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La gynostemma pentaphyllum ha degli effetti molto simili al ginseng, ovvero energizzanti, antistress e antifatica. Come il ginseng, infatti, viene definita una pianta adattogena, cioè capace di migliorare la risposta dell’organismo agli stimoli esterni e agli agenti stressanti. Rispetto al ginseng, però, presenterebbe alcune fondamentali differenze, oltre a dare energia, infatti, avrebbe anche un effetto calmante che favorisce il sonno e il riposo. I benefici effetti di questa pianta si devono all’elevata concentrazione di saponine triterpeniche dette gipenosidi che hanno una struttura simile ai ginsenoidi del ginseng, ma in quantità quadrupla rispetto a questi. Altre sostanze presenti nella gynostemma, flavonoidi, sali minerali, vitamine, aminoacidi e proteine. Gli effetti della pianta si esplicano su diverse aree dell’organismo, anzi sembra siano molto diversi da un individuo all’altro, alleviando gli specifici disturbi o malattie croniche del soggetto che ne fa uso. Ad esempio se una persona soffre di dolori reumatici, avrà un miglioramento di questi dolori, se soffre di colesterolo alto avrà un abbassamento di questa sostanza nel sangue. Il meccanismo di azione della gynostemma resta tutt’ora sconosciuto, ma è come se la pianta andasse a scovare e curare la singola malattia che affligge la persona. In linea generale, invece, alla gynostemma, grazie anche a studi e ricerche, vengono attribuite proprietà energizzanti, stimolanti, cardiotoniche, antiossidanti, immunostimolanti, di abbassamento della pressione arteriosa e del colesterolo, digestive e contro le malattie dell’apparato respiratorio. Gli estratti di questa pianta sembrano anche avere effetti benefici sulla funzione sessuale maschile, ma questi dati non sono ancora confermati.
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Nonostante si possa coltivare anche in casa, la gynostemma è diventata il vero e proprio business della medicina erboristica e per testarne gli effetti benefici bisogna provvedere a comprare gli estratti in forma di compresse in farmacia, erboristeria e parafarmacia. La dose consigliata per le compresse da 150 mg è di una, compressa per una, due volte al giorno come normalizzante e adattogeno. Per migliorare le prestazioni sportive la dose consigliata per le compresse è di una per tre volte al giorno. Le compresse si assumono preferibilmente al mattino e a pranzo. In commercio si trovano anche capsule da 300 mg con denominazione Ginpent il cui dosaggio va opportunamente prescritto da un medico.
Il crescente interesse della stampa verso gli estratti di gynostemma ha fatto lievitare i prezzi dei prodotti che li contengono, ovvero capsule e compresse. Bisogna sottolineare però che le capsule e le compresse a base di estratti di questa pianta rientrano sempre nella categoria degli integratori alimentari che non possono in alcun modo sostituire una dieta variata. In base alle testimonianze di coloro che hanno provato questo tipo di rimedio erboristico è emersa una certa percentuale che afferma di aver notato un miglioramento dei propri disturbi e altri che, invece, non hanno tratto alcun beneficio. Per cui la spesa va sempre suggerita dal medico. Non esistono studi che confermano la tossicità degli estratti di gynostemma, anzi sembra che ne abbiano certificato la non tossicità, ma questo non è un buon motivo per comprare prodotti erboristici alla cieca, anche perché, come già detto, hanno un certo costo. Le capsule di ginpent possono costare anche 22 euro. Queste sono state via via soppiantate dalle compresse. Un blister di 60 compresse costa circa 12 euro.
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