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Il pomodoro si può coltivare partendo dalla semina in pieno campo oppure con il trapianto di piantine, quest’ultimo usato esclusivamente per le coltivazioni in serra. La semina diretta si sta diffondendo sempre di più anche nelle coltivazioni in pieno campo perché comporta costi minori e sviluppa piante molto sane e robuste in quanto non vengono stressate dall’operazione del trapianto. Il terreno preferito dalla pianta di pomodoro è di medio impasto, poco calcareo e molto ben drenato, mentre la temperatura ottimale per la coltivazione e lo sviluppo dei semi rientra tra i diciotto e i ventisei gradi. Nel caso di una semina abbondante, successivamente si dovrà procedere con un diradamento delle piantine più deboli. I semi possono essere distribuiti sul terreno al fine di creare file semplici o binate (doppie); nel primo caso si dovrà rispettare una distanza di circa un metro e mezzo tra le file, mentre nel secondo di circa quaranta centimetri. La coltivazione in file binate è più praticata in quanto presenta molti vantaggi. Il periodo migliore per la semina in pieno campo è il mese di marzo per le zone dell’Italia meridionale, mentre per quelle settentrionali sarà effettuata in aprile.
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Se si vuol effettuare una coltivazione da trapianto, bisognerà partire dal semenzaio. In genere la semina in semenzaio viene fatta in ambiente riparato per creare la giusta temperatura per la germinazione dei semi; può essere effettuata a spaglio oppure con seme singolo in recipiente o parte di terriccio. In caso di semina a spaglio, il trapianto verrà fatto a radice nuda, negli altri due casi con la parte di terra. Come potete dedurre, la semina da semenzaio è molto più sbrigativa, più economica, in quanto non ci sono sprechi di semi ed impiega minor tempo per dare i primi risultati. Per le colture in serra il periodo migliore della semina sarà tra la stagione autunnale e l’inizio di quella invernale, per le anticipate quella invernale e per le posticipate quella estiva.
Le nuove piantine di pomodoro saranno pronte per essere trapiantate nel momento in cui abbiano raggiunto i quindici centimetri di altezza (in genere dopo circa due mesi); questa operazione viene effettuata nei mesi di aprile e maggio.La semina in vaso va effettuata nel mese di marzo, i semi si depositeranno nel semenzaio e si copriranno con uno strado sottile di terra; a questo punto il contenitore con i semi andrà rivestito con un tessuto forato e la terra innaffiata.
Nella fase di coltivazione in semenzaio il terriccio va tenuto sempre umido e il contenitore messo in pieno sole. Dopo circa due mesi, durante il mese di maggio, quando le piantine avranno raggiungo i dieci centimetri, si effettuerà il rinvaso facendo attenzione a non rovinare in maniera eccessiva le radici; un vaso da trenta centimetri di diametro andrà bene per posizionarci una piantina.Quando effettuiamo la semina dei pomodori, dovremmo prendere in considerazione e rispettare anche le fasi lunari; è stato riscontrato che i pomodori seminati nella fase di luna calante producevano quantità minori e si sviluppavano in maniera più limitata e contenuta; mentre quelli seminati durante la luna crescente, crescevano in maniera più vigorosa, davano frutti in quantità maggiore e di migliore qualità.
Naturalmente queste possono essere considerate credenze popolari ma, che ci crediate o no, di seguito vi spiegheremo i due tipi di luna:Luna crescente: chiamata anche luna nuova, cioè quando la gobba è rivolta verso ovest. Questa fase si prolunga fino a quella di luna piena. Luna calante: detta anche luna vecchia, in questo caso la gobba è rivolta ad est. Questa fase si protrae da quella di luna piena fino a quando diventa invisibile. Oltre alla semina del pomodoro, questo periodo è ottimo per la vendemmia.
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