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L'Edgeworthia chrysantha potrà essere alloggiata in parco oppure ricoverata in recipiente all'interno di abitazioni. In entrambe le ipotesi, dovrà essere apprestato un terreno morbido e dotato di sostanze organiche, a cui si uniranno elementi sabbiosi e ghiaiosi in grado di assicurare il complessivo ed efficiente drenaggio. Occorrerà sempre ricordare che questa pianta da ornamento può crescere e svilupparsi solo qualora la terra sia perfettamente drenata, altrimenti inevitabilmente si indebolirà nel sistema radicale. Se riposta in recipiente, con i primi tepori primaverili andrà periodicamente rinvasata, usando contenitori sempre più grandi per il preciso contenimento delle radici. Non avrà, invece bisogno di particolari opere di potatura, risultando bastevole la rimozione delle ramificazioni avvizzite.
Ovunque venga posizionato, l'esotico arbusto abbisognerà di buona fertilizzazione per assumere i corretti nutrienti, con considerevoli differenze in relazione alla tipologia di concime prescelto. Se si prediligerà un fertilizzante organico di natura solida, in virtù del suo rilascio progressivo nel tempo andrà somministrato con frequenza mediamente quadrimestrale. Qualora si scelga, invece, un concime a natura liquida, andrà opportunamente diluito nell'acqua di irrorazione e conferito a cadenze più ravvicinate, in media mensili o bimestrali. Il fertilizzante dovrà essere in ogni caso generico per piante fiorite e contenere significativa presenza, oltre che dei necessari microelementi, di componenti azotate e potassiche, utili per il rigoglioso sviluppo dell'arbusto e per la colorata e soddisfacente fioritura.
L'elegante arbustivo andrà di preferenza posizionato in un habitat notevolmente areato e soleggiato, con esposizione diretta ai raggi del sole. Di fibra robusta e adattabile, tollererà collocazioni anche in luoghi parzialmente ombreggiati, ma in nessun caso le condizioni climatiche dovranno essere troppo rigide. Se le temperature dovessero scendere al di sotto degli 0 C°, infatti, sarà sempre consigliabile provvedere a ripararla, utilizzando tessuti o altri materiali di copertura. La pianta asiatica, infine, difficilmente sarà oggetto di attacchi di insetti e parassiti, ma potrà essere insidiata da muffe e marciumi alle radici, dovuti all'inefficiente drenaggio del terreno. In questa situazione, occorrerà utilizzare specifico fungicida e prestare la massima attenzione nel non provocare stagnazioni idriche durante le bagnature.
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