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Sulla coltivazione piante carnivore se ne sentono di tutti i colori. Queste piante sono assai delicate si, ma dall'aspetto alquanto aggressivo: hanno la fama di essere piante divoratrici. Ma dicendo la verità, questo gruppo di vegetali originario della foresta tropicale, è semplicemente "insettivoro". Ovvero, il loro principale nutrimento sono gli insetti, da cui traggono la maggior parte del nutrimento di cui hanno bisogno. Per cui sia chiaro: non uccidono animali di taglie maggiori o addirittura uomini. Sono autotrofe poichè piante, ma vivono in ambienti poveri di azoto, per cui lo ricavano dalla predazione degli insetti. Hanno vari sistemi per catturare le loro prede: quello più famoso è composto da una sorta di "bocca dentata", ma in realtà sono due foglie che stimolate dalla presenza dell'insetto, lo intrappolano al loro interno facendogli fare una fine inesorabile.
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Solo alcune specie di piante carnivore possono essere coltivate in terraio tra le quali: dioanea muscipula, clephalotus follicularis, drosera capensis, le utricularia e le nepenthes. Hanno bisogno di un clima umido, poco ventilato ma soprattutto pieno di luce e temperato. Il terraio non è altro che un contenitore generalmente di vetro o plastica che impedisce l'uscita dell'acqua ma garantendo il riciclo dell'aria. La caratteristica fondamentale per un terraio è l'illuminazione, che può essere naturale o artificiale. Per quella naturale non ci sono problemi ed è preferibile rivolgerlo a sud. Mentre per quanto riguarda l'illuminazione artificiale dobbiamo dotarci di una lampada ad incandescenza adatta che copra tutto lo spettro luminoso richiesto dalle nostre piantine. Altra prerogativa importante è la costante manutenzione con una particolare cura dell'igiene del nostro terraio poichè si potrebbero formare muffe dannose per le nostre piante, causate magari da foglie morte o altre parti organiche in decomposizione.
La torba di sfagno idratata è semplice da preparare. Metterla in un secchio e annaffiarla con acqua distillata finchè tutta non sia bagnata. Mescolare e poi lasciare riposare per qualche minuto. Prenderla a manciate e strizzarla bene finchè non sarà uscita tutta l'acqua, poi tritarla con appositi macchinari e metterla in un altro recipiente asciutto. Ora la torba è pronta per l'uso per farne una miscela con una sabbia poco calcarea. Poi per capire la bontà del terreno di coltivazione creato c'è un metodo altrettanto semplice. Immergere il 90% di uno stuzzicadenti nel terreno preparato e lasciarlo lì con la nostre piante. Dopo qualche tempo tirarlo fuori e vedere il colore del legno dopo averlo pulito con un panno. Più chiaro sarà (marrone chiaro) ed in migliori condizioni è il nostro terreno, più scuro sarà (nero, bluastro) e più sarà arrivata l'ora di fare un terreno nuovo. Datevi da fare con la vostra coltivazione piante carnivore.
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