Villa d’Este a Tivoli

Villa d’Este a Tivoli

Rientra legittimamente tra i Patrimoni dell’Umanità, per il suo fascino, la sua bellezza e soprattutto per la sua storia. Non è semplice scegliere gli aggettivi che descrivono uno dei capolavori più belli d’Italia: Villa d’Este. Si tratta di un imponente edificio rinascimentale, il cui valore e pregio storico è visibile e ben evidente ancora oggi. Visitare Villa D’Este significa immergersi in un ambiente dove lusso e natura si incontrano senza scontrarsi e dove la maestosità rinascimentale sopravvive intatta. Villa D’Este sorge s Tivoli ( Roma), e non si deve confondere con l’omonima Villa che si trova nei pressi del lago di Como, a Cernobbio. Questo secondo edificio vanta sempre origini rinascimentali, ma viene oggi usato come sede di congressi e conferenze di portata internazionale.
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Storia

villadestetivoli2Villa d’Este di Tivoli venne costruita dal cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e Alfondo d’Este. La costruzione dell’edificio risale al 1550, quando il cardinale venne nominato dal papa, governatore di Tivoli. La nomina, proferita da papa Giulio III, serviva a ringraziare il cardinale per aver contribuito attivamente all’elezione del pontefice. Ippolito accettò di buon grado l’incarico, ma non immaginava che avrebbe soggiornato per sempre in uno scomodo convento gestito dai benedettini e poi passato ai francescani. Il cardinale era abituato a ben altra vita e allo sfarzo della corte di Ferrara. Decise così di trasformare il convento in una villa nobiliare in perfetto stile rinascimentale. L’edificio doveva somigliare al palazzo Monte Giordano, destinato agli incontri ufficiali, mentre la villa doveva servire ad incontri più piacevoli. Da questo uso ne derivò anche il nome di Villa Gaudente. Villa D’Este venne costruita ai lati della Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove era inizialmente annesso il convento che avrebbe dovuto ospitare il cardinale. I lavori furono lunghi e laboriosi, anche perché bisognava scegliere i materiali più pregiati, come il travertino della tomba di una nobile romana, Cecilia Metella. Il permesso di usare questo materiale venne poi revocato, costringendo a rimuovere tutto il rivestimento della fascia inferiore della villa. I segni di questa rimozione sono presenti ancora oggi. Per via di contrasti religiosi e politici , i lavori di Villa d’Este si dilungarono negli anni successivi, venendo affidati all’archietto Pirro Logorio, che si circondò di una nutrita schiera di artigiani e artisti. Nei secoli, i proprietari di Villa d’Este sono stati diversi. L’edificio è appartenuto anche agli Asburgo, per poi passare allo Stato Italiano dopo la prima guerra mondiale, dove venne restaurato e aperto al pubblico. Altri restauri vennero effettuati dopo la seconda guerra mondiale per riparare i danni causati dai bombardamenti.

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    Caratteristiche

    Villa d’Este di Tivoli è un edificio imponente che presenta e conserva tutte le bellezze delle costruzioni rinascimentali. Gli interni sono ricchi di dipinti ed affreschi in perfetto stile nobiliare. Il piano superiore è chiamato “nobile” perchè era usato per accogliere i notabili del tempo. L’appartamento inferiore è composto da un salone chiamato “della Fontanina” per via di un affresco che raffigura il progetto di costruzione della villa. Ampio è anche il cortile interno. Spettacolare è anche l’esterno della villa, zona che sorge nella facciata posteriore. In questa zona sorge l’immenso giardino, ricco di terrazze, pendii, fontane, alberi secolari, piante stagionali, alberi ornamentali e perenni. Le varie terrazze sono collegate da assi trasversali e longitudinali costruite come gli edifici dell’antica Roma. L’ingresso del giardino originariamente sorgeva vicino alla chiesa di San Pietro, dove una struttura semicircolare, l’abiside, rendeva ancora più suggestiva la vista del paesaggio. Le fontane del giardino vennero realizzate manualmente sfruttando il principio dei vasi comunicati. Oggi, lo spazio esterno di Villa d’Este conta 250 giochi d’acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 30 mila piante stagionali, 150 alberi secolari ad alto fusto e 15 mila piante perenni ed ornamentali. Il tutto su una superficie di 35 mila metri quadri di solo giardino e 9 mila metri quadri di vialetti e scalinate.


    Villa d’Este a Tivoli: Cosa vedere

    Vedere Villa d’Este a Tivoli significa ammirare un patrimonio inestimabile, talmente pregiato da essere presente anche nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Di questo maestoso edifico vanno visti gli interni e gli esterni. La superficie esterna ed interna di Villa d’Este è talmente vasta che si possono ammirare altri luoghi di pregio, tra cui il Vialone, ovvero il viale più grande del giardino, che si erge su un piano rialzato. Altra parte da vedere, la Gran Loggia, sulla parte sinistra della Villa. Inizialmente costruita come sala da pranzo, la Gran Loggia non venne mai usata per questo scopo, perché gli ospiti e i proprietari preferivano mangiare all’aperto per godere della magnifica vista della campagna tiburtina. Nella parte bassa, scendendo dalla Villa, sul lato sinistro di un piccolo viale, si può ammirare anche la Grotta di Diana, ricca di affreschi e mosaici che raffigurano storie e leggende della mitologia riferite alla dea Diana, a Dafne e al dio Apollo. Nella parte più bassa di Villa D’Este si trova la Rotonda dei Cipressi, un piazzale di forma circolare contornato da grandi alberi di cipresso. Il piazzale è arricchito da quattro fontane e completa tutta la splendida vista del giardino. Le fontane della Villa sono in realtà 50. Tra queste citiamo le più rinomate: Fontana del Bicchierone, Fontana di Europa, Fontana del Pegaso, Fontana dei Draghi e Fontana dell’Ovato. Non possiamo dimenticare le Cento Fontane, progettate da Pirro Logorio. Queste fiancheggiano un viale di cento metri, collegando la Fontana dell’Ovato con la Rometta, altra fontana che si apre sulle pianure romane. Con i suoi zampilli, la Rometta rientra tra le tante meraviglie di Villa d’Este, tutte da vedere e da conservare nel cuore, per sempre.



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