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Le piante di cappero hanno la necessità di essere collocate all'interno di zone particolarmente soleggiate, in maniera tale che si possano sviluppare nel migliore dei modi: si tratta di piante mediterranee e, per tale ragione, prediligono le stagioni estive estremamente calde, con temperature che possono arrivare a anche a 35-40 gradi centigradi, nonostante siano piante, in ogni caso, capaci di sopportare brevi periodi di gelo non troppo intenso.
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Per quanto riguarda le annaffiature, le piante di cappero non hanno bisogno di un'eccessiva quantità di acqua, dal momento che prediligono essenzialmente la siccità in confronto agli eccessi di annaffiature.
Nel caso in cui si decida di coltivare queste piante in vaso, hanno bisogno di essere annaffiate solamente nel momento in cui il substrato è completamente asciutto da alcuni giorni.Per quanto riguarda il terreno, la pianta di cappero è particolarmente indicata per tutti quei terreni poveri, asciutti, con un ottimo livello di drenaggio.
In natura crescono spontaneamente tra i sassi o anche all'interno delle fessure che si trovano nei muri o nelle rocce.E' possibile anche prodigarsi nella preparazione di un substrato adatto e ideale: si deve mescolare del terriccio per agrumi con un'ottima quantità di sabbia e di lapillo, in maniera tale da poter ricavare un terriccio che sia molto friabile ed anche piuttosto incoerente.La moltiplicazione delle piante di cappero si verifica per seme, dato che vengono utilizzati, in modo particolare, i semi freschi, che devono essere seminati in grandi quantità vista la loro scarsa germinabilità.
Nel caso in cui vengano utilizzati solamente semi secchi, il consiglio è quello di lasciarli qualche ora in acqua tiepida prima di effettuare la semina.Nella maggior parte dei casi, al termine della stagione invernale, si provvede ad eseguire la propagazione dei capperi, sfruttando i rami che vengono potati come talee: in questa maniera, già in un periodo breve di due anni, si ha la possibilità di ricavare una pianta con tanti fiori.La pianta di cappero si può riprodurre anche per talea semilegnosa.La talea semilegnosa, una volta che viene staccata dalla pianta madre, deve essere fatta radicare in serra; nel caso in cui si voglia provvedere alla semina, il consiglio è quello di conservare i semi a bagno per circa un giorno ed una notte e, successivamente, procedere ad impastarli con del terriccio e poi collocarli all'interno di una fenditura di un muro o di una roccia.Nella maggior parte dei casi i capperi non vengono colpiti da alcun tipo di malattia o di parassiti.
I principali problemi possono essere collegati al fatto di collocare queste piante in tipologie di terreno che non risultano adatti alle loro caratteristiche: in questi casi il cappero può ingiallire per colpa di marciumi che vanno a colpire anche l'apparato radicale.Di solito, la raccolta dei capperi viene effettuata nel momento in cui fiorisce, ovvero nel periodo compreso tra giugno e settembre.
La prima operazione da effettuare riguarda l'asportazione dei boccioli floreali nel corso della stagione estiva e poi si devono lasciare appassire all'aria per almeno un giorno (meglio due) e poi vengono conservati.La raccolta deve essere portata avanti a scalare ogni dieci giorni.Non dobbiamo dimenticare come questa pianta, nel corso della sua crescita, emette continuamente dei nuovi bottoni floreali, sferici, dalla colorazione verdastra e aromatici: quelli più piccoli e tondi vengono considerati i più pregiati.I capperi vengono frequentemente utilizzati in cucina per via del loro intenso sapore, sopratutto per la preparazione di pietanze, salse e condimenti.
La varietà di capperi grande viene sfruttata, in modo particolare, completamente, compreso il picciolo quindi, per fare in modo di dare un'adeguata decorazione agli aperitivi.Vengono utilizzati anche i boccioli floreali e i frutti immaturi.
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