Avvicinarsi per la prima volta al mondo delle piante carnivore comporta certamente anche il fatto di rendersi conto di come sia necessario acquisire un insieme di informazioni e di notizie che riguardano questi vegetali in maniera tale da farsi un'ottima cultura e poterle poi coltivare nel migliore dei modi.
Senza ombra di dubbio, spesso l'acquisto di una pianta carnivora deriva da una passione che una persona ha nei confronti di questi particolari vegetali, ma non dobbiamo dimenticare come altrettanto frequentemente, si nota come le piante carnivore vengano utilizzate con un mero scopo estetico e, per tale ragione, non vengono coltivate spesso nel modo corretto.
Tra i principali metodi di propagazione delle piante carnivore troviamo, senza ombra di dubbio, anche quello della semina.
Cominciamo a parlare, quindi, dei semi delle piante carnivore, in modo tale da garantire un nucleo di informazioni maggiore nel caso in cui se ne volesse acquistare un esemplare.
Il seme è il prodotto di un ovulo che ha subito una trasformazione dopo che è stato oggetto di una situazione che viene chiamata fecondazione.
Una delle principali caratteristiche delle piante carnivore, di cui bisogna sempre tener conto nel momento in cui si ha intenzione di iniziare la coltivazione, è quella di inerire una quantità di acqua davvero ridotta all'interno dei vasi.
Infatti, un livello di acqua piuttosto basso permette ai semi delle piante carnivore di potersi conservare per un tempo decisamente maggiore: si tratta di una specie di periodo di letargo, prima che avvenga la germinazione.
Ovviamente, tra le caratteristiche dei semi delle piante carnivore che saltano più all'occhio troviamo le dimensioni: infatti, spesso ci si chiede quanto possono essere grandi i vari semi delle piante carnivore.
E' importante iniziare con l'affermare che le dimensioni generali dei semi di piante carnivore sono piuttosto limitate e si differenziano, com'è ovvio che sia, in base alla specie a cui fanno riferimento.
Quindi, c'è la possibilità di trovare in natura dei semi di piante carnivore dalle dimensioni piuttosto elevate (in questo caso un perfetto esempio è quello della Ibicella lutea), ma anche di dimensioni medie (l'esempio che calza a pennello è quello della Sarracenia purpurea), mentre i semi di piante carnivore più piccoli sono quelli che appartengono alla Drosera intermedia.
Il seme delle piante carnivore si compone di tre parti essenziali: si tratta dell'embrione, che è quella componente più importante, da cui poi la pianta potrà crescere; poi vi è il tessuto nutritivo, contenente componenti vegetali di cui si nutrirà la pianta durante il suo sviluppo e, infine, il tegumento, che protegge esternamente gli organi principali della pianta carnivora.
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