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Negli alberi da frutto, la potatura risponde a precisi obiettivi: miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione, riequilibrio vegetativo, determinazione della forma della chioma e del portamento della pianta, contenimento della crescita eccessiva ed eliminazione delle parti inutili e improduttive. In base agli obiettivi, si distinguono, la potatura di allevamento, da effettuare dopo i primi anni dalla messa a dimora dell’albero, e la potatura di produzione, che si concentra sul mantenimento dei rami che dovranno produrre i nuovi frutti, eliminando quelli a legno o con gemme improduttive. In base al periodo di esecuzione della potatura, si distingue anche quella invernale o secca e quella verde o estiva.
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Gli alberi da frutto necessitano quasi tutti di potatura, anche se ce ne sono alcuni che ne hanno bisogno più di altri. Si tratta di alberi che senza potature non potrebbero sopportare l’eccessivo carico di frutti e che senza tagli assumerebbero forme difficili da contenere. Esistono anche alberi da frutto caratterizzati da una scarsa capacità di cicatrizzazione e che per questo non necessitano di potature eccessive. La potatura si effettua con regolarità su alberi da frutto quali pero, melo, pesco e susino, per garantire una migliore produzione dei frutti. La stessa operazione, meno frequente e meno intensa, si effettua anche su cotogno, albicocco, fico e ciliegio, ma in questo caso non si avrà l’obiettivo di controllare la produzione, ma solo di dare una forma regolare alla chioma dell’albero.
La potatura secca o invernale degli alberi da frutto, si esegue durante la stagione fredda, per eliminare rami, foglie secche e altri parti improduttive o malate. Durante l’inverno si procede anche a sfoltire la chioma dell’albero, per farla arieggiare ed evitare l’incrocio dei rami che possono bloccare l’emissione delle nuove gemme. La potatura estiva degli alberi da frutto si effettua in realtà a primavera, durante la stagione vegetativa, in cui è più facile individuare le gemme da cui si svilupperanno i fiori e poi i frutti. In questo periodo, oltre ai tagli, si può effettuare anche la piegatura e la curvatura dei rami, in modo da favorire la comparsa dei frutti. In estate si possono anche eliminare i frutti piccoli, per lasciare quelli di dimensioni regolari e qualitativamente più appetibili. Sempre in estate, si eliminano i polloni, cioè i rami che crescono alla base dell’albero sottraendo energia e vigore alla pianta, e le gemme nate verticalmente sul tronco e sui rami.
I tagli della potatura, negli alberi da frutto, vanno eseguiti con attenzione e con gli attrezzi giusti. Solitamente si usa una cesoia di grandi dimensioni, cioè una grossa forbice da potatura adatta a tagliare i grossi rami di questi alberi. Per i rami più vigorosi si può usare una sega o motosega. La procedura viene velocizzata con attrezzi automatici. Gli accessori per il taglio vanno disinfettati con alcol, per evitare di trasmettere infezioni batteriche alla pianta. I tagli degli alberi da frutto possono avere qualsiasi lunghezza, basta che siano inclinati. Per le ferite ampie è necessario coprirle con il mastice.
I tagli degli alberi da frutto condizionano non solo la produzione, ma anche la forma della chioma. Negli alberi da frutto coltivati a fini produttivi, i tagli mirano a creare precisi schemi di allevamento, ottenendo forme di impianto molto slanciate in altezza e con chiome strette dove rimangono solo i rami più produttivi. Negli alberi da frutto ornamentali, specie quelli in vaso, si preferiscono tronchi bassi e chiome ampie, quindi diffuse in larghezza in modo da formare una struttura circolare dalla resta estetica molto gradevole. Quando si taglia bisogna fare attenzione a individuare i rami con gemme produttive e quelli sterili. Le gemme da cui nasceranno fiori e frutti, si sviluppano su rami sia corti che lunghi e sono facilmente riconoscibili dalla forma arrotondata e tozza. Le stesse gemme possono nascere sulla punta dei rami corti. Individuando i rami improduttivi e quelli con le gemme da frutto e decidendo quali tagliare, si potrà determinare il livello della produzione e la forma della chioma.
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