Il loto

Come innaffiare il loto

La particolarità del loto sta nel fatto che questo fiore deve vivere già in un ambiente acquatico. Dunque, ha bisogno di una piccola vasca o addirittura di un laghetto per poter essere coltivato. Il punto fondamentale è conservare il loto in uno spazio con una sufficiente quantità di acqua. Lo spessore del contenitore della pianta deve essere di circa 30-40 cm al fine di permettere al loto di assorbire tutta l'acqua di cui necessita. E' possibile utilizzare anche degli ampi vasi per idopronica. La grandezza del vaso o della vasca utilizzati dovrà essere proporzionale a quella della varietà di loto scelta. Ad esempio, ci sono dei fiori di loto che hanno bisogno di una vasca con una capacità di circa 170 litri. L'acqua non ha bisogno di particolare manutenzione, va cambiata tutti i giorni esclusivamente prima e durante la germinazione dei semi.
Fiore di loto

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Come curare il loto

Esemplare di loto violaceo Il loto è una pianta molto resistente. E' in grado di adattarsi facilmente a climi più freddi. Comunque quando il clima si fa piuttosto rigido, può risultare utile adottare particolari accorgimenti. Ad esempio, possiamo coprire la pianta con dell'agritessuto se il loto viene coltivato in un laghetto oppure, nel caso la pianta si trovasse in un vaso, spostarla direttamente al coperto in presenza di gelate invernali. Nel caso in cui l'acqua non fosse completamente ghiacciata, il loto può essere lasciato all'aperto.Per iniziare la coltivazione del loto è necessario piazzare i tuberi legnosi sul fondo del vaso (preferibilmente grigliato) ricoprendoli successivamente con del composto compatto in maniera tale da mantenerli nella stessa posizione. Alla fine di questo processo viene aggiunta dell'acqua fino all'orlo del vaso.

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Come concimare il loto

Esemplari di fiori di loto Per quanto riguarda la concimazione del loto bisogna procedere con parsimonia in quanto procedendo in maniera eccessiva si rischia di bruciare le sue foglie. Se la pianta viene coltivata in un contenitore dalla giusta forma e dimensione, è inutile concimare durante il primo anno di vita del loto. Una volta che la pianta abbia attecchito, si può procedere concimando circa ogni 3 o 4 settimane durante il periodo vegetativo. Durante il processo di concimazione è fondamentale prestare attenzione al rizoma in crescita che potrebbe essere facilmente danneggiato.E' necessario concimare con delle sostanze specifiche per le piante acquatiche. Questi concimi sono ricchi di anidride carbonica. Si può anche aggiungere al terreno, durante la messa a dimora del loto, del concime a lenta cessione che fornisca le sostanze nutritive necessarie a lungo termine.


Il loto: Malattie del loto

Fiore di loto Un'altra caratteristica particolare del loto è che questa pianta non è particolarmente soggetta a parassiti o malattie. Nonostante viva in acqua, l'umidità non causa la formazione di muffa e non esistono i rischi causati da ristagno tipici delle piante che si trovano nel terreno. Tuttavia, può capitare che alcuni funghi attacchino la pianta. In quel caso, è bene procedere immediatamente quando vengono notati i sintomi utilizzando dei fungicidi appositi. Il loto può anche subire un attacco da parte degli afidi. Questi insetti, denominati anche pidocchi delle piante, tendono a colonizzare la pianta che risulta sciupata. Non appena ci si accorge della loro presenza, è bene procedere con degli antiparassitari appositi che andranno applicati una o due volte alla settimana soprattutto nelle ore serali.



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