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Una tra le piante più conosciute e diffuse dell'area mediterranea, la pianta Cappero può essere seminata o riprodotta per taleaggio. Si adatta perfettamente a crescere su terre sabbiose ed argillose mentre trova difficoltà d'attecchimento in terreni troppo ricchi di sostanze e umidi. La pianta del Cappero può radicarsi anche dentro i muri rocciosi basta avere l'accortezza di circondare il seme con del muschio o del terriccio torbato. Il periodo della semina è in primavera ma i semi possono essere messi a dimora anche in inverno, devono essere protetti dalle temperature troppo rigide e dalle gelate. Sono piante che non hanno bisogno di un'irrigazione costante, anzi preferiscono avere il terreno ben asciutto e annaffiato di quando in quando. La migliore esposizione è a sud, sole diretto e tanta luce le fanno crescere rigogliosamente.
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Semplici e delicati sono i fiori della pianta del Cappero. Se non vengono raccolti ancora in forma di bocciolo, per l'utilizzo come aroma in cucina, in primavera verso la fine di maggio, la pianta arbustiva si riempirà di grandi e bei fiori singoli, bianchi o nelle sfumature rosa o lilla. I lunghi e numerosi stami, inseriti nel ricettacolo possono essere di colore viola o porpora. La fioritura si protrae abbondante per tutta l'estate e termina in autunno, a settembre. Allegri e caratteristici del clima mediterraneo, i fiori del cappero ravvivano le pareti rocciose dove crescono tranquillamente. Quando appassiscono rimangono delle bacche a forma di fuso con un peduncolo di un paio di centimetri, molto profumate possono essere essiccate e conservate sotto sale o aceto per essere utilizzate in cucina.
Rinomati da secoli per essere utilizzati in cucina, sono i cucunci della pianta Cappero. Si tratta dei piccoli boccioli dei fiori, raccolti prima che questi si dischiudano. Prima di trattarli e conservarli, devono essere essiccati per un paio di giorni. Successivamente, vengono riposti in barattoli di vetro sterilizzati dove si lasciano a macerare in salamoia o sott'aceto. Passaggi facili e semplici che garantiscono, nella propria cucina, la presenza di uno degli aromi più diffusi e caratteristici, utilizzato principalmente per condire i sughi per la pasta e i piatti a base di pesce. Anche i frutti prodotti dai fiori dischiusi, chiamati anch'essi cucunci, possono essere raccolti e conservati attraverso il medesimo procedimento eseguito per i boccioli. Il gusto risulta più delicato e le bacche sono di maggiori dimensioni.
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