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Le lobelie vanno posizionate al riparo dal sole, in quanto vengono danneggiate dalla luce diretta nelle ore più calde della giornata; è preferibile sistemarle in una zona ombreggiata o semiombreggiata, dove potranno avere una crescita ottimale. Temono sia le alte che le basse temperature; con i primi freddi la pianta comincia a disseccarsi, si consiglia, quindi, di porla in un luogo coperto, al riparo dal freddo, dal gelo e dalla pioggia.
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Per una migliore coltivazione della lobelia, si consiglia di utilizzare un terreno fertile e soffice; alla terra va aggiunta della corteccia sbriciolata e poca sabbia, in questo modo viene favorito il drenaggio dell’acqua.
La lobelia va messa a dimora in primavera, preferibilmente nel mese di aprile; la pianta va tolta dal suo vaso, facendo attenzione a non danneggiare le radici e togliendo la terra in eccesso; si scava una buca abbastanza profonda, adatta a contenere comodamente le radici, e vi si pone la pianta; poi si ricopre con la terra, si comprime e si irriga con abbondante acqua. Il rinvaso va effettuato a metà primavera; si consiglia di usare un vaso solo leggermente più grande del precedente, perché un vaso troppo grande favorirebbe lo sviluppo delle radici a discapito delle crescita delle foglie e dei fiori.
Le lobelie vanno annaffiate regolarmente, ma senza esagerare; temono il ristagno dell’acqua, quindi è consigliabile fare asciugare il terreno tra un’annaffiatura ed un’altra. Le annaffiature vanno diminuite quando la temperatura comincia ad abbassarsi.
In primavera e fino all’inizio dell’autunno si può concimare la lobelia con un fertilizzante per piante da fiore, che va aggiunto all’acqua delle annaffiature; per un migliore sviluppo della pianta, il trattamento va ripetuto ogni 15-20 giorni.
La riproduzione avviene per seme, la semina va effettuata dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera; i semi vanno posti in un contenitore con terreno fertile e vanno coperti con un telo di plastica, per proteggerli dal freddo e dalla pioggia; la temperatura ottimale per la crescita di nuove piantine è di 18 gradi. Una volta che i semi sono germogliati si toglie la plastica e quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di circa 10 cm, possono essere sistemate in vasi singoli; l’anno dopo si metteranno a dimora, preferibilmente nel mese di aprile.
Le lobelie non richiedono particolari potature; basta eliminare le parti secche e danneggiate. Per effettuare questa operazione si consiglia di utilizzare delle forbici o un coltello ben affilati per non danneggiare la pianta e soprattutto puliti, in modo da evitare infezioni.
La fioritura della lobelia avviene verso la fine di giugno con fioritura molto abbondante; i fiori sono molto decorativi e possono essere usati per creare angoli colorati nei giardini oppure per abbellire i balconi e le terrazze, sistemati in vasi o cestini appesi. I fiori sono piccoli e di colori differenti a seconda della specie: sono viola, blu, azzurri, rossi, bianchi.
La lobelia non teme malattie e parassiti particolari. Bisogna, però, fare attenzione ad evitare il ristagno d’acqua, che potrebbe portare alla formazione di muffe che potrebbero danneggiare le radici e quindi compromettere la salute della pianta.
E’ preferibile acquistare la pianta nel mese di aprile; prima di comprarla bisogna verificare il suo stato di salute. E’ meglio assicurarsi che la pianta sia stata sufficientemente annaffiata, controllando se la terra del vaso è umida; in caso contrario vuol dire che le annaffiature sono state scarse. Si consiglia di evitare di comprare lobelie che presentano parti secche oppure danneggiate. Sono da preferire piante rigogliose, con un’abbondante fioritura e dai colori brillanti.
Il genere Lobelia comprende circa 200 specie, tra queste abbiamo: Lobelia erinus, che è una pianta tropicale con portamento prostrato, raggiunge un’altezza di 15 cm , ha fusti sottili, foglioline verdi e piccoli fiori viola, con varietà con fiori di colori diversi, bianchi, rosa, azzurri e blu; lobelia deckenii, che è una pianta tropicale, può arrivare a 3 m d’altezza, ha il fusto cavo, foglie ampie e fiori blu disposti su grandi spighe claviformi.
La lobelia generalmente non è una pianta velenosa e non rappresenta un pericolo per uomo e animali. Esistono però delle specie appartenente al genere Lobelia che sono velenose, tra cui ricordiamo la Lobelia cardinalis e la Lobelia siphilitica. Nonostante la loro nocività, alcuni animali soprattutto insetti ed uccelli, apprezzano particolarmente queste pianta. I colibrì infatti sono fortemente attratti dal colore rosso della Lobelia cardinalis, mentre le api prediligono il blu della Lobelia siphilitica.
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