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Sappiamo che di piante grasse ne esistono tantissime, piccole e grandi, ma ci occupiamo adesso in particolare dell'echeveria. Si tratta di una graziosissima pianta originaria del Messico, come tutto il gruppo delle Crassulacee a cui appartiene. Il nome le deriva dal pittore della sua terra, Atanasio Echeverria, famoso per i suoi dipinti di piante.Questa succulenta ha conservato le foglie, che sono carnose, di forma grosso modo ovale, ma leggermente differenti nelle varie specie. Produce dei fiori, generalmente arancioni, ma anch'essi leggermente diversi da specie a specie, che durano a lungo.Le varietà più comuni sono l'echeveria coccinea, dalle foglie piuttosto sottili e gonfie, con fiori rossi con margini gialli.Abbiamo l'echeveria agavoides, con foglie più appuntite e fiori simili alla varietà precedente.Echeveria elegans: foglie concave ricoperte da una patina biancastra e fiori rosa.L'echeveria pubescens è caratterizzata da foglie ricoperte da peluria argentea e con fiori rossi o arancioni.Infine l'echeveria derembergii, che ha foglie corte e marginate di rosso, e fiori arancioni.Tutte hanno la caratteristica forma a rosetta.
Questa succulenta che, grazie alle sua forma, è molto adatta ad essere coltivata in vasi tondi nei quali risulta molto decorativa, vuole un terreno unito a sabbia, ma soprattutto ben drenato, condizione indispensabile per tutte le piante grasse.Predilige una posizione molto luminosa; molte specie accettano anche il pieno sole, altre preferiscono un'esposizione solare più modesta. La pianta tende a mettere nuove foglie, seccando le più vecchie, che devono essere asportate. Così facendo, però, si finisce per avere la rosetta di foglie su un lungo stelo, non molto bello a vedersi. Conviene tagliarlo e metterlo in nuova terra a radicare, così da avere una pianta giovane. Nei mesi di fine primavera - inizio estate l'echeveria produce un lungo stelo sul quale si formano parecchi fiori gialli, o arancioni, o rossi, a seconda della varietà. Lo stelo floreale dura a lungo e lo si può recidere a fioritura ultimata.
Pianta facile anche quando si tratta di riprodurla, l'echeveria può essere moltiplicata per talea di stelo, come abbiamo già visto, ma anche per talea fogliare o attraverso i semi da mettere nel terreno in primavera. Infine, anche gli stoloni che si formano accanto alla rosetta principale possono facilmente essere staccati e messi a dimora a parte. Come ogni succulenta, non vuole essere annaffiata in inverno, se non molto di rado. Se posizionata all'aperto, le bastano i periodi di pioggia.L'echevieria si trova bene in vasi tondi più larghi che profondi, sia per la forma che sviluppa fuori dal terreno, sia perché anche le radici tendono a svilupparsi in orizzontale, più che a scendere in profondità.La terracotta sarebbe preferibile alla plastica, anche se in estate si asciuga in fretta, per la necessità della pianta, e delle piante grasse in generale, di non avere ristagni intorno a sè che la porterebbero a marcire. Se il vaso è di plastica, controllare bene che si asciughi, prima di innaffiare nuovamente.Durante l'estate l'echeveria può essere nutrita con un fertilizzante liquido per piante grasse, da usare ogni tre settimane circa.
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