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La pianta dell’anemone nemorosa non ama le zone molto calde e asciutte ma preferisce l’ombra completa e un elevato tasso di umidità. Se avete intenzione di coltivarla nel vostro giardino, posizionatela al di sotto di una pianta frondosa che possa ripararla dall’inclemenza del sole durante l'estate. In alternativa, mettetela a dimora in un vaso di medie dimensioni in modo tale da agevolare i suoi spostamenti a seconda delle stagioni, garantendole così un maggior benessere. Non temono le basse temperature e superano gli inverni più rigidi durante i quali la colonnina del mercurio rimane a lungo al di sotto dei -5°C. La pianta va in riposo vegetativo in inverno ma se l’estate dovesse presentarsi particolarmente torrida, l’anemone potrebbe effettuare un ulteriore riposo.
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L’anemone nemorosa predilige i terreni morbidi e ricchi di sostanze nutritive. Teme i ristagni d’acqua ma i suoli troppo asciutti la portano alla morte. Prima di piantare uno di questi esemplari, effettuate una concimazione con letame maturo e miscelate la terra che avete con della torba acida. Per quanto riguarda le innaffiature, è meglio irrigare gli anemoni con regolarità nel periodo della fioritura ovvero da marzo fino a luglio inoltrato. Controllate il terreno e provvedete a irrigarlo ogni qual volta inizierà ad asciugarsi. Evitate di lasciare la pianta all’asciutto perché le sue radici potrebbero soffrire. In inverno non è necessario innaffiare le piantine in quanto l’acqua caduta con le piogge sarà più che sufficiente per il fabbisogno degli anemoni in riposo vegetativo.
Questa varietà di anemone non è particolarmente soggetta all’attacco di parassiti deleteri per la sua salute. Tuttavia un’umidità eccessiva del terreno o un ristagno prolungato, possono favorire l’insorgenza della pericolosa muffa grigia. Per risolvere questa problematica ci sono due modi. Il primo è laborioso e prevede il dissotterramento dei bulbi e la loro messa a dimora in un terreno più confacente alle loro esigenze. Il secondo metodo invece prevede l’utilizzo di prodotti fitosanitari di origine chimica. Quest’ultimi possono far scomparire la muffa ma se le condizioni del terreno non migliorano, essa si può ripresentare a breve distanza danneggiando le piante malate. Potete accorgervi che la pianta ha contratto questa muffa quando i suoi fusti iniziano ad ingiallire.
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