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Le campanule non amano la luce diretta del sole, si consiglia quindi di posizionarle in un luogo semi ombreggiato; sopportano il caldo e il freddo, però è preferibile non esporle a temperature superiori ai 22 gradi d’estate e a temperature inferiori ai 7 gradi d’inverno; la temperatura ideale per la coltivazione di questa pianta è di circa 15 gradi.
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La campanula si adatta bene a qualsiasi tipo di substrato, ma per una crescita ottimale è meglio porla in un terreno fertile; si può unire alla terra della torba e un po’ di sabbia, che favorisce il drenaggio dell’acqua.
La messa a dimora avviene in autunno e in primavera. Si estrae la pianta dal suo contenitore e si pulisce dalla terra in eccesso, cercando di non danneggiarla; si scava una buca che possa contenere le radici e vi si pone la pianta; si riempie la buca con la terra, si compatta e si annaffia abbondantemente. Il rinvaso va fatto in primavera; bisogna trasferire la pianta in un vaso solo leggermente più grande del precedente, dato che un vaso troppo grande favorirebbe lo sviluppo delle radici, a discapito delle parte aerea.
La campanula va annaffiata regolarmente, con acqua a temperatura ambiente, meglio se calcarea. In estate va annaffiata abbondantemente, mentre in inverno le irrigazioni vanno diminuite. Il terreno deve rimanere sempre umido, ma vanno evitati i ristagni d’acqua nel sottovaso, che potrebbero far marcire le radici.
Si consiglia di concimare le campanule dalla primavera all’estate, con un concime liquido che va aggiunto all’acqua delle annaffiature; il trattamento va ripetuto ogni due, tre settimane e va sospeso in autunno e in inverno. Per una crescita ottimale è meglio utilizzare un fertilizzante che contenga azoto, fosforo e potassio.
La riproduzione delle campanule avviene per seme o per talea. La semina va fatta in agosto, i semi vanno posti in un contenitore con del terreno fertile e un po’ di sabbia; i semi interrati vanno poi protetti con un telo di plastica e tenuti all’ombra con la terra umida; dopo circa tre mesi i semi germogliano, a questo punto si toglie il telo di plastica e si aumenta la luce, evitando, però, i raggi diretti del sole; quando le piantine saranno cresciute, potranno essere trasferite in vasi singoli. Le piante ottenute dai semi fioriranno dopo due anni. Le talee si possono prelevare in primavera; si taglia un ramo di 8-10 cm con un coltello affilato e pulito; si eliminano le foglie più in basso e si inserisce il ramo in un vaso con torba e sabbia; dopo qualche tempo cominceranno a spuntare i prima germogli che indicano che la talea ha radicato; una volta che la nuova piantina si sarà irrobustita potrà essere trasferita nel suo contenitore definitivo.
Per favorire la fioritura la pianta va potata eliminando i getti apicali; vanno inoltre tagliate le parti secche e danneggiate. Si consiglia di effettuare la potatura con strumenti affilati e puliti, per evitare danni alla pianta.
Le campanule fioriscono da maggio a settembre, a seconda della specie. I fiori possono essere singoli o disposti in infiorescenze, sono a forma di campana e possono essere di colore azzurro-violetto, bianco, rosa. Sono usati a scopo ornamentale nei giardini, o su balconi e terrazzi.
Le campanule possono essere attaccate dagli acari che possono portare al disseccamento della pianta; in questo caso bisogna intervenire con un insetticida specifico. Un altro nemico di queste piante è il ragnetto rosso che provoca l’ingiallimento e la caduta delle foglie; se la pianta è piccola la si può lavare per eliminare il ragnetto, se è grande è meglio usare un prodotto specifico. Le campanule possono essere attaccate anche dalle lumache che possono essere eliminate manualmente.
Prima di acquistare le campanule si consiglia di osservare la pianta; bisogna assicurarsi che non ci siano malattie e parassiti e parti secche e danneggiate; va controllato anche che la pianta sia stata sufficientemente annaffiata, verificando il grado di umidità della terra del vaso. Sono da preferire le campanule in buona salute e con un’abbondante fioritura.
Il genere Campanula comprende circa 300 specie; fra le più conosciute abbiamo: Campanula persicaefolia che raggiunge l’altezza di 1m e ha fiori blu, azzurri o bianchi; Campanula fragilis che ha fiori bianche e celesti; Campanula portenschlagiana, che ha foglie verde scuro e piccoli fiori viola-azzurri.
Questo fiorellino dal colore viola tenue, molto delicato e di dimensioni ridotte nasconde dei simpatici segreti. Ne esistono molteplici varietà: la campanula comprende infatti centinaia di specie diffuse ovunque allo stato spontaneo e facilmente riconoscibili per la classica struttura dei suoi fiori.
Alcune specie sono commestibili, come la Campanula rapunculus, di cui si possono mangiare le radici e le giovani foglie; queste piante vengono usate in cucina soprattutto per la preparazione di insalate estive oppure vengono bollite.
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