Potare olivo

Quali sono gli obiettivi

Potare l'olivo non è un'operazione da sottovalutare. Questa è una pianta che più di tutte richiede particolare destrezza nell'intervento di potatura. Una potatura eseguita male comporta conseguenze negative per la fruttificazione e per la produttività dell'olivo stesso. L'olivo tende, per natura, ad una crescita "a cespuglio": le parti più vicine al tronco crescono maggiormente rispetto a quelle più esterne. Se non si interviene con la potatura, pertanto, la pianta presenterà una eccessiva ramificazione nella zona interna, che impedirà alla luce di filtrare e all'aria di circolare: la conseguenza sarà che vicino al fusto si assisterà ad una caduta crescente di foglie. Potare l'olivo è dunque necessario per garantire il passaggio di aria e luce, ritardare l'invecchiamento della pianta, mantenere la produzione costante e non altalenante, eliminare i rami secchi e rovinati.
Potatura olivo

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Le varie tecniche della potatura

Olivi potatura Una delle forme di potatura di allevamento più comune è il "vaso cespugliato". La tecnica consiste nel lasciare che la pianta cresca naturalmente nei primi 2 o 3 anni. Giunti al terzo si interviene scegliendo 3-4 branche principali, identificate fra quelle migliori e più fruttifere. Queste si lasciano crescere liberamente fino al raggiungimento della piena produzione, dopodiché si interviene con la potatura di mantenimento. Altre tecniche sono la potatura a "ipsilon" e quella a "siepone". Con la prima si recide il fusto a 60-70 cm dal suolo. Tolto questo intervento, per i primi 3 anni non si pota. Dopo si scelgono 2 branche laterali su cui indurre la fruttificazione, tagliando tutti i germogli concorrenziali. Riguardo al "siepone", si innestano gli astoni interi e si lasciano crescere liberamente fino al terzo anno: le piante si toccheranno e si interverrà solo con spuntature.

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La potatura di produzione dell'olivo

Pianta olive L'olivo produce i suoi frutti nei rami di un anno. Questa pianta sopporta male i tagli: occorre intervenire annualmente con una potatura leggera, anziché con una netta ogni 3-4 anni. Interventi di quest'ultimo tipo provocherebbero squilibri nella produzione, che diventerebbe meno costante e più altalenante. É necessario pertanto effettuare ogni anno una potatura non rigida, che si limiti a diradare i rami in soprannumero, ad eliminare rami secchi o danneggiati e ad alleggerire la chioma se troppo fitta. Questo permetterà di rendere la produzione abbastanza costante nel tempo, mantenendo efficiente l'intera struttura produttiva. L'olivo assicura sempre un buono sviluppo delle gemme: di conseguenza, se si seguiranno queste indicazioni, non sarà difficile evitare una fruttificazione altalenante.


Potare olivo: Periodo in cui farlo

Olivi foglie La potatura di ringiovanimento serve a rinvigorire le piante molto vecchie, che ormai non garantiscono una produzione ottimale. In questi casi è possibile ricorrere ad una potatura drastica: in pratica, si asporta l'intera chioma e si lascia solo il fusto. In alternativa, si può intervenire recidendo l'olivo alla base e ricostituirlo allevando il pollone migliore tra quelli presenti. Quanto al periodo ottimale in cui potare, va chiarito che l'intervento si esegue, di regola, immediatamente dopo la stagione invernale, subito prima della fioritura. Quindi, l'olivo va potato, indicativamente, nel periodo tra marzo e maggio. Nelle zone in cui il clima è più rigido, può essere necessario ritardare la potatura, in modo da evitare i rischi provocati da abbassamenti improvvisi della temperatura o da gelate inattese.


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