Pino argentato

Le caratteristiche principali

Il Pino argentato viene detto anche abete del Colorado oppure è indicato con il nome scientifico Picea pungens. Si tratta di una conifera proveniente dalle regioni del Nord America e sempreverde. Ha un'altezza media in quanto raggiunge i 3 metri e si distingue dalle altre varietà per la sua crescita decisamente lenta. Per quanto riguarda il terreno ideale di crescita, si sviluppa meglio con un substrato soffice, leggermente acido, umido e ben drenato. Gli apporti d'acqua sono diversi a seconda dell'età dell'esemplare: ad esempio, un Pino argentato giovane è più sensibile agli effetti di una siccità prolungata. Di conseguenza è necessario innaffiare durante i mesi estivi. Si consiglia comunque di somministrare l'acqua alle piante soltanto se il terreno è asciutto. Invece gli esemplari adulti hanno una tolleranza maggiore, tuttavia in caso di siccità è bene controllare le condizioni del terreno.
Piante pino

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Come coltivare il Pino argentato

Rami pino argentato Il Pino argentato si caratterizza per un apparato radicale molto sviluppato, che raggiunge una notevole profondità. L'albero possiede un tronco eretto e una chioma a forma conica, composta da numerosi rami. Il nome della specie deriva dal colore grigio porpora della corteccia squamata molto spessa e dalla tonalità bianco-blu dei rigidi aghi quadrangolari che ricoprono i rami. Il Pino argentato ha una fioritura abbondante, che inizia ad aprile e prosegue fino al mese di maggio. Sullo stesso esemplare compaiono sia i fiori maschili rossi che quelli femminili verde chiaro. Successivamente compaiono cilindrici coni eretti pieni di semi e dalla tinta marrone chiaro. Questa specie si sviluppa meglio se cresce in zone soleggiate; non risente dell'azione del freddo rigido e tollera esposizioni a mezz'ombra.

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Il terreno ideale, lo sviluppo e la concimazione

Aghi pino Una volta all’anno è necessario concimare il Pino argentato somministrando prodotti specifici per piante verdi a lento rilascio ai piedi dell'esemplare. Bisogna effettuare quest'operazione al momento della messa a dimora e all'inizio della stagione vegetativa per favorire lo sviluppo della pianta. Per quanto riguarda la moltiplicazione della specie si può procedere in primavera per seme oppure durante la stagione estiva per talea semilegnosa. I semi germinano in un semenziaio oppure in un vaso riempito di una miscela a base di sabbia e torba in parti uguali, da mantenere costantemente umida fino a quando non spuntano le piantine. Se si effettua il trapianto nel terreno, bisogna procedere a settembre oppure in primavera inoltrata, scavando una buca profonda e larga e concimando adeguatamente l'esemplare per farlo attecchire.


Malattie e parassiti

Piante conifere Il Pino argentato ha una buona resistenza ai parassiti e alle malattie ed è presente in diverse varietà, compresa quella nana. Tuttavia bisogna tenere a mente che questo albero è sensibile ad alcune patologie che colpiscono comunemente tutte le specie appartenenti al genere conifere. Ad esempio può essere attaccato dagli afidi e dagli acari, che possono diffondersi fino a infestare le piante. In questo caso è necessario utilizzare prodotti specifici per debellare questi insetti parassitari prima che causino gravi danni alle foglie e al resto dell'esemplare. Il Pino argentato è anche sensibile alla ruggine a alla muffa grigia: entrambe queste malattie sono di origine fungina. Nel primo caso gli aghi vengono colpiti da macchie brune che ne rovinano l'estetica, mentre nel secondo si manifestano sui rami e sul tronco rigonfiamenti cancrenosi.




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