Arieggiare il prato

Arieggiare il prato

Il prato è la parte esteticamente più rilevante di un giardino, sia esso pubblico o privato. Generalmente composto da erba naturale, il prato arricchisce la resa estetica di qualsiasi spazio esterno, a patto però che venga curato e mantenuto in condizioni ottimali. Le cure e le manutenzioni da riservare al prato naturale sono i tagli, le irrigazioni, le concimazioni, la risemina, il diserbo, l’arieggiatura e la scarificazione. L’assenza di una o di tutte queste cure ha come effetto lo sviluppo di erbe infestanti, l’ingiallimento del manto erboso e il suo progressivo depauperamento. Al contrario, interventi attenti e sistematici possono fare miracoli per la resa estetica e la durata di un prato naturale. Tra gli interventi che possono migliorare notevolmente l’aspetto e la resistenza del manto erboso troviamo l’arieggiatura. Questa tecnica colturale è praticata molto spesso dagli appassionati di giardinaggio, ma può apparire nuova, strana e inconsueta a coloro che si avvicinano per la prima volta all’affascinante arte della cura del giardino.
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Caratteristiche

arieggiaturaprato2-1 L’arieggiatura consiste nel rimuovere dal prato tutti i detriti che si accumulano sulla sua superficie. Il manto erboso, infatti, a causa dei cambi di stagione, del calpestio e delle avversità atmosferiche, tende ad accumulare detriti, foglie secche, rami, resti di altra vegetazione, sassolini, insetti morti, che con il passare del tempo tendono a formare una spessa coltre che impedisce il passaggio e drenaggio dell’acqua e l’assorbimento delle sostanze nutritive fornite con il concime. Questa coltre di detriti viene chiamata “feltro” e può danneggiare più o meno seriamente il prato naturale. Il manto erboso naturale è generalmente composto da diverse miscele di miscugli di graminacee. Il feltro può essere più o meno spesso in base alla tipologia di miscugli del prato, ma in ogni caso va sempre adeguatamente rimosso usando appositi attrezzi. Nei piccoli prati o nei feltri non troppo spessi si possono usare attrezzi manuali come il rastrello, mentre nei grandi prati con feltri eccessivamente ispessiti si può ricorrere ad attrezzi meccanici o a motore, come le macchine arieggiatrici.

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    Come procedere

    arieggiare il prato L’arieggiatura, come già detto al precedente paragrafo, si può praticare con il rastrello o con le macchine arieggiatrici. Il primo è composto da una serie di denti lunghi, appuntiti e metallici, che, affondando al di sotto dell’erba, rimuovono tutti i detriti ed i resti vegetali accumulati durante l’inverno o durante le avversità climatiche. Le macchine arieggiatrici funzionano con motore a scoppio o elettrico. Sono composte da un rullo dotato di punte che rivoltano e pettinano il manto erboso portando in superficie tutti i detriti che formano il feltro. Dopo aver usato le macchine arieggiattrici, i detriti si potranno asportare ed eliminare con il rastrello. L’arieggiatura si accompagna spesso alla scarificatura, una pratica che lavora il manto erboso più in profondità, rivoltando anche le zolle di terreno. Questa tecnica si effettua con una macchina simile all’arieggiatrice, ma dotata di lame molto affilate. Queste lame non pettinano solo il manto erboso, ma dissodano anche le zolle di terreno in profondità, in modo da migliorare lo sviluppo delle radici del prato.


    Quando procedere

    erba raccolta L’arieggiatura va effettuata a fine inverno, per preparare il prato alla stagione estiva e renderlo più resistente al caldo e più capace di assorbire l’acqua delle irrigazioni. L’arieggiatura va effettuata anche prima della risemina. Il feltro, infatti, non permette l’attecchimento dei semi, che, non potendo cadere sul terreno, si sviluppano scarsamente e disordinatamente. L’arieggiatura è una tecnica da praticare ogni anno. Sempre annualmente va praticata anche la scarificatura, da eseguire al posto dell’arieggiatura. Il dissodamento delle zolle di terreno e dell’erba consiste, infatti, in una sorta di arieggiatura più profonda. Anche la scarificatura va preferibilmente praticata a fine inverno. Eventuali residui sulla superficie del prato vanno rimossi usando il comune rastrello. Gli attrezzi per l’arieggiatura e la scarificatura vanno puliti e disinfettati sia prima che dopo l’uso. Soprattutto le lame vanno liberate dai residui vegetali che potrebbero contenere spore di funghi responsabili di malattie vegetali. Rastrello e macchine arieggiatici o scarificatici vanno tenuti al riparo e in luoghi asciutti per evitare l’ossidazione delle lame.


    Costi attrezzi

    Gli attrezzi per l’arieggiatura si comprano nei negozi di attrezzi per il giardinaggio, nelle ferramenta, nelle utensilerie e negli e-commerce. Naturalmente, il costo degli attrezzi a motore sarà superiore a quello del rastrello. Quest’ultimo è utilizzabile nei piccoli prati che non presentano feltri troppo spessi. Per la grandi superfici e per risparmiare tempo e fatica, è meglio ricorrere alle macchine arieggiatrici. Una macchina elettrica o a motore costa circa 200 euro. Più costosi gli scarificatori che effettuano anche l’arieggiatura. Il loro prezzo è compreso tra 400 e 700 euro. Per risparmiare, si possono acquistare online scarificatori usati, ma in buone condizioni. Il costo di un macchinario usato è compreso tra i 100 ed i 150 euro.


    Come scoprire se è il momento giusto

    pala Esiste un metodo piuttosto semplice e veloce per comprendere se il vostro prato verde necessita di essere arieggiato oppure no. Non tutti sono esperti giardinieri e spesso alcuni suggerimenti o consigli sono ben graditi a chi si accinge per la prima volta ad occuparsi del giardino. Per questo motivo, per capire se il prato è decisamente troppo compatto ed è giunto il momento di arieggiarlo basterà introdurre un cacciavite nel suolo (oppure una matita). Se la matita scivolerà all’interno del terreno, il prato verde non avrà bisogno di ulteriori cure, se invece risulta difficoltoso l’inserimento della matita o del cacciavite, passate alla fase successiva. Prendere una pala ed estraete una zolla di terra. Se la pala affonderà tranquillamente nel terreno vuol dire che il suolo è ben arieggiato, in caso contrario bisognerà ossigenarlo e ventilarlo, procedendo all'arieggiatura.



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