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All’inizio del XIX si scoprì che i frutti maturi del pomodoro erano sicuri per il consumo alimentare: infatti gli alcaloidi si concentrano quasi esclusivamente nelle parti verdi della pianta (steli e foglie). Da quel momento ebbe inizio la coltivazione intensiva nell’orto. Questo frutto divenne (soprattutto al Sud) molto popolare e cominciò ad essere inserito in un gran numero di ricette tradizionali. Vennero importate nuove varietà, prevalentemente di colore rosso. Queste erano molto più gradite dal punto di vista estetico, sia da sole, sia come aggiunta ad altre
pietanze. Risultarono inoltre più resistenti, più adatte al clima e ai terreni europei oltre che più produttive. Per tutte queste ragioni in breve tempo la colorazione scarlatta ebbe la meglio. Le altre sfumature, purtroppo, divennero delle rarità. Ciò è dimostrato dal fatto che alla maggior parte della popolazione fino a poco tempo fa erano addirittura sconosciute e si arrivò a credere che fossero delle novità. In realtà il pomodoro è sempre stato disponibile in un gran numero di cromie: giallo, verde, rosso, arancione, rosa, bianco, viola, cremisi quasi nero, bianco. Esistono anche curiose varietà striate o a macchie. Tuttavia ricordiamo che non differiscono solamente dal punto di vista estetico: vi sono anche importanti differenze per quanto riguarda il sapore. Per esempio i frutti gialli generalmente sono meno acidi e più dolci, quelli “neri” hanno un sapore più intenso, quelli bianchi sono molto delicati.IL POMODORO GIALLO | |
Classificazione botanica | Solanaceae, Solanum lycopersicum |
Tipo di pianta | Perenne erbacea a portamento rampicante |
Altezza | Da 50 cm a 2,5 m |
Manutenzione | Da media ad alta |
Necessità idrica | Da media ad alta |
Crescita | Veloce |
Rusticità | Non rustica |
Esposizione | Pieno sole (almeno 6 ore al giorno) |
Temperatura ideale | Da 25 a 30°C |
Suolo | Ben lavorato, ricco in sostanza organica, profondo |
Concimazione | Stallatico in autunno; prima e durante l’impianto un prodotto ad alto ten. di potassio |
Distanza tra le file | 70-120 cm |
Distanza sulla fila | 30-60 cm |
Germinazione: giorni-temperatura | 5-7 giorni; 20°C |
Avversità | Afidi, ragnetto rosso, dorifora, nematodi, alternariosi, peronospora, mal del piede, marciume apicale |
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Grazie all’interesse degli amatori oggi sono tornate disponibili molte varietà antiche; gli ibridatori hanno inoltre creato nuovi ibridi e cultivar, molto fruttiferi e resistenti a molti tipi di fisiopatie. Si sono quindi moltiplicate anche le forme dei frutti e, di conseguenza, si può scatenare la nostra fantasia su come utilizzarli. I ciliegini, i datterini e gli insalatari possono essere utilizzati da crudi abbinati ad altre verdure o formaggi. Daremo un meraviglioso aspetto cromatico ai nostri piatti mescolando pomodori di varie colorazioni (o anche solo rossi e gialli).
Quelli più piccoli possono essere usati come stuzzichino: stupiranno sicuramente i nostri ospiti accompagnando gli aperitivi o negli antipasti.Un classico stanno però diventando anche i sughi e le salse gialle: possono essere realizzate con i datterini (dolcissimi), i perini, i ciliegini o quelli allungati. Interessante è anche conservarli come pelati.IL CICLO DEL POMODORO GIALLO | |
Semina al coperto | Da gennaio a marzo |
Semina all’aperto o a dimora | Aprile-giugno |
Messa a dimora | Da fine aprile a metà giugno |
Raccolta | Giugno-novembre |
Lavorazione terreno e aggiunta ammendante | novembre |
Concimazione di copertura (abbondante K) | Giugno-settembre |
Alcune di queste varietà e cultivar sono molto diffuse, altre sono invece delle rarità coltivate unicamente dagli amatori di cui è possibile trovare i semi esclusivamente presso rivenditori specializzati, generalmente tramite internet. Vale però la pena di conoscerne diverse perché, anche partendo dalle più comuni, è possibile appassionarsi e creare in seguito una propria piccola collezione, per il proprio piacere o per stupire i nostri ospiti.
