Kiwi coltivazione

Caratteristiche del kiwi e coltivazione in Italia

Il kiwi (Actinidia chinensis) è una pianta rampicante caducifoglia, originaria della Cina, che raggiunge gli 8-10 metri d'altezza. Le foglie sono rotonde ed i fiori, a 5-6 petali, sono di colore bianco-panna. I frutti sono bacche ovaliformi con buccia coperta di peli, con polpa compatta, dolce ed acidula, con centinaia di piccoli semi neri. Il nostro Paese è il primo produttore mondiale di kiwi, risultato ottenuto grazie a semplici mezzi tecnologici che ricreano il microclima ideale per la pianta, cioè estate calda e piovosa ed inverno freddo. L'ombreggiamento con reti riproduce la scarsa quantità di sole delle estati cinesi e riduce l'aerazione, mantenendo un'alta umidità. Le foglie, inoltre, vengono nebulizzate costantemente e si attua una irrigazione a goccia, per proteggere le radici superficiali dalla disidratazione. Per il resto, l'inverno italiano è adeguatamente freddo.
Coltivazione di kiwi

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Terreno, messa a dimora e riproduzione del kiwi

Fioritura del kiwi Il terreno adatto alla coltivazione di kiwi è argilloso, neutro o leggermente acido, non calcareo, permeabile e ricco di umidità. La preparazione del suolo prevede la concimazione con letame maturo ed eventualmente l'aggiunta di ghiaia e sabbia, per garantire un buon drenaggio, e di torba, per favorire la conservazione dell'umidità. Il kiwi, essendo un rampicante, ha bisogno di un tutore che lo sostenga, come un filare o una pergola. Inoltre, poiché è una pianta dioica, cioè con esemplari maschi ed esemplari femmine, occorre impiantare entrambi per realizzare la fruttificazione. La proporzione corretta prevede almeno una pianta maschile ogni 6-8 femminili. La pianta si moltiplica per talea in estate oppure per semina nella stagione autunnale, in serra fredda. Il trapianto delle piantine in piena terra avviene dopo circa un anno, mantenendo una distanza di due metri tra di esse.

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Irrigazione della pianta di kiwi

Kiwi intero e tagliato Per il kiwi la coltivazione prevede un'innaffiatura che mantenga il terreno sempre umido ma senza che si verifichino ristagni d'acqua, che causano il marciume radicale. La frequenza delle operazioni di irrigazione dipende dalla fase del ciclo riproduttivo in cui si trova la pianta e dal clima della stagione. Occorre comunque innaffiare quando il terreno comincia a diventare più secco. Al momento dell'impianto e della semina la pianta ha bisogno di grandi quantità d'acqua. Durante la stagione estiva, in base alle temperature, può essere necessario intervenire quotidianamente. L'innaffiatura deve essere effettuata di mattina presto in inverno, per evitare le gelate notturne, mentre in estate è consigliabile che l'operazione sia effettuata dopo che il sole è tramontato, evitando le ore troppo calde del giorno.


Kiwi coltivazione: Potatura e raccolta dei kiwi

Kiwi appena raccolti Nel periodo tra la fine di febbraio ed il principio di marzo, quando le gelate sono ormai poco probabili, per i kiwi la coltivazione richiede una intensa potatura invernale. Bisogna eliminare i rami grossi, diradando la vegetazione soprattutto nelle zone più fitte, lasciando i tralci principali, con 10-12 gemme, insieme a quelli con 3-4 gemme. Nella stagione primaverile va eseguito un altro intervento durante la fioritura o l'inizio della produzione di frutti (o in entrambi i periodi), con l'accorciamento di quei tralci privi di fiori e frutti per assicurare maggiore aria e luce. Per quanto riguarda la raccolta, il kiwi comincia a fruttificare dopo 3 anni dall'impianto. Nella nostra penisola la stagione di raccolta parte al termine dell'autunno e continua fino all'inizio dell'estate dell'anno successivo.


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