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La manutenzione del prato naturale è decisamente più impegnativa ed intensa di quella del prato sintetico. Non che sia più complicata, anzi, si tratta sempre di interventi abbastanza semplici da attuare, ma con una frequenza e una periodicità superiori a quelli dell’erba sintetica. Alcune pratiche di manutenzione non vanno effettuate sull’erba sintetica, ma solo su quella naturale. Gli interventi di cura sul prato vero comprendono, come già detto al precedente paragrafo, il taglio, le annaffiature, l’arieggiamento, le concimazioni e il diserbo, mentre quelli del prato sintetico sono limitati alla spazzolatura, al lavaggio, al controllo della tenuta del tessuto e alla disinfezione dello stesso.
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Il prato naturale richiede sicuramente interventi più specifici rispetto a quello sintetico. Dopo la comparsa dell’erba e quando questa ha raggiunto almeno i dieci centimetri, si procede al primo taglio, in modo da stimolare la resa vegetativa del prato e la sua uniformità. I tagli si effettuano periodicamente, usando appositi attrezzi, come lame elicoidali o tosaerba. Le lame elicoidali si usano per il primo taglio, mentre i tosaerba si possono usare per i tagli successivi. Il prato va anche irrigato abbondantemente, per favorire il rafforzamento delle radici e dell’erba. La prima annaffiatura va fatta dopo la semina, poi periodicamente e con frequenza nei periodi estivi. Il prato va anche arieggiato con appositi rastrelli o macchine arieggiatrici. Questi attrezzi rimuovono dal terreno le erbe secche e la crosta che si forma a causa del calpestamento o della pioggia. L’arieggiamento consente anche la circolazione dell’aria all’interno delle radici. Eventuali erbe infestanti vanno eliminate con appositi diserbanti ad azione selettiva e specifica. Il prato deve anche essere concimato, in modo da mantenerlo forte, resistente e con una colorazione uniforme. La concimazione va effettuata con fertilizzanti adatti al tipo di miscugli che compongono il prato. La concimazione ideale del prato è frequente e con basse dosi di concimi chimici contenenti azoto, fosforo, potassio e microelementi, come il ferro, che favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive del terreno. Il prato in buone condizioni non va concimato con letame o humus perché questi concimi organici potrebbero contenere resti di erbe infestanti o di funghi parassiti. In autunno bisogna anche ripulire il prato dalle foglie cadute e da altri resti vegetali secchi, i quali potrebbero togliere aria all’erba facendola ingiallire ed essere veicolo di trasmissione di malattie fungine.
Il prato sintetico è composto da fili d’erba artificiale attaccati a un fondo in lattice o gomma. I fili d’erba possono avere diverse altezze, in base al tipo di prato vero a cui si ispirano, ma in genere sono fatti in tessuto di polipropilene. Il prato sintetico viene frequentemente usato per creare campi da gioco, sia pubblici che privati. La sua manutenzione non è eccessiva, anche perché non essendo composto di erba vera non ha bisogno del concime, del taglio o del diserbo. A lungo andare, gli agenti esterni e il calpestio intenso generato dalle attività sportive possono danneggiare anche il prato finto. Per mantenerlo sempre in buone condizioni è utile spazzolarlo periodicamente, lavarlo, magari ricorrendo a delle annaffiature( scarse) come per il prato naturale. Il prato finto va anche controllato per verificare che non ci siano scollamenti nelle giunture di collegamento tra un tessuto e l’altro. Visto che questo prato viene anche usato per attività ludiche o sportive, conviene disinfettarlo con appositi prodotti. La manutenzione del prato sintetico è praticamente simile a quella che si riserverebbe per la moquette.
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