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Come molte altre piante officinali, i principali benefici apportati dalla rapunzia riguardano effetti sedativi, antispasmodici e astringenti, che la rendono adatta all'utilizzo per la cura dei disturbi del tratto digerente e intestinale. L'assunzione della rapunzia può infatti aiutare a riequilibrare le corrette funzionalità dell'organismo. Contrariamente a molte altre piante, però, delle quali si utilizzano solamente radici o solamente fiori, in questo caso tutte le parti della rapunzia sono ricche di principi attivi, per cui vengono utilizzati indifferentemente fiori, foglie, radici. L'utilizzo può avvenire sia per uso interno che per uso esterno. Quest'ultimo caso riguarda anche trattamenti non propriamente legati alla fitoterapia ma alla cura di inestetismi, come comedoni e acne. La rapunzia contribuisce infatti a rendere la pelle liscia e priva di impurità. Per quanto riguarda il consumo interno, esso può avvenire tramite la realizzazione di tisane e infusi, unendo magari fiori e foglie di rapunzia ad altri ingredienti provenienti da altre piante officinali, per una maggiore efficacia. Molto diffusi anche i decotti, efficaci e semplici da prepararePerfino i semi si rivelano un'importante risorsa: dalla loro spremitura si può infatti ottenere un olio ricco di acido gamma linolenico, che funziona come potente antinfiammatorio e può essere alla base di prodotti fitoterapici realizzati a tale scopo. Infine, la rapunzia si fa strada anche tra i fornelli: le sue radici hanno un ottimo sapore e possono essere consumate lesse, in insalata o anche fritte.
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Nonostante sia originaria del Nord America, la rapunzia si trova ormai anche come germogliazione spontanea sul suolo italiano, complice il clima e la presenza di tipi di terreno ad essa favorevoli. La rapunzia cresce infatti prevalentemente in luoghi soleggiati e necessita di terricci umidi, misti a sabbia e ben drenanti. Per questo motivo è possibile trovarla allo stato naturale nei pressi di corsi d'acqua, mentre per la coltivazione domestica necessita di periodiche e regolari innaffiature. Non sono invece necessarie particolari operazioni di concimazione, anche se è possibile utilizzare, se desiderato, concime granulare a lento rilascio specifico per fiori. Per dare vita alla coltivazione è possibile utilizzare i tuberi della pianta da piantare nel terreno o invaso. In alternativa è possibile affidarsi alla messa in terra direttamente dei semi, da compiere a inizio primavera, per avere la prima fioritura già nel corso dell'estate.
Essendo diffusa prevalentemente come pianta ornamentale, la rapunzia si può acquistare solitamente sotto forma di pianta già cresciuta, tuberi o semi da piantare nel vaso o nel terreno. Dalle piante è possibile ricavare in modo autonomo infusi, tisane e decotti, efficaci sull'apparato intestinale. Ad ogni modo, in ambito fitoterapico è possibile trovare anche prodotti lavorati a base di rapunzia. Si può trattare di sedativi e analgesici, oppure tisane, infusi e decotti che presentino un mix di erbe medicinali, per una maggiore efficacia e miglior sapore. Qualora si possegga una coltivazione propria, è possibile utilizzare le radici non più utili anche in ambito culinario. Comunque benefiche per il tratto digerente e intestinale, in questo caso le radici costituiscono principalmente una leccornia dal sapore delicato, ideali per l'insalata o anche da consumare fritte, per un pasto originale e sano allo stesso tempo.
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