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Successivamente alla crescita dei fagiolini, nel momento in cui iniziano a notarsi i primi germogli, è conveniente disporre tra una piantina e l’altra dei sostegni, in modo tale da permettere una crescita verticale delle piantine. Si può optare per un sostegno a rete o a palo. Nel primo caso occorre sistemare dei paletti ai quali collegare una rete; in questo modo le piantine di fagiolini, crescendo, potranno adagiare la propria struttura sulla rete. I paletti invece, sono utilizzati per specifiche varietà di fagiolini, i quali sviluppandosi, si attorcigliano attorno al paletto, facilitando anche la raccolta dei fagiolini. Una pratica importante, da svolgere in questo momento è l’eliminazione delle piante erbacee utilizzando un comune rastrello, e attraverso la pacciamatura. In altre parole, si ricopre il terreno con della paglia per evitare la nascita di piantine dannose per i fagiolini giacché sede di muffe e funghi.
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La semina dei fagiolini è molto conveniente e se praticata nella giusta maniera, si può sfruttare al meglio la raccolta durante la stagione estiva. Una caratteristica molto importante di questi esemplari è la possibilità di avere più raccolti, infatti, ogni quattro giorni è possibile raccogliere altri frutti. È conveniente staccarli dalla pianta quando sono ancora teneri in modo tale da non avere dei fagiolini troppo grossi e più buoni. Possono essere rimossi a mano o, staccando direttamente i rametti usando delle forbici ben disinfettate, in modo tale da evitare contaminazioni ad opera di parassiti. Successivamente alla raccolta, i fagiolini possono essere messi per alcuni giorni in frigo. Se si vogliono conservare più a lungo, si possono far bollire per circa tre minuti in acqua bollente e poi surgelati o, in alternativa, possono essere messi a seccare ed essere utilizzati per la semina dell’anno seguente.
La semina dei fagiolini non preclude solo le azioni di semina, coltivazione e raccolta, bisogna fare attenzione anche all’insorgenza di malattie e alla proliferazione di parassiti che danneggiano sia le foglie e sia i fagiolini stessi. In primo luogo occorre dosare le annaffiature: una troppa irrigazione causa ristagni radicali, un’annaffiatura scarsa porta allo sviluppo di frutti troppo piccoli. Tra i principali parassiti che possono annidarsi nella pianta dei fagiolini ci sono gli afidi e alcune specie di funghi. Essi vengono debellati mediante l’uso di insetticidi e fungicidi specifici. La loro presenza si nota dal disseccamento del fogliame e dal formarsi di macchie marroni. È conveniente agire repentinamente per evitare che l’infestazione si estenda agli altri prodotti messi a coltura, e allo stesso tempo che le piantine di fagiolini muoiano.
Per la coltivazione fagiolini, gli esemplari di questo tipo possono essere seminati dall'inizio della primavera fino all
I fagioli appartengono alla famiglia delle papilionaceae. Tutte le specie in coltivazione crescono spontanee nei paesi t
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