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La primula va tenuta in un luogo luminoso, o anche a mezz’ombra; non va mai esposta alla luce diretta del sole, che la danneggerebbe. La temperatura ottimale per la crescita di queste piante è di circa 13-14 gradi; non sopportano il caldo, per cui durante l’estate è preferibile tenerle in un luogo fresco con una temperatura non superiore ai 16 gradi; teme il freddo intenso, quindi la temperatura minima non dovrebbe mai scendere sotto i 7 gradi.
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La primula non necessita di un terreno particolare; l’importante è che il substrato sia leggero, ricco di sostanze organiche e soprattutto ben drenato, dato che questa pianta non gradisce i ristagni d’acqua; per favorire il drenaggio si può aggiungere alla terra della sabbia.
La messa a dimora delle primule va eseguita in autunno. Si estrae la pianta dal vaso mantenendo intero il suo pane di terra; si scava una buca abbastanza profonda e vi si colloca la pianta; poi si copre con altra terra, si comprime e infine si annaffia abbondantemente. Il rinvaso va effettuato ogni due anni, in autunno; si trasferisce la pianta in un vaso leggermente più grande di quello precedente, con il suo pane di terra, dato che le radici della primula non amano essere disturbate, e si aggiunge altra terra.
La primula deve essere annaffiata regolarmente; in estate si consiglia di annaffiare abbondantemente con acqua a temperatura ambiente, mantenendo il terreno sempre umido, ma non inzuppato; bisogna fare attenzione a evitare ristagni d’acqua, che non sono graditi dalla pianta. Nei periodi freddi le irrigazioni vanno diminuite. Quando si annaffia è preferibile non bagnare i fiori, dato che potrebbero macchiarsi.
La concimazione delle primule va effettuata da quando cominciano a comparire i primi fiori e per tutta la durata della fioritura, negli altri periodi va sospesa; si consiglia di utilizzare un concime liquido per piante da fiore, che va diluito nell’acqua delle annaffiature e che va somministrato ogni due settimane.
La riproduzione delle primule avviene per seme, in primavera. I semi vanno posti in un contenitore con terra e sabbia e vanno coperti con un telo di plastica; il contenitore va sistemato all’ombra ad una temperatura di circa 12-14 gradi; dopo due settimane i semi germoglieranno, a questo punto si elimina il telo di plastica e si colloca il contenitore in un luogo più luminoso; quando le nuove piantine saranno diventate abbastanza grandi, potranno essere trapiantate in vasi singoli; si metteranno a dimora in autunno e fioriranno l’anno seguente. La moltiplicazione delle primule può avvenire anche per divisione dei cespi in autunno, al momento del rinvaso; le nuove piantine vanno messe subito a dimora.
Le primule non hanno bisogno di una vera e propria potatura; basta eliminare le foglie secche e le parti danneggiate; vanno inoltre eliminati i fiori appassiti, in modo da stimolare la crescita di nuovi fiori e prolungare la fioritura.
Le primule fioriscono da marzo a fine maggio; la fioritura è abbondante, i fiori hanno cinque petali e sono molto colorati, possono essere bianchi, rosa, viola, rossi, gialli. La fioritura sarà prolungata se si elimineranno i fiori appassiti.
La primula può essere attaccata dagli afidi, che si annidano tra le foglie e possono danneggiare la pianta; in questo caso bisogna intervenire lavando le foglie con una spugna, in modo da eliminare manualmente il parassita, oppure utilizzando un insetticida specifico. Un’eccessiva umidità può favorire la comparsa sulle foglie di muffa grigia, dovuta ad un fungo; il rimedio consiste nel fare asciugare l’acqua in eccesso del terreno e trattare la pianta con un fungicida specifico.
Si consiglia di comprare le primule durante il periodo della fioritura. Prima di acquistarle è preferibile osservarle per verificare che la pianta non presenti malattie e parassiti e parti secche o danneggiate. Sono da acquistare piante in buona salute, dall’abbondante fioritura e dai colori vivaci.
Tra le circa 500 specie di primula si possono ricordare: Primula veris o odorosa, che ha le foglie dentate, disposte a rosetta e ricoperte di peluria, e fiori campanulati di colore giallo o bianco; primula vulgaris, che è la specie spontanea più diffusa nei nostri boschi e che ha dato origine a molti ibridi di differenti colori; Primula farinosa, che ha dei fiori disposti ad ombrella e foglie verde chiaro.
La primula è citata nel “Racconto d’inverno” di Shakespeare dove si recita: “… pallide primule che muoiono nubili…”, in riferimento al fatto che le primule fioriscono all’inizio della primavera, quando gli insetti sono ancora pochi, per cui molti di esse non sono impollinate. Un’antica leggenda narra che San Pietro gettò dal cielo le chiavi del paradiso; nel luogo dove caddero nacquero le prime primule; per questo motivo queste piante in Inghilterra sono chiamate “bunch of keys”, cioè “mazzo di chiavi”.
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