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La saponaria, nonostante sia in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente, predilige essere messa a dimora in luoghi semiombreggiati o in pieno sole. La mezz’ombra è opportuna nel caso in cui si vivano stagioni estive molto calde. La saponaria, inoltre, non teme il freddo della stagione invernale, ma occorre fare molta attenzione alle gelate perché possono causare la morte della parte aerea della pianta. Se gli esemplari sono stati messi a dimora da poco tempo, occorre annaffiare regolarmente, in modo tale da sviluppare l’apparato radicale. Se la pianta è un esemplare adulto, le annaffiature vengono sostituite dall’acqua delle piogge. Se invece si vivono periodi di siccità, occorre annaffiare la pianta in maniera sporadica. Durante la stagione primaverile è conveniente sistemare alla base della saponaria del concime in granuli adatto per le piante da fiore.
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Come affermato in precedenza, la saponaria è una pianta che si adatta a qualsiasi tipo di ambiente anche a quelli asciutti e aridi. Tuttavia preferisce essere messa a dimora in terreni ben drenati e molto sciolti. Se il terriccio non è abbastanza drenato, questa pianta perenne può morire. La moltiplicazione può avvenire mediante seme, talea o utilizzando i cespi dell’anno prima. La propagazione mediante seme deve avvenire durante la stagione primaverile. La diffusione mediante talea invece si pratica nella stagione estiva. Occorre recidere un ramo semilegnoso della pianta madre, metterlo in vaso, annaffiarlo e aspettare che si formi l’apparato radicale. Quando la pianta figlia ha formato le radici e quindi è oramai autonoma, si può mettere a dimora in piena terra.
La saponaria è una pianta che solitamente non è attaccata da parassiti o sulla quale insorgono malattie specifiche. L’unica cosa a cui occorre fare attenzione è il marciume radicale. Esso avviene nel momento in cui la pianta si mette a dimora in un terreno poco drenato o se si annaffia troppo spesso. I principi attivi presenti nella saponaria, permettono alla stessa di avere innumerevoli usi in tantissimi campi. Questi esemplari sono costituiti da saponine, resine, mucillagini, flavonoidi, vitessina, gomma e vitamina E. Possiedono quindi proprietà diaforetiche, depurative, colagoghe e diuretiche. Fare molta attenzione se si fa un uso interno perchè si può andare incontro a conseguenze molto gravi per la salute. Inoltre, dalla saponaria è possibile ricavare dei detergenti per l’igiene personale, impiegati nel restauro, per il lavaggio delle stoffe etc.
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