulsioni), seguita da quella giapponese. I Romani, in seguito ai loro miti, curavano con la peonia più di 20 malattie. Spesso era detta ‘erba beata’ per i poteri magici e miracolosi che le erano attribuiti contro demoni, streghe, tempeste, malocchio per proteggere il raccolto, i pastori e le loro greggi. Durante il Medio Evo, in Europa, la peonia era utilizzata al momento del parto per superstizione, per tenere lontano gli spiriti maligni, ma anche a uso medicinale in caso di ittero, calcoli biliari, crisi epilettiche, dolori da dentizione. I semi di peonia venivano ingeriti interi per evitare brutti sogni o utilizzati come cataplasma per alleviare i dolori allo stomaco; con i petali essiccati si preparava un tè calmante per la tosse.Nella Body Art contemporanea, il motivo della peonia compare in numerosi tatuaggi, ma è sempre stato prediletto per il suo significato di prosperità e di forza. Nel West americano, i pionieri si fecero tatuare enormi peonie rosse a doppio fiore per la loro straordinaria bellezza e in ricordo della loro patria. Con i fiori di peonia si possono creare infiniti disegni tatuati combinando le tonalità sorprendenti dei loro colori – rosso, bianco, rosa, giallo – con le foglie verdi. I tatuaggi di questi grandi petali un po’ arricciati ai margini abbelliscono qualsiasi parte del corpo – specialmente su braccia, spalle, fondoschiena, gambe – oppure, in piccolo, anche sui piedi. Seguendo il significato orientale, spesso compaiono tatuati in associazione con altri elementi come il drago o il leone per attenuarne ferocia e potenza. In Giappone, l'uso popolare delle peonie nel tatuaggio incarna la potenza maschile ed è stato ispirato dalle illustrazioni dell’artista Utagawa Kuniyoshi (1797-1861) nelle 6 stampe della serie ‘I 108 eroi del Suikoden’ (1827), basate su un racconto cinese del XIV secolo, che gli diedero la notorietà. Questi fuorilegge, che andavano contro l’ingiustizia delle autorità corrotte, erano coperti di tatuaggi pittorici inclusi appunto leoni, tigri, draghi, carpe koi (o carpe giapponesi), e peonie, tra gli altri simboli.
La peonia, come visto precedentemente nel paragrafo dedicato alla storia di questo bellissimo fiore, è una specie dalle origini asiatiche e più nello specifico legata al giappone ed alla cina. In queste nazioni è presente inoltre un fortissimo legame con i fiori che oltre ad essere coltivati in moltissime zone con cura e precisione, sono un vero e proprio culto ricco di tradizione e simbologia.
I fiori cinesi ed i fiori giapponesi sono molto famosi come iconografia e vengono studiati da tanti appassionati di pittura e disegno e sono spesso ripresi quando si devono realizzare delle decorazioni orientaleggianti. I fiori della peonia in particolare sono fra le specie più rappresentate nella pittura cinese e giapponese, e questo grazie al loro elevato valore simbolico. Un altro ambito nel quale la peonia viene ampiamente utilizzata sono i tatuaggi, nei quali la peonia finisce per essere spesso uno dei principali soggetti o un elemento decorativo di molti tatuaggi in stile orientale.E' importante conoscere le specifiche esigenze colturali delle nostre piante per poterle crescere al meglio e vederle splendere in tutta la loro bellezza. Uno degli aspetti da non sottovalutare è appunto l'esposizione: ciascuna specie infatti necessita di particolari condizioni climatiche, di terreni specifici e della luce dei raggi del sole o dell'ombra per svilupparsi al meglio.
L’esposizione ideale per le peonie è il pieno sole o la mezz’ombra. Nelle regioni settentrionali le posizioni più luminose e calde sono caldamente consigliate. Nelle regioni meridionali un ambiente un po’ più ombreggiato aiuterà a mantenere più a lungo i fiori e le foglie. I primi, infatti, corrono il rischio di bruciarsi e di seccarsi ai margini.Secondo le classificazioni botaniche il genere Peonia (fam. delle Peoniaceae) può essere suddiviso in una trentina di specie. Ai fini pratici se ne distinguono però due tipi:
• Le peonie erbacee: le più diffuse ed economiche. La parte aerea all’arrivo dell’autunno secca per scomparire totalmente in inverno. Hanno una dimensione contenuta: al massimo raggiungono i 120 cm. Le corolle si declinano nelle sfumature del rosa, rosso e bianco.• Le peonie arbustive: sono dei cespugli dotati di rami legnosi. La loro crescita è piuttosto lenta, ma possono raggiungere i 2 metri di altezza per 2 di diametro. I fiori sono disponibili nel rosa, nel rosso, nel bianco e nel ricercatissimo giallo.LE PEONIE IN BREVE | |
Nome, genere, specie | Fam. Peoniaceae, gen. Peonia, più di 30 specie |
Tipo di pianta | Arbusto o erbacea da fiore, fogliame caduco |
Altezza/larghezza a maturità | 2 m/1,50 m |
Manutenzione | Bassa e semplice |
Crescita | Da media a lenta |
Rusticità | Molto rustica, teme i venti freddi |
Esposizione | Sole, mezz’ombra |
Terreno | Ricco, fresco e profondo, leggermente argilloso |
Necessità idrica | media |
Impiego | Bordure miste, esemplare isolato, siepi, vaso |
Tutte le peonie sono molto rustiche e sopportano senza problemi temperature anche al di sotto dei -15°C. Le arbustive temono i venti freddi che potrebbero causare disseccamento dei rami e crescita rallentata. Se viviamo nel Centro-Nord privilegiamo quindi una collocazione riparata, ponendo la pianta nei pressi di un muro a Sud o circondata da altre piante, possibilmente a foglia persistente.
