Carciofo - Cynara scolymus

Il Carciofo

Il carciofo è una pianta perenne coltivata soprattutto in Italia, in modo particolare nelle zone meridionali, Francia e Spagna, in America viene prodotto maggiormente in California. Essendo molto buono e avendo delle proprietà molto importanti, viene coltivato sia per scopi culinari che medicinali. In genere, il carciofo viene consumato fresco oppure lo si fa surgelare. Dalle gemme del rizoma nascono i getti che prendono il nome di carducci. Il fusto del carciofo ha un portamento eretto e può arrivare ad un’altezza di un metro e mezzo, è molto robusto e cosparso di righine verticali, nel momento della fioritura si ramifica; su di esso si sviluppano le foglie che si presentano di grandi dimensioni e varie forme, di colore verde, in alcune varietà sono dotate di spine e peluria. Il ricettacolo (parte che noi chiamiamo cuore), cioè la parte carnosa dove sono situati i vari organi del fiore, è avvolto dalle brattee sovrapposte l’una all’altra. Queste due parti del carciofo, brattee e ricettacolo, sono quelle che noi normalmente mangiamo. I fiori di questa pianta sono ermafroditi, di colore azzurro e si riuniscono in un’infiorescenza che prendere il nome di capolino. Il frutto del carciofo è un achenio di forma allungata.
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Ambiente ed esposizione

Il clima preferito dal carciofo è mite e abbastanza umido, anche se può sopportare anche temperatura fino a zero gradi. Temperature al di sotto dello zero possono provocare danni più o meno gravi alle varie parti della pianta; temperature molto alte sono ben sopportate.

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    Terreno

    Il carciofo riesce ad adattarsi a diversi tipi di terreno, quello che preferisce però è di tipo fresco, profondo, quasi neutro e di medio impasto.


    Riproduzione e impianto

    Il carciofo si riproduce per via gamica attraverso l’ovulo, il carduccio, il pollone o porzione del ceppo. Prima di procedere con l’impianto, il terreno andrà lavorato ad una profondità di circa cinquanta centimetri e concimato con sostanza organica; se l’impianto sarà di ovuli o carducci il terreno andrà preparato in estate oppure in autunno. In genere l’impianto si effettua durante il periodo che va dall’autunno alla primavera, per quanto riguarda i carducci; questi ultimi dovranno essere tolti dalla pianta insieme ad un pezzo di radice e qualche foglia. Per quanto riguarda l’impianto degli ovuli, esso generalmente si effettua durante il periodo estivo; gli ovuli non sono altro che gemme che si sviluppano ai piedi della pianta e, durante la fase di ripresa vegetativa, producono i carducci.


    Annaffiature

    Il carciofo necessita di molte ed abbondanti annaffiature soprattutto durante le stagioni più calde e i periodi maggiormente siccitosi.


    Concimazione

    Verso la fine dell’inverno o all’inizio della primavera, bisognerà apportare del concime di tipo organico al carciofo, avendo l’accortezza di lavorare, precedentemente, il terreno ben in profondità.


    Raccolta

    La raccolta dei carciofi comincia da ottobre e finisce in giugno. A seconda del tipo di coltivazione e della varietà di carciofo, l’operazione di raccolta sarà ripetuta più volte.


    Fiori

    I fiori si sviluppano riuniti fino a formare un capolino che può assumere diverse forme. Essi sono formati da una corolla di colore azzurro-viola e da un calice. Sono ermafroditi.


    Malattie e parassiti

    Il carciofo è una pianta piuttosto resistente ma che, a volta, può subire degli attacchi più o meno dannosi.

    Fattori naturali come temperature troppo alte o troppo basse possono portare alla deformazione ed al ridotto sviluppo di diverse parti della pianta.

    Tra gli insetti, i più dannosi sono la nottua del carciofo e la depressaria che prende di mira i capolini e crea dei buchi sulle brattee e danneggia la parte interna.

    Ristagni idrici provocati da un terreno mal drenato, possono portare a marciumi del colletto.


    Varietà

    Su mercato possiamo trovare diverse varietà di carciofi, volendo fare una classificazione, li potremmo dividere in spinosi e non spinosi. I primi presentano una forma più affusolata e un colore verde più marcato. Sono particolarmente indicati per il consumo a crudo. Alcuni nomi possono essere: lo Spinoso di Albenga, con forma ovale e Spinoso Masedu Sardo, con forma allungata e foglie spinose di grandi dimensioni, lo Spinoso di Sicilia, il Violetto di Toscana e il Veneto di Chioggia. I secondi sono caratterizzati da una forma più rotonda e un colore tendente al violetto. Si consumano previa cottura. Alcuni nomi: Violetto di Catania, che è quello maggiormente coltivato, il Romanesco, chiamato anche “mamma” o “mammola”, noto per le sue grandi dimensioni e Peastum.


    Curiosità

    Forse non tutti sanno che il carciofo apporta pochissime calorie, contiene molto ferro, ma anche potassio, calcio, vitamine e fosforo. La proprietà forse più conosciuto del carciofo è quella di favorire la diuresi. Il carciofo può essere molto utile anche per controllare il colesterolo e i trigliceridi. Un decotto può aiutare a combattere o a lenire i dolori di artriti e reumatismi. Può anche aiutare le persone affette da intestino pigro e problemi al fegato.



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