La piantaggine è una pianta officinale che si trova anche in germogliazioni spontanee sul territorio e trova vasto impiego in diversi ambiti della fitoterapia. L'aucubina contenuta in grandi quantità nella pianta e le mucillaggini fanno si che la piantaggine sia particolarmente efficace, per uso esterno, contro le infiammazioni e le irritazioni delle pelle. Per questo, sono molte le creme e pomate in commercio a base di estratti di piantaggine atti a lenire dolori e pruriti causati da allergie, intolleranze, irritazioni o punture e morsi d'insetti. E' possibile utilizzare creme, decotti o direttamente le foglie di piantaggine sfregate sulla pelle. Il consumo per uso interno è invece indicato per lenire disturbi legati alla produzione catarrosa ed irritazioni del tratto respiratorio, fino a tosse e bronchiti. L'utilizzo della piantaggine e di prodotti a base di estratti di piantaggine può avvenire anche da parte dei bambini, dal momento che come molti prodotti officinali naturali non presenta particolari controindicazioni per persone di qualsiasi età.
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Nonostante sia molto diffusa come germogliazione spontanea, la piantaggine può anche essere coltivata sul suolo locale con relativa semplicità, a scopo decorativo o per l'uso domestico. La piantaggine richiede di molta luce, dunque è meglio posizionarla in zone assolate, tuttavia è resistente al freddo quindi non necessita di particolare protezione neppure nel periodo invernale, meglio se su terreno fertile, soffice e leggero. Anche le attenzioni da dedicare alla piantaggine sono ridotte al minimo, dal momento che per l'irrigazione è sufficiente l'acqua piovana, salvo sporadici interventi in caso di prolungata siccità. La semina è particolarmente indicata nel periodo primaverile, con fioritura nel corso dei mesi estivi. Si tratta di una pianta particolarmente resistente anche all'attacco di parassiti, sebbene l'eccessiva umidità potrebbe provocare l'insorgere di malattie fungine. In tal caso, è bene intervenire ove possibile prima della fioritura con prodotti specifici, e in ogni caso in periodo lontano dalla raccolta e dall'utilizzo delle foglie. Per quanto riguarda la produzione su larga scala invece occorre porre una particolare attenzione al terreno, che deve essere piano e livellato, poiché le foglie si trovano a venti cm circa dal terreno e dunque potrebbero risultare di difficile raccolta da parte dei macchinari.
La piantaggine può essere utilizzata allo stato naturale sia come condimento nelle insalate, sia per frizionare su aree del corpo colpite da fastidiose punture d'insetti. Se si desidera dare vita ad una coltivazione, è sufficiente acquistare i semi e provvedere alla loro posa, meglio se in periodo primaverile. Sul mercato si possono però trovare anche creme ad uso esterno a base di estratti di piantaggine, da utilizzare per infiammazioni ed irritazioni cutanee o piccole ferite; particolarmente efficaci sono anche le applicazioni di decotti. Accanto al consumo delle foglie stesse della pianta in insalate o come condimento, il consumo per uso interno prevede anche l'assunzione di sciroppi, tisane, infusi o pastiglie che, ricchi di principi attivi, possono essere utilizzati per alleviare i disturbi di origine catarrosa o legati ad infiammazioni dell'apparato respiratorio.
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