Il Parco nazionale del Circeo è stato istituito nel 1934 durante il governo di Benito Mussolini. All’epoca erano in corso le bonifiche delle paludi dell’Agro Pontino e in quell’occasione si pensò di delimitare l’area del Circeo per tutelare i laghi e le paludi che si trovavano al suo interno. Il Parco, infatti, nacque per proteggere dei particolari biomi. Con questo termine si indicano particolari convivenze tra specie animali e vegetali tipiche di un determinato ambiente terrestre. La contestuale presenza di piante e animali di montagna con specie marine o delle zone paludose, ha fatto sì che il Parco diventasse nel 1977 anche Riserva della Biosfera. Dal 1997 l’area è anche candidata a diventare “Patrimonio dell’Umanità”.
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Il Parco nazionale del Circeo si estende nella costa tirrenica meridionale, su un’area di circa 8500 ettari. La zona ricade nella regione Lazio e nella provincia di Latina. I comuni compresi nell’area protetta sono Latina, Sabaudia, Ponza e San Felice Circeo. Come già detto, il Parco comprende ben cinque diversi habitat. Si tratta della foresta, del Promontorio del Circeo, delle dune litoranee, delle zone umide e dell’isola di Zannone. La foresta è tutto quello che rimane dell’antica “Selva di Terracina”, area che nell’anno della fondazione del Parco doveva essere sottoposta alla bonifica. Il Promontorio comprende la montagna del Circeo, rilievo di circa 500 metri che ha dato proprio il nome al Parco. Secondo una leggenda si narra che in questa montagna la maga Circe indicò ad Ulisse la via del ritorno. Visto da lontano, il promontorio sembra simile a una donna addormentata che viene identificata ( sempre secondo le leggende) con la maga Circe. Per la particolare conformazione geologica, il Promontorio ha dato vita a grotte e insenature di rara bellezza. Le dune litoranee comprendono le coste sabbiose del Parco e si estendono per circa 22 chilometri. L’ambiente delle dune è secco e arido in estate, mentre è più fresco e percorribile a primavera. Le zone umide comprendono tutti i laghi e i fiumi che scendono dalla vallata del promontorio e che arrivano nella zona litoranea. L’isola di Zannone è un piccolo isolotto che fa parte del Comune di Ponza. Si tratta di un’area disabitata ma di rilevante interesse naturalistico e per questo entrata a far parte del Parco nel 1979.
Il Parco del Circeo nasce anche per tutelare e preservare i cosiddetti “biomi”, ovvero ambienti animali e vegetali diversi che coesistono in un determinato ambiente. La funzione del Parco è dunque quella di tutelare e promuovere la biodiversità. Grazie alla presenza di habitat differenti, il Parco ospita flora della macchia mediterranea, flora marina e di montagna, ma anche palustre. Tra le specie tipiche citiamo pini, lecci, querce, sughero, biancospino, pero e melo selvatico, corbezzolo, prugnolo, erica, ginestra, carpino, elicriso, finocchio marino, euforbia, mirto, camomilla, gramigna, e palma nana, quest’ultima unica palma spontanea in Europa. Molto ricca anche la fauna, tra cui citiamo lepre, cinghiale, tasso, riccio, volpe, donnola, tritone, biacco, rana, gabbiano, coniglio, cornacchia, istrice, falco pellegrino e gheppio.
Il Parco del Circeo comprende diverse riserve naturali: Rovine di Circe, Piscine delle Bagnature, Piscina della Gattuccia, Pantani dell’Inferno, Lestra della Coscia e Foresta Demaniale del Circeo. Queste zone delimitano proprio i suggestivi paesaggi naturali che abbiamo descritto al paragrafo precedente. Di particolare interesse sono le “Piscine”, ambienti naturali che si formano per effetto dell’accumulo di acqua piovana nelle zone paludose. La Riserva Lestra della Coscia contiene, invece, i resti di antichi villaggi costruiti tempo fa dalle popolazioni stagionali. Il Promontorio del Circeo offre invece la visione di grotte di rilevante interesse geologico e culturale. Si tratta della Grotta di Guattari, della Grotta di Frossellone, della Grotta delle Capre, della Grotta dell’Impiso e della Grotta Breuil. Altri luoghi da visitare sono Cerasella, nel cuore della foresta, dove si trova il recinto faunistico per daini e cinghiali, la Villa di Domiziano, risalente all’epoca dell’omonimo imperatore ( I secolo a. C.) e il Borgo di Villa Fogliano, area di origine medievale. Il Parco del Circeo è visitabile dall’estate all’inverno, anche se le condizioni climatiche mutano sensibilmente da un habitat all’altro. Nel promontorio esiste infatti, il “Quarto Freddo” a nord, con clima tipico di montagna e il “Quarto caldo” a sud, con clima prettamente mediterraneo. La zona marina in estate è arida e secca, mentre diventa piacevole in primavera. Questa varietà di ambienti fa sì che il Parco possa essere visitato tutto l’anno. Ulteriori informazioni su visite e soggiorni si possono reperire consulando il sito ufficiale dell’Ente gestore.
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