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Una delle forme di potatura di allevamento più comune è il "vaso cespugliato". La tecnica consiste nel lasciare che la pianta cresca naturalmente nei primi 2 o 3 anni. Giunti al terzo si interviene scegliendo 3-4 branche principali, identificate fra quelle migliori e più fruttifere. Queste si lasciano crescere liberamente fino al raggiungimento della piena produzione, dopodiché si interviene con la potatura di mantenimento. Altre tecniche sono la potatura a "ipsilon" e quella a "siepone". Con la prima si recide il fusto a 60-70 cm dal suolo. Tolto questo intervento, per i primi 3 anni non si pota. Dopo si scelgono 2 branche laterali su cui indurre la fruttificazione, tagliando tutti i germogli concorrenziali. Riguardo al "siepone", si innestano gli astoni interi e si lasciano crescere liberamente fino al terzo anno: le piante si toccheranno e si interverrà solo con spuntature.
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L'olivo produce i suoi frutti nei rami di un anno. Questa pianta sopporta male i tagli: occorre intervenire annualmente con una potatura leggera, anziché con una netta ogni 3-4 anni. Interventi di quest'ultimo tipo provocherebbero squilibri nella produzione, che diventerebbe meno costante e più altalenante. É necessario pertanto effettuare ogni anno una potatura non rigida, che si limiti a diradare i rami in soprannumero, ad eliminare rami secchi o danneggiati e ad alleggerire la chioma se troppo fitta. Questo permetterà di rendere la produzione abbastanza costante nel tempo, mantenendo efficiente l'intera struttura produttiva. L'olivo assicura sempre un buono sviluppo delle gemme: di conseguenza, se si seguiranno queste indicazioni, non sarà difficile evitare una fruttificazione altalenante.
La potatura di ringiovanimento serve a rinvigorire le piante molto vecchie, che ormai non garantiscono una produzione ottimale. In questi casi è possibile ricorrere ad una potatura drastica: in pratica, si asporta l'intera chioma e si lascia solo il fusto. In alternativa, si può intervenire recidendo l'olivo alla base e ricostituirlo allevando il pollone migliore tra quelli presenti. Quanto al periodo ottimale in cui potare, va chiarito che l'intervento si esegue, di regola, immediatamente dopo la stagione invernale, subito prima della fioritura. Quindi, l'olivo va potato, indicativamente, nel periodo tra marzo e maggio. Nelle zone in cui il clima è più rigido, può essere necessario ritardare la potatura, in modo da evitare i rischi provocati da abbassamenti improvvisi della temperatura o da gelate inattese.
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