Campanula - Campanula portenschlagiana

Campanula

La campanula è una pianta erbacea molto diffusa in tutto il mondo. Appartiene al genere Campanula e alla famiglia delle Campanulaceae; il genere Campanula è molto vasto, comprende, infatti, circa 300 specie differenti. Il nome “campanula” deriva dal latino e significa “piccola campana”, in riferimento alla forma del fiore. Le campanule sono originarie dell’Europa e sono molto presenti anche in Italia, dove crescono spontanee, sia in pianura che in montagna. Sono piante che si prestano bene alla coltivazione in vaso, all’aperto ma anche in appartamento; sono utilizzate per la creazione di aiuole e bordure, o per abbellire balconi e terrazze. Sono considerate delle piante pioniere dato che compaiono anche in zone non adatte alla coltivazione, dove riesce a crescere solo il muschio, e aprono la strada ad altre specie. Le campanule hanno un’altezza che varia dai 10-15 cm fino ai 2 m; hanno un portamento variabile a seconda della specie, i fusti possono essere eretti, striscianti o rampicanti; le foglie sono verdi, cuoriformi, intere o con i margini dentellati; i fiori sono singoli oppure disposti in infiorescenze, e hanno la caratteristica forma di campana, i colori sono diversi: azzurro-violetto, bianco, rosa. Molte specie di campanula producono sostanze lattiginose.
campanula portenschlagiana

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Ambiente ed esposizione

Le campanule non amano la luce diretta del sole, si consiglia quindi di posizionarle in un luogo semi ombreggiato; sopportano il caldo e il freddo, però è preferibile non esporle a temperature superiori ai 22 gradi d’estate e a temperature inferiori ai 7 gradi d’inverno; la temperatura ideale per la coltivazione di questa pianta è di circa 15 gradi.

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Terreno

La campanula si adatta bene a qualsiasi tipo di substrato, ma per una crescita ottimale è meglio porla in un terreno fertile; si può unire alla terra della torba e un po’ di sabbia, che favorisce il drenaggio dell’acqua.


Messa a dimora e rinvaso

vasetti di campanula La messa a dimora avviene in autunno e in primavera. Si estrae la pianta dal suo contenitore e si pulisce dalla terra in eccesso, cercando di non danneggiarla; si scava una buca che possa contenere le radici e vi si pone la pianta; si riempie la buca con la terra, si compatta e si annaffia abbondantemente. Il rinvaso va fatto in primavera; bisogna trasferire la pianta in un vaso solo leggermente più grande del precedente, dato che un vaso troppo grande favorirebbe lo sviluppo delle radici, a discapito delle parte aerea.


Annaffiatura

La campanula va annaffiata regolarmente, con acqua a temperatura ambiente, meglio se calcarea. In estate va annaffiata abbondantemente, mentre in inverno le irrigazioni vanno diminuite. Il terreno deve rimanere sempre umido, ma vanno evitati i ristagni d’acqua nel sottovaso, che potrebbero far marcire le radici.


Concimazione

Si consiglia di concimare le campanule dalla primavera all’estate, con un concime liquido che va aggiunto all’acqua delle annaffiature; il trattamento va ripetuto ogni due, tre settimane e va sospeso in autunno e in inverno. Per una crescita ottimale è meglio utilizzare un fertilizzante che contenga azoto, fosforo e potassio.


Riproduzione

campanule in fiore La riproduzione delle campanule avviene per seme o per talea. La semina va fatta in agosto, i semi vanno posti in un contenitore con del terreno fertile e un po’ di sabbia; i semi interrati vanno poi protetti con un telo di plastica e tenuti all’ombra con la terra umida; dopo circa tre mesi i semi germogliano, a questo punto si toglie il telo di plastica e si aumenta la luce, evitando, però, i raggi diretti del sole; quando le piantine saranno cresciute, potranno essere trasferite in vasi singoli. Le piante ottenute dai semi fioriranno dopo due anni. Le talee si possono prelevare in primavera; si taglia un ramo di 8-10 cm con un coltello affilato e pulito; si eliminano le foglie più in basso e si inserisce il ramo in un vaso con torba e sabbia; dopo qualche tempo cominceranno a spuntare i prima germogli che indicano che la talea ha radicato; una volta che la nuova piantina si sarà irrobustita potrà essere trasferita nel suo contenitore definitivo.


Potatura

Per favorire la fioritura la pianta va potata eliminando i getti apicali; vanno inoltre tagliate le parti secche e danneggiate. Si consiglia di effettuare la potatura con strumenti affilati e puliti, per evitare danni alla pianta.


Fioritura

Le campanule fioriscono da maggio a settembre, a seconda della specie. I fiori possono essere singoli o disposti in infiorescenze, sono a forma di campana e possono essere di colore azzurro-violetto, bianco, rosa. Sono usati a scopo ornamentale nei giardini, o su balconi e terrazzi.


Malattie e parassiti

Le campanule possono essere attaccate dagli acari che possono portare al disseccamento della pianta; in questo caso bisogna intervenire con un insetticida specifico. Un altro nemico di queste piante è il ragnetto rosso che provoca l’ingiallimento e la caduta delle foglie; se la pianta è piccola la si può lavare per eliminare il ragnetto, se è grande è meglio usare un prodotto specifico. Le campanule possono essere attaccate anche dalle lumache che possono essere eliminate manualmente.


Vendita

Prima di acquistare le campanule si consiglia di osservare la pianta; bisogna assicurarsi che non ci siano malattie e parassiti e parti secche e danneggiate; va controllato anche che la pianta sia stata sufficientemente annaffiata, verificando il grado di umidità della terra del vaso. Sono da preferire le campanule in buona salute e con un’abbondante fioritura.


Specie

Il genere Campanula comprende circa 300 specie; fra le più conosciute abbiamo: Campanula persicaefolia che raggiunge l’altezza di 1m e ha fiori blu, azzurri o bianchi; Campanula fragilis che ha fiori bianche e celesti; Campanula portenschlagiana, che ha foglie verde scuro e piccoli fiori viola-azzurri.


Curiosità

campanula Questo fiorellino dal colore viola tenue, molto delicato e di dimensioni ridotte nasconde dei simpatici segreti. Ne esistono molteplici varietà: la campanula comprende infatti centinaia di specie diffuse ovunque allo stato spontaneo e facilmente riconoscibili per la classica struttura dei suoi fiori.

Alcune specie sono commestibili, come la Campanula rapunculus, di cui si possono mangiare le radici e le giovani foglie; queste piante vengono usate in cucina soprattutto per la preparazione di insalate estive oppure vengono bollite.



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