Il tiglio ha come particolare della sua bellezza un fogliame vivace in un' ammirevole successione di colori che passano da un verde pallido, tenue, fino a sfumature decisamente più ricche tendenti al verde scuro, per arrivare a tonalità vicine all'oro pallido in autunno. Le foglie sono ampie e cuoriformi e presentano un margine leggermente seghettato. Anche i fiori donano all'albero una straordinaria vivacità, specie durante la stagione estiva quando ravvivano il loro colore inizialmente bianco giallastro che volge in seguito verso tonalità di giallo più acceso. I fiori sono ermafroditi e presentano un calice con 5 sepali e corolla con 5 petali.
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Il tiglio deve essere seminato nel mese di marzo all'interno di terrine. Successivamente, quando nella crescita le piantine raggiungono una dimensione tale da poter essere manipolate, è consigliabile rinvasarle in un cassone freddo. All'arrivo di ottobre, con il diminuire della temperatura, si trapiantano le piantine in vivaio dove è prevista la loro coltivazione per tre o quattro anni. Trascorso questo tempo è arrivato finalmente il momento della conclusiva messa a dimora.
Il tiglio comune predilige posizioni di sole, tollerando ugualmente climi torridi e climi a inverno rigido. Ha ottime capacità di adattamento agli ambienti urbani, e comunque ottime capacità di adattamento alle diverse temperature. Per il tiglio da interni, meglio mantenere durante l'anno una temperatura che si aggiri intorno ai 10 o 15 gradi.
L'albero ha ottime capacità di adattamento, dai terreni acidi a quelli alcalini. Predilige tuttavia terreni calcarei, ben profondi, drenati e fertili.
Sopporta con estrema facilità la potatura. Per questo è possibile avvicinare più esemplari nella messa a dimora, in modo da creare un effetto di galleria o di suggestivo arco verde.
L'albero ha la caratteristica di evaporare molta umidità. E' quindi consigliabile mantenere il terreno del tiglio umido senza arrivare tuttavia a ristagni d'acqua. Innaffiare maggiormente in estate, meno con il diminuire della temperatura
Il tiglio ha diversi nemici che possono attaccarlo, recando danni anche gravi. Tra i lepidotteri nemici dell'albero ricordiamo il bombice del ciliegio, che mangia le sue foglie, la bucefala, che divora la parenchima delle foglie, infine la sesia apiforme, forse la più pericolosa, che scava gallerie alla base del tronco dell'albero attentando alle radici, con seri rischi per la vita del tiglio.
Tra gli acari i più pericolosi sono gli eriofidi, che apportano visibili danni alla pagina inferiore delle foglie e i ragnetti gialli, fastidiosi in particolare per i rametti dell'albero. Per quanto concerne invece l'attacco dei funghi, si riscontra non di rado l'assalto della gnomonia tiliae, che porta macchioline scure su foglie e rametti, o della pyrenochaeta pubescens che conduce al seccume della corteccia, infine della cercospora macrospora, responsabile di un numero sterminato di macchie sulla foglia, danneggiandola fino alla caduta.Esistono come si è detto diverse specie di tiglio.
Quelle più comuni sono: il tiglio americano, nome comune per tilia americana, albero che arriva anche a 30 metri di altezza ed è particolarmente resistente al caldo e alla siccità e per questo motivo mantiene per lungo tempo le foglie. Si adatta con facilità a diversi tipi di terreno, preferendo comunque i terreni arenosi e freschi. Anche l'americano è coltivato spesso in viali e parchi.Il tiglio selvatico ( tilia cordata ), che ha corteccia scura, può arrivare a 30 metri di altezza e preferisce terreni profondi e ricchi. Ha foglie con picciolo lungo 2-3 centimetri con la caratteristica di presentare ciuffi di peli rossicci tra le nervature.Il tilea platyphillos ( ibrido tra l'europaea e il grandifolia), con chioma ampia, altezze intorno ai 25 metri e radici assai profonde. Predilige soprattutto un alto grado di umidità, nell'aria e nel terreno.Ricordiamo infine il tilea tormentosa, con chioma molto ramificata e altezze fino ai 20 metri, particolarmente resistente alle intemperie e alla siccità.Il tiglio è una pianta longeva dalle antiche proprietà, molto apprezzata per risolvere disturbi fisici a livello fitoterapico. E’ particolarmente adatta a chi soffre di insonnia, di problemi respiratori, a chi è soggetto a stati d’ansia e nervosismi e frequenti mal di testa. Le foglie della pianta possono essere utilizzate in modi differenti in base alle proprie necessità. Si possono realizzare infusi di tiglio, mettendo a bollire alcune foglie e fiori di della pianta in una tazza d’acqua e lasciando in infusione per 10 minuti. Una volta pronta, si potrà degustare la bevanda e usufruire dei suoi benefici prima di coricarsi per godere a pieno dell’azione rilassante e sedativa della stessa. Per gli stati d’ansia e lo stress, un bagno caldo al tiglio risulta essere un vero toccasana per diminuire la tensione e sedare l’animo. Il tiglio è utilizzato in caso di stanchezza agli occhi, borse e rossore. In questi casi è bene fare degli impacchi al tiglio immergendo del cotone o delle garze imbevute della sostanza per poi applicarle sugli occhi.
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