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Le caratteristiche di quel meraviglioso borgo chiamato Campigna sono state in parte descritte al paragrafo precedente. Il paesino si colloca nel centro di un’antica foresta che custodisce i resti di un passato ancora tutto da scoprire. Sentieri, piste da sci, vallate, pendii, flora e fauna di montagna fanno da sfondo a un paesaggio che se non esistesse sembrerebbe davvero irreale e da sogno. La gente di Campigna ( appena dieci abitanti) è mite, cordiale ed estremamente ospitale. Caratteristiche che non guastano quando si pensa di soggiornare in questo borgo. La vacanza a Campigna è favorita dalla presenza di hotel ed alberghi. Presente anche un rifugio chiamato “ La Capanna”, sede della Scuola Italiana di Sci di Campigna e tappa principale del percorso escursionistico chiamato Gea, ovvero Grande Escursione Appenninica. Il Rifugio è il luogo ideale per gli escursionisti, ma è e anche un importante punto di ritrovo del monte Falterona. La struttura è adatta a pranzi per comitive, a gite e all’organizzazione di compleanni e feste varie. Al suo interno, però, non sono presenti posti letto, ma solo servizio bar e ristorante con menu tipici dell’ottima cucina romangnola. In inverno è disponibile anche la tavola calda. Il Rifugio è aperto in estate tutti i giorni dalle ore 9 alle 18 e in inverno in concomitanza con l’apertura degli impianti da sci. I sentieri di Campigna si possono percorrere in mountain bike, a cavallo, a piedi, con ciaspole da neve e molto altro, mentre le altitudini sono sede di attrezzati impianti sciistici che in inverno fanno del loro meglio per ospitare le prodezze degli appassionati dello sci. Ogni anno Campigna è popolata da motociclisti, escursionisti e cultori dello sci e della vita di montagna. Nonostante le sue ridottissime dimensioni, il paese è attrezzato anche per ospitare e garantire l’accesso ai disabili. Gli ingressi del Rifugio “La Capanna”, ad esempio, sono costruiti per permettere il passaggio delle persone in sedia a rotelle e di tutti gli individui affetti da disabilità.
La flora di Campigna è sostanzialmente formata da arbusti tipici dei boschi di montagna e quindi da abete bianco e faggio. Non mancano esemplari di vegetazione montana mista, come aceri, frassini, ontani, olmi, betulle, ciliegi e roveri. Le specie indicate sono autoctone, cioè crescono spontaneamente in questo paesaggio, altre, invece, come l’abete rosso, sono state introdotte artificialmente. Campigna ospita anche altre specie vegetali esterne, tra cui il pino silvestre, gli spettacolari abeti americani, i cedri di Atlanta e i cipressi dell’Arizona. Ricca è anche la vegetazione erbacea, tra cui il giglio martagone, il giglio di S. Giovanni, l'anemone narcissino e il bucaneve. L’area ospita anche una pianta alpina, il botton d’oro. Nei boschi di Campina si ritrovano ungulati come cinghiali, daini, mufloni, caprioli e cervi, ma anche mammiferi come il lupo e la volpe. Presenti anche i roditori. L’area circostante al Parco nazionale che comprende Campigna ospita anche bellissimi esemplari dell’avifauna, tra cui l'aquila reale, lo sparviero, l'astore, la poiana, il gufo reale e l'allocco. I cervidi furono introdotti nella zona dai Granduchi di Lorena, mentre l’introduzione dei cinghiali è più recente e risale agli anni ’70.
Campigna, come già detto, è il borgo che si trova compreso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna. Per visitarlo bisogna dunque contattare l’Ente gestore del Parco, che fornirà tutti gli itinerari per esplorare i monti, le vallate, i boschi e i beni culturali di quest’area davvero piccola come superficie, ma immensamente grande per tutto quello che è in grado di offrire. Il Parco si può visitare sia in estate che in inverno. Gli amanti dello sci preferiscono visitarlo in occasione dell’apertura delle piste, mentre gli escursionisti scelgono di visitarlo anche nelle stagioni più miti. A primavera e in estate, la vegetazione della foresta appare in tutto il suo splendore e si presta ad essere popolata da turisti a piedi che possono ammirare alcune degli alberi più imponenti e antichi del paesaggio di montagna. Sul monte Falterona ad esempio, sembra si trovi un laghetto a cui in passato venivano attribuiti poteri miracolosi. Gli amanti del sacro e delle tradizioni religiose possono anche visitare il Monastero medievale e la Foresteria, costruita proprio nei pressi del convento. All’interno dello stesso si possono ammirare ancora oggi gli antichi oggetti usati dai monaci. Altri edifici sacri della zona sono la chiesetta di S.Maria degli Angeli, la Chiesa Maggiore e la Chiesa delle Stimmate, quest’ultima sede di bellissimi oggetti in terracotta realizzati dallo scultore toscano, per la precisione fiorentino, Andrea Della Robbia.
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