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Può capitare che una pianta grassa, se non ben tenuta, marcisca; oppure può semplicemente accadere che voi vogliate riprodurre una piantina che avete già in più vasi: entrambi i problemi si possono risolvere con una talea. Fare una talea significa prendere una piccola porzione di pianta e rinvasarla con del terriccio nuovo. Se la piantina che volete salvare sta marcendo, bisognerà tagliare la porzione superiore con un coltello ben affilato almeno un centimetro al di sopra del punto di inizio del marciume. Ottenuta la talea, la si dovrà lasciar riposare per una settimana in un luogo ben asciutto e poi la si potrà ripiantare in un terriccio molto drenante. Se si vuole moltiplicare una piantina nel pieno delle sue forze, basterà recidere una foglia o un piccolo rametto e ripiantarlo, aspettando che fissi bene le sue radici nel terriccio prima di esporlo al freddo. Per invasare una talea, si può aspettare circa un anno se essa è in un vaso piccolo rispetto alle sue aspettative di sviluppo; il consiglio è quello di invasarla direttamente al momento del taleaggio in un contenitore abbastanza capiente, per non doverla mettere a dimora successivamente.
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La cosa fondamentale per coltivare piante grasse, prima ancora della loro esposizione alla luce o l'irrigazione, è scegliere un buon terriccio. Infatti, se esso è ben drenante e lascia respirare bene le radici della pianta in questione, l'acqua eventualmente in eccesso, proveniente da un'irrigazione troppo abbondante, sarà drenata correttamente verso il fondo, permettendo alla pianta di assorbirne la giusta quantità e non marcire. Una pianta le cui radici non respirano è una pianta che in estate marcisce, senza possibilità di essere salvata in extremis. La composizione ideale per il terriccio, allora, è di un terzo di torba setacciata, un terzo di lava rossa ed un altro terzo di pietra pomice. Esso, poi, deve essere privo di polveri, che ostacolerebbero il drenaggio e la respirazione della pianta: quindi siate pronti a munirvi di un setaccio a maglie fini e a setacciare tutto il terriccio necessario per mettere a dimora la pianta nel vaso che la ospiterà.
L'esposizione migliore per una pianta grassa è sempre a Sud. Tuttavia, non è facile fare in modo che essa sia esposta correttamente in tutti i suoi lati: se la luce arriva su un solo punto della pianta e l'altra faccia rimane in ombra, essa comincia a crescere solo su quel lato illuminato, curvandosi sempre più con il tempo. Questo perchè le piante grasse tendono ad inclinarsi sempre verso luce: se iniziano a compiere questo processo, si può rimediare velocemente girando il vaso. Far ricevere più luce al lato che prima era in ombra comporterà un'ulteriore inclinazione che compenserà quella precedente, riportandola in asse. Un altro possibile problema delle piante grasse relativo alla luce è l'eziolatura: si chiama così il fenomeno che si verifica durante l'inverno, quando una pianta è in letargo vegetativo ed è tenuta in casa in una stanza troppo calda, ricevendo solo la luce filtrata dai vetri di una finestra o di un balcone. Questo provoca un ingiallimento della parte superiore del fusto, che diventa sempre più chiara se non viene spostata in una stanza più fredda.
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