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La seconda regola che permette di dar vita a dei giardini privati belli e di soddisfazione, concerne il "dove". Prima di decidere che tipo di fiori e piante collocheremo nel nostro angolo verde infatti, dovremo avere ben chiaro dove il nostro giardino si collochi, dal punto di vista del territorio, dell'altitudine e del clima. Sapere che abitiamo in montagna o che il nostro giardino nascerà in pianura, infatti non è sufficiente per scegliere le piante e i fiori più indicati. Dovremo tener conto del clima (una zona a scarsa piovosità, per esempio, richiede piante e fiori poco 'assetati'), delle caratteristiche del terreno (un terreno sabbioso e molto drenante, può essere l'ideale per alberi ad alto fusto, ma non per tipologie più 'delicate' di fiori), dell'esposizione solare (anche le piante, esattamente come gli esseri umani, hanno delle preferenze molto spiccate in termini di soleombra). Un trucco per applicare con successo la regola del "dove"? Guardatevi intorno! Le piante e i fiori che crescono spontaneamente, sono quelle più indicate per il clima e il terreno del vostro giardino.
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La domanda "quanto" costituisce la terza regola che ci deve guidare nella progettazione del nostro giardino privato. Qualunque preferenza noi abbiamo in materia di piante e fiori, qualunque sia la nostra aspettativa in materia di estetica e di utilizzo del nostro giardino, dobbiamo inevitabilmente fare i conti con "quanto" spazio abbiamo a disposizione. Va tenuto presente che le dimensioni di un giardino non devono mai costituire un problema e che è possibile dar vita a giardini privati spettacolari, anche in spazi molto circoscritti. Ma va anche ricordato che il "quanto" deve necessariamente guidarci nella scelta delle specie botaniche da inserire: un giardino microscopico affollato di alberi ad alto fusto sarà altrettanto sproporzionato e ridicolo di un giardino enorme, costellato solo di microscopici cespugli. Equilibrio e proporzioni dunque dovranno essere la risultante del "quanto" del nostro giardino. Privilegeremo quindi bordure e cespugli (fioriti e non) per i giardini di piccole proporzioni e daremo libero accesso ad alberi grandi e frondosi e a cespugli alti nei giardini di ampia metratura.
Infine la 4 e determinante regola della progettazione di un giardino è il "come". Indipendentemente dal fatto che quello che dovete progettare sia un piccolissimo giardino di città, chiuso tra quattro mura, o un ventosissimo terrazzino sassoso in riva al mare, o un magnifico terreno soleggiato e collinoso, ricordatevi che siete alla prese con un vero e proprio processo creativo. I giardini privati più belli sono sempre il risultato della somma di competenze, fantasia e....imitazione. Guardatevi in giro allora, leggete le riviste di giardinaggio, vagabondate sui siti web di tutto il mondo, sbirciate nei giardini degli altri e ricavate il maggior numero possibile di idee e di spunti. Ogni occasione è buona per 'copiare' un'idea, così come ogni occasione è buona per chiedere il nome di un fiore, le caratteristiche di una pianta, i metodi di coltivazione di un cespuglio. Provate a fare qualche domanda...scoprirete con piacere che i proprietari dei giardini privati hanno spesso voglia di condividere con voi i loro segreti botanici.
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