Tintura madre passiflora

vedi anche: passiflora

Passiflora

Questa pianta si caratterizza per essere impiegata con buona frequenza in campo ornamentale, dal momento che presenta uno sviluppo rampicante.

Si tratta di una pianta che arriva direttamente dall'America Latina e che viene coltivata, attualmente, anche nel vecchio continente.

La passiflora si può facilmente reperire sul mercato dal momento che è disponibile in diverse forme erboristiche: si va dalla tintura madre fino all'estratto fluido, senza dimenticare l'estratto secco e la tisana.

La passiflora è spesso particolarmente diffusa come una pianta particolarmente importante dal punto di vista terapeutico ed omeopatico per via della capacità di agire come un vero e proprio ansiolitico oltre che, come abbiamo già avuto modo di dire, come un induttore del sonno.

In particolar modo, la presenza dei flavonoidi, permette di svolgere un'importante azione calmante di tutte quelle situazioni dominate dal nervosismo.

SI tratta di una pianta officinale che, nel momento in cui viene assunta rispettando tutte le dosi che sono state consigliate, si dimostra priva di alcun tipo di controindicazione e inoltre, ha la caratteristica di non provocare effetti collaterali, ma nemmeno alcuna interazione con dei prodotti farmaceutici.

tintura madre passiflora

PILOSELLA (Hieracium pilosella) erba Tintura Madre analcoolica NATURALMA | Estratto liquido gocce 100 ml | Drenaggio liquidi | Integratore alimentare | Vegano

Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,9€


Quando si usa

tintura madre passiflora2 La tintura madre di passiflora viene impiegata sopratutto per favorire il sonno, oltre che ovviamente estenderne la durata, cercando di eliminare ogni tipologia di disturbo che possa minare la tranquillità e la serenità del riposo notturno.

La tintura madre di passiflora viene indicata, sopratutto, nel momento in cui si ha intenzione di combattere tutti quegli stati di estremo stress, causati da un'origine nervosa.

Spesso, infatti, risultiamo particolarmente spigolosi nei rapporti con le altre persone, dal momento che siamo troppo stressati per via, ad esempio, di difficoltà e problematiche legate al lavoro piuttosto che alla scuola: in queste occasioni, la tintura madre di passiflora può risultare indubbiamente efficace.

La tintura madre di passiflora, quindi, riesce a dimostrare tutte le sue proprietà benefiche nel momento in cui c'è l'esigenza di provvedere alla cura del sonno, ma anche a contrastare gli stati di forte emotività, di angoscia e si adatta molto bