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Questa pianta si dimostra resistente alla calura dell'estate, ma predilige comunque un terreno fresco, morbido e ben drenato; il periodo più indicato per piantare i bulbi è quello compreso tra settembre e dicembre, in modo da assicurare un più solido radicamento. La coltivazione del narciso è complessivamente semplice, purché si seguano alcune, essenziali regole: ad esempio, non bisogna tagliare le foglie per sei-sette settimane dopo la fioritura, così da preservare le riserve di nutrimento. È importante anche piantare i bulbi a 10-20 centimetri di profondità e rimuovere con tempestività i fiori appassiti. Non è indispensabile una potatura frequente, ma ogni tre-quattro anni potrebbe essere opportuno sfoltire le foglie, le quali, se in eccesso, possono determinare il soffocamento dei bulbi.
Per la concimazione, non appena il bulbo è stato piantato, si consiglia di utilizzare prodotti appositi a rilascio lento che bilancino i tre fondamentali macroelementi, ovvero l'azoto, il potassio ed il fosforo; gli ultimi due sono particolarmente importanti per il nutrimento e lo sviluppo della pianta, mentre l'azoto può essere presente in misura minore. Durante la stagione di crescita, la primavera, è invece conveniente un semplice e generico concime per bulbi, facilmente reperibile, che deve essere somministrato alla pianta con moderazione, mensilmente, insieme all'acqua utilizzata per l'irrigazione. La concimazione è da sospendere quando termina il periodo primaverile di crescita ed inizia invece quello di riposo vegetativo, del quale un indice è rappresentato dal progressivo ingiallimento degli steli.
Per quanto riguarda l'esposizione, essa deve avvenire al sole durante il periodo di fioritura, mentre nel corso del riposo vegetativo è necessaria una collocazione al riparo dalla luce diretta, preferibilmente a mezz'ombra. In genere questa pianta non teme né il freddo né il caldo, e proprio grazie alla sua resistenza è ampiamente diffusa e coltivata; può correre tuttavia dei rischi, in particolare a causa di parassiti come gli afidi. Questi ultimi tendono a perforare le foglie ed i rametti e rappresentano un pericoloso veicolo di malattie; vengono debellati con degli insetticidi a base di piretro o con rimedi naturali come il macerato d'ortica. Fastidiose sono anche le muffe e le malattie fungine, le quali possono essere prevenute evitando un'eccessiva irrigazione e temperature elevatissime.
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