Makita DUC254Z Elettrosega 18V 25 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 194€ |
Il nitrato ammonico viene utilizzato principalmente come fertilizzante azotato per le leguminose. Gli ammonio nitrati commercializzati devono contenere meno dello 0,02% di cloro e meno dello 0,2% di composti infiammabili. Viene aggiunta dell'argilla, della marna o della dolomite per ottenere un contenuto di azoto di circa il 33%. Il consumo, in Italia, è nell'ordine di 1 milione di tonnellate all'anno, ad un prezzo di circa 200€ per tonnellata. È un fertilizzante prezioso che contribuisce alla produzione di alimenti sicuri, ma deve essere gestito in modo responsabile. Al di là di una certa dose diviene tossico per le piante. Questa tossicità si esprime con una riduzione della crescita, con foglie più piccole e un ridotto sviluppo dell'apparato radicale. A dosi ancora maggiori può risultare letale per il vegetale. È dannoso per l'uomo. L'inalazione delle sue polveri irrita le vie respiratorie. L'esposizione prolungata provoca debolezza, mal di testa e il contatto, irritazione della pelle.
Occorre evitare la somministrazione di fertilizzanti azotati in autunno e su suoli privi di vegetazione. Poiché tutti i sali azotati sono solubili in acqua, le piogge invernali li condurrebbero nella falda freatica prima di poter produrre gli effetti desiderati. Inoltre, questi fertilizzanti penetrano nel suolo per circa 20 centimetri all'anno, per effetto delle piogge, e questo li rende inaccessibili alle radici delle piante che dovrebbero nutrire. L'apporto di azoto deve essere effettuato in primavera. Il nitrato viene cosparso sulla coltura alla fine dell'inverno, quando lo stelo non si è ancora formato. Non verrà mai somministrato al momento della semina, come altri fertilizzanti potassici o fosfatici: il suolo verrebbe inquinato, senza alcun effetto benefico. L'azione del nitrato ammonico è comunque più efficace, se ben condotta, di altri fertilizzanti azotati, come il solfato d'ammonio, il nitrato di calcio o l'urea.
Il nitrato ammonico, insensibile agli urti e all'attrito, diventa esplosivo se mescolato con combustibili come gli idrocarburi o se viene fuso durante un violento incendio. Amalgamato con TNT, tritolo, o pentrite, viene utilizzato nel settore delle costruzioni, nelle miniere e nelle cave. Diverse catastrofi sono state provocate da questo composto a partire da quella del 1921, in Germania, nella fabbrica BASF. Altre sono avvenute negli Stati Uniti e in Francia. L'ultima, rilevante, ha coinvolto Tolosa, nel 2001, con 30 morti e più di 2500 feriti. Queste esplosioni accidentali hanno portato ad un rafforzamento della regolamentazione per lo stoccaggio, dello stato di purezza, della natura dei tensioattivi e dei protocolli di gestione per limitare i rischi. Nell'utilizzo in agricoltura si farà attenzione alla pulizia dei locali di deposito, alla corretta manutenzione degli apparati elettrici, al rispetto delle distanze di sicurezza, in definitiva alla prevenzione di ogni rischio di incendio.
COMMENTI SULL' ARTICOLO