La parte aerea muore nell'inverno, per ricacciare nella primavera. Fiorisce dalla metà di aprile alla fine di giugno, con tonalità dal rosa al cremisi. Recidere i suoi fiori alla mattina, immergendoli subito nell'acqua e tenendoli in un ambiente fresco, al riparo dalla luce solare. Dureranno sicuramente di più se li reciderete quando saranno ancora dei grossi boccioli. Richiede una buona aerazione ed il pieno sole o la mezz'ombra, a seconda delle regioni. All'ombra la peonia sopravvive, ma tende ad una fioritura scarseggiante. Il clima: mite, la fioritura precoce la esporrebbe alle gelate. Il terreno più indicato è quello argilloso, ma se compatto, aggiungere dell'humus e della sabbia per renderlo un pò più permeabile. Concimatura autunnale con del letame vecchio, ben decomposto. Annaffiare moderatamente, al mattino, in estate.
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La peonia si moltiplica nel periodo che va da settembre a fine novembre: la pianta avrà tutto il tempo di sviluppare un apparato radicale adatto entro la primavera. Se il suolo non è gelato durante il giorno, si può piantarla anche in inverno; è possibile farlo anche dopo il mese di marzo, ma è una tecnica per le piante coltivate in vaso. Il ph del terreno dovrebbe oscillare tra 6,5 e 7. Un buon impianto richiede una dissodatura del terreno ed eventuale miscelazione a sabbia e torba, con letame maturo. Da evitare il contatto diretto delle radici con i fertilizzanti. Attenzione anche ai ristagni idrici: nei terreni molto umidi riporre nella buca di impianto 5-10 cm di ghiaia o materiale grossolano. La moltiplicazione si esegue per divisione dei cespi, con grosse piante che vengono divise anche in 3-4 parti.
Togliere i fiori secchi: la pianta non dedicherà le sue energie alla formazione dei semi; se recidete i suoi steli fiorali fatelo in modo da lasciarne una porzione attaccata alla pianta, con una o due foglie: loro porteranno avanti l'immagazzinamento delle sostanze nutritive per l'inverno. Lasciare la metà degli steli integri è cosa saggia. La peonia è sensibile agli attacchi di due funghi: la Botritys e il Cladosporium. La prima attacca i fusti e i boccioli sui quali si nota l'inconfondibile muffa grigia e le foglie, dove sono evidenti chiazze secche; il secondo forma delle piccole chiazze rotonde e rossicce sulle foglie e sui fusti. Eliminare i fusti seccati a pochi centimetri dal suolo. Il ristagno d'acqua favorisce queste patologie, non esagerate con le innaffiature e moderate le concimazioni azotate.
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