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Il bosso, nome botanico buxus sempervirens, è un arbusto sempreverde di natura cespugliosa. Cresce spontaneamente nei terreni rocciosi e calcarei dell’Asia, dell’Europa e dell’Africa e viene ampiamente utilizzato per creare siepi da giardino. L’arbusto cresce vigorosamente e può raggiungere un ‘altezza di circa tre metri. Le foglie della pianta sono opposte, picciolate e coriacee. Per il suo portamento, il bosso viene usato anche per creare bordure e per decorare gli appartamenti. La pianta, infatti, si presta sia alla coltivazione in vaso che a pieno campo. L’arbusto appartiene al genere buxus e comprende diverse specie, tutte utilizzate a fini decorativi, sia nei giardini privati che i quelli pubblici. Il bosso può subire nel corso dell’anno diversi interventi di potatura: da un minimo di due a un massimo di quattro. Tutti gli interventi servono a contenere l’eccessiva crescita della pianta e a darle un portamento ordinato. La potatura serve anche a preparare la pianta al caldo estivo o al freddo invernale, rafforzandone la struttura.
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Il bosso si pota meglio con delle cesoie manuali. Meglio non usare quelle elettriche che possono dare vita a una potatura troppo aggressiva e dannosa per la salute della pianta. Le cesoie elettriche, se usate nelle giornate di sole, possono addirittura bruciare la pianta. Con le cesoie manuali, i tagli richiederanno più tempo e pazienza, ma se si è appassionati di arte decorativa, si potrà avere la soddisfazione di creare bossi di qualsiasi forma. Per ottenere una pianta dritta, con rami e foglie della stessa altezza, basta mettere una corda lungo la siepe. La corda crea una linea di confine tra le parti da salvare e quelle da tagliare. In genere vanno tolti prima i rami e le foglie danneggiate o spezzate. Poi si può procedere alla sistemazione della parti troppo alte o che crescono in eccesso. Per la potatura conviene scegliere una giornata senza sole. I raggi solari, infatti, bruciano facilmente le foglie del bosso, specie se si preferisce usare le cesoie elettriche. Prima dei tagli, la pianta va innaffiata abbondantemente. La direzione degli stessi varia in base alla forma che si vuole dare alla siepe . Gli appassionati di arte topiaria, infatti, riescono a dare al bosso forme davvero uniche e originali, come labirinti rettangolari, altre forme geometriche o animali.
Il bosso, in genere, si pota due volte l’anno: a inizio estate e a inizio autunno. In estate la pianta può essere potata anche quattro volte. La frequenza degli interventi estivi dipende dalla velocità di crescita del bosso e dalle sue condizioni. Un bosso con crescita regolare e con rami e foglie sani, si può benissimo potare solo due volte. L’intervento primaverile estivo deve cadere tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno, mentre quello autunnale, entro la fine di settembre. Tutti gli interventi di potatura, sia quelli estivi che quelli autunnali, servono a modellare la forma della siepe e a mantenerla compatta e omogenea. Ulteriori interventi estivi serviranno solo a contenerne la vigoria vegetativa o la crescita in eccesso. Per la potatura si usano cesoie con lame ben affilate, pulite e disinfettate sia prima che dopo l’uso. I tagli devono essere netti e decisi per evitare sfilacciature dannose e lo sviluppo di parassiti e malattie. Gli interventi di potatura per mantenere compatta la forma della siepe, si possono effettuare da soli; mentre gli interventi più decorativi possono essere affidati a ditte o giardinieri esperti. Se si desidera dare al bosso una forma particolare, bisogna prima esercitarsi nell’arte topiaria. Se il taglio decorativo si effettua per la prima volta, è meglio affidarlo a un operatore esperto. Naturalmente, una potatura affidata a terzi avrà un certo costo, costo che salirà in caso di tagli decorativi o artistici. La spesa sarà però compensata dall’effetto del bosso e dall’aver evitato tagli dannosi o errati. L’arte topiaria si può apprendere anche frequentando dei corsi ad hoc che insegnano tutti i trucchi e i segreti per diventare dei veri e propri maestri della potatura del bosso.
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