Cancro lauro ceraso

Domanda : cancro lauro ceraso

Buongiorno,

abbiamo acquistato nel mese di aprile 20 piante di lauro ceraso e le abbiamo piantate nelle nostre fioriere. Già in precedenza ne avevamo delle altre che sono morte per cancro rameale.

Piantando le stesse nei vasi abbiamo utilizzato del terreno con pomice e concime a lenta cessione.

A distanza di solo un mese e mezzo si è presentato il seguente problema: le foglie si sono iniziate a seccare sul bordo e ho iniziato un trattamento (su consiglio di un vivaio) di funghicida da fare una volta a settimana per un mese, prolungato per un altro mese visto che il problema persisteva.

Ora le foglie presentano macchie marroni più visibili dal retro e comunque anche dalla parte superiore della stessa.

Si stanno seccando molte foglie e le piante sono sempre meno folte, anche le gemme sono già di colore scuro. Noi le stiamo staccando man mano che esce il problema.

Ci dia dei consigli su come curare al meglio la nostra siepe e sui tempi di irrigazione (noi abbiamo quella a goccia).

Sperando di non dover buttare anche queste piante e confidando nel suo aiuto, le porgiamo i nostri miglior saluti.

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Cancro lauro ceraso: Risposta : cancro lauro ceraso

Gentilissima Daniela la ringraziamo per averci contattati tramite la rubrica dell'esperto di giardinaggio.net. La sua domanda è particolarmente interessante ed esposta in maniera precisa e chiara. I sintomi che lei ha descritto, ovvero la presenza di disseccamento della porzione distale dei rami su gran parte dei rami delle sue piante di lauroceraso, fanno pensare alla presenza di cancro rameale. Le piante di lauroceraso affette da cancro rameale si possono riconoscere per la presenza di zone di disseccamento che fanno apparire i rami secchi, come bruciati da qualcosa. In presenza di cancro rameale i disseccamenti iniziano dalle parti più giovani della pianta, in particolare dai germogli di 1-2 anni e si espandono successivamente alle branche secondarie fino al fusto principale. Nei rami infettati si possono notare foglie che dapprima diventano secche per poi diventare gialle e decolorare sino a raggiungere una colorazione bruna. L'infezione si diffonde in maniera piu8ttosto rapida dai rami secondari a quelli principali e se non curata può causare la morte della pianta.

Gli agenti scatenanti l'infezione sono dei picnidi, elementi riproduttivi dei funghi deuteromiceti che dagli organi infetti producono dei conidi, i quali vengono trasportati la primavera successiva dal vento o da altri agenti fino a quando incontrano condizioni idonee per dare inizio ad una nuova infezione (alta umidità relativa dell'aria, temperature superiori ai 20 ° C e lesioni sulla pianta che permettano l'ingresso degli agenti patogeni).

Per evitare l'insorgenza di questa malattia si devono tenere degli accorgimenti che possono migliorare sensibilmente la salute della pianta. In primis si devono fornire irrigazioni in quantità adeguata ai reali fabbisogni della pianta, evitando di eccedere con le quantità d'acqua. Irrigare eccessivamente le piante porta ad un contenuto idrico del terreno eccessivo che provoca un'asfissia dell'apparato radicale e quindi una condizione di peggioramento della salute della pianta. Tra un'annaffiatura e la sua successiva bisogna sempre attendere che il terreno si sia asciugato per permettere al substrato di asciugarsi e di arearsi bene. Un'altro accorgimento da tenere nella coltivazione del lauroceraso è evitare di fornire, tramite le concimazioni, una quantità eccessiva di azoto. L'azoto migliora il rigoglio vegetativo e favorisce la crescita dei rami ma per contro, può innescare un indebolimento dei rami e quindi una maggiore sensibilità all'attacco di patogeni.

Dal punto di vista degli interventi attivi per contrastare il cancro rameale, consigliamo invece di asportare tutte le zone infette partendo da almeno 15 cm al di sotto della zona infetta con il punto del taglio. Quando effettuiamo i tagli bisogna inoltre fare attenzione e pulire le lame tra un taglio e l'altro, disinfettando le zone degli strumenti che sono venute a contatto con il fungo. Oltre a curare le piante infettate bisogna infine verificare che nelle vicinanze non ci siano altre piante contagiate perchè le spore del fungo si spostano anche tramite il vento e se nelle vicinanze sono presenti dei focolai di infezione è facile che questi possano infettare nuovamente le nostre piante.


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