• “Banana legs“ varietà di origine americana, ottenuta dall’ibridatore Tom Wagner. I frutti crescono a grappoli di 10-20 ; ognuno va dai 40 ai 90 gr di peso; sono lunghi circa 10 cm per 5 di diametro, di un bel giallo vivo e possono sembrare delle piccole banane. La polpa è abbastanza asciutta e contiene pochissimi semi: ideale in insalate o da farcire. La produzione è abbondante, concentrata nei mesi da luglio ad inizio settembre. La pianta ha l’indubbio vantaggio di essere a crescita determinata: non sarà quindi necessario eliminare costantemente le femminelle.• “Giallo del Piennolo del Vesuvio“ tra le varietà gialle è forse quella che ha avuto, attraverso i secoli, la coltivazione più costante. Fu preservato da un monastero nei pressi del Vesuvio per tornare ad essere apprezzato dopo la Seconda Guerra Mondiale. I suoi frutti sono a ciliegia, di piccole dimensioni e con una piccola escrescenza in basso. La pelle è molto consistente: ciò rende il consumo e il taglio difficile, da appena colto, ma garantisce una lunga conservazione. Il sapore è dolce e delicato. Nell’area vesuviana si usa infatti legare i grappoli e appenderli per poi consumare i frutti durante l’inverno. La pianta raggiunge al massimo 80 cm di altezza e ha maturazione tardiva (varietà consigliata al Centro-Sud o a chi abbia una serra).• “Gold Star” F1 anche questo un ibrido creato negli ultimi anni, ma già ampiamente diffuso sul mercato (si trovano abbastanza facilmente anche le piantine in pack). Tipico pomodoro ciliegino a grappolo, con singolo frutto dal diametro di circa 2,5 cm, giallo intenso. Adatto a tutta Italia visto che cresce vigorosamente e la raccolta, a seconda del clima, può cominciare già da metà giugno-inizio luglio, e risulta sempre abbondante. Data la sua vigoria è imperativo aiutare lo sviluppo e la fruttificazione inglobando grandi dosi di ammendante durante la fase di vangatura, seguite dalle giuste dosi di concime ad alto titolo di potassio, durante la crescita vegetativa. Monitoriamo con attenzione le foglie visto che è segnalato come sensibile alla peronospora.• “Golden boy” una varietà ibrida molto vigorosa, introdotta da poco sul mercato. È un tipico pomodoro rotondo, insalataro, con buccia molto sottile e gusto dolce e delicato. Molto adatto all’uso da crudo, in abbinamento ad altre verdure o in gustose insalate. Comincia a maturare indicativamente a luglio e presenta buone caratteristiche di resistenza a parassiti e alle crittogame.• “Golden Pear” detto anche perino giallo: di dimensioni molto contenute (lungo 3 cm e largo 1,5) risulta uno dei più coltivati. È infatti di facile riuscita in tutte le regioni e dà un raccolto molto abbondante. Necessita di tutori e crea moltissime femminelle, cui bisogna prestare attenzione costante. Il frutto è dolcissimo e delicato, privo di ogni acidità. Ottimo negli aperitivi, ma anche per sughi o come pelato da conserva.• “Pilcer Vesy“ pomodoro giallo di origine russa, dalla tipica forma costoluta (molto simile al cuore di bue). Si raccolglie quando l’apice risulta ancora un po’ verde. I sapore è intenso, dolce e fresco. Può essere consumato crudo in insalata, ma la sua compattezza consente anche la cottura sul barbecue. La pianta è vigorosa e molto produttiva.• “Ponderosa“ è una varietà tradizionale, anch’essa molto diffusa, coltivata prevalentemente in Puglia. Viene anch’esso utilizzato nei mesi invernali, dopo essere stato appeso per la conservazione. I frutti sono rotondi, ma leggermente allungati, di circa 5 cm di diametro e dalla buccia spessa. Il colore è giallo con sfumature arancioni in direzione del sole. Una volta tagliato sono visibili ampie aree vuote: si presta quindi molto bene alla farcitura, anche grazie alla sua capacità di mantenere inalterata la forma. Ha maturazione tardiva e la coltivazione è consigliabile solamente al Sud o a chi possieda una serra che permetta di anticipare il trapianto e posticipare la raccolta.• “Roman Candle“ dalla maturazione medio-tardiva. Ha forma allungata, di colore giallo con leggere striature verticali arancioni. Il sapore è estremamente dolce e la polpa compatta, adatta sia da cruda sia da cotta.• “Zebra verde“ curioso pomodoro giallo con strisce verticali verde scuro. I frutti sono raccolti in grappoli: rotondi, di circa 4 cm di diametro. Il suo sapore, agro e frizzante, dà un tocco di freschezza alle misticanze di verdure e ai piatti tipicamente estivi. Può essere impiegato anche per la realizzazione di composte o, con l’aggiunta di spezie quali peperoncino o senape, di particolarissimi chutney.
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