Qualche inconveniente può essere invece causato dal caldo e dalla prolungata siccità. In particolare nelle regioni meridionali è bene curare il suolo, in maniera che resti sempre fresco, e scegliere una posizione leggermente ombreggiata durante la stagione estiva.Terreno
Sotto questo aspetto le peonie sono piuttosto tolleranti. Per ottenere il meglio da loro è però importante inserirle in un substrato profondo, fresco (ma ben drenanto) e soprattutto ricco in sostanza organica. Sarà di stimolo alla crescita e all’abbondante fioritura.IrrigazioneIl suolo deve sempre mantenersi fresco, specialmente durante la stagione primaverile. Se il terreno è adatto in quella stagione gli interventi non saranno però indispensabili, se non in caso di siccità prolungata.Prima di irrigare attendiamo che le foglie risultino un poco lasse. Monitoriamo con maggiore attenzione gli esemplari giovani, in particolare di quelle arbustive.Le peonie amano un terreno ricco in materia organica. Per creare e mantenere queste condizioni l’ideale è spargere, durante il mese di novembre, abbondante stallatico sfarinato al piede dei soggetti. Oltre a proteggere le radici dal freddo, penetrerà e renderà vitale quell’area.
In primavera potremo aggiungervi qualche manciata di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite, da far penetrare con una leggera zappettatura.IL CALENDARIO DELLA PEONIA | ||
ERBACEA | ARBUSTIVA | |
IMPIANTO | Autunno | Autunno, inizio primavera |
FIORITURA | Maggio-giugno | Aprile-maggio |
PULIZIA | Novembre | |
CONCIMAZIONE | Autunno-primavera |
Le peonie sono piante piuttosto autonome e la loro manutenzione è davvero limitata.
Per le peonie arbustive:• Eliminiamo il prima possibile i fiori appassiti evitando che vadano a seme: ciò sarebbe uno sforzo inutile che ruberebbe energie allo sviluppo di nuovi rami• Le potature non sono necessarie visto che la pianta ha una crescita estremamente lenta e acquisisce naturalmente una bella forma aperta. Interveniamo solo, in primavera, per eliminare eventuali rami malati o morti.Per le peonie erbacee:• Quando, in primavera, hanno raggiunto quasi la dimensione definitiva predisponiamo dei tutori e leghiamoci tutto il cespo. Aiuterà a mantenere la pianta compatta e gradevole, anche dopo forti piogge.• Eliminiamo i fiori mano a mano che appassiscono e diamo al cespuglio un aspetto gradevolmente arrotondato.• Prima dell’inverno tagliamo gli steli a circa 3 cm dal suolo. Attendiamo possibilmente che risultino vuoti all’interno e cioè che la pianta abbia recuperato tutte le sostanze vitali.• Le radici delle peonie non amano essere manipolate. Dividiamo gli esemplari solo quando strettamente necessario. Possono vivere bene anche 20 anni senza essere toccate.Si procede preferibilmente in autunno, ma per le arbustive anche a fine inverno.
Per le peonie erbacee:Scaviamo una buona abbastanza profonda e predisponiamo sul fondo uno spesso strato drenante.• Mescoliamo il terriccio estratto con un poco di stallatico maturo.• Le radici dovranno risultare molto superficiali, coperte al massimo da 3 cm di substrato. In caso contrario per vedere la fioritura ci vorranno molti anni.• Irrighiamo abbondantementePer le peonie arbustiveSi trovano in commercio sia a radice nuda, sia con pane di terra• Scaviamo una buca larga e profonda almeno 40 cm e poniamo molta attenzione allo strato drenante da porre sul fondo.• Mescoliamo il terriccio con dello stallatico• Poniamo la pianta in maniera che il punto di innesto risulti interrato di circa 5-10 cm.• Copriamo col terriccio e irrighiamo abbondantemente.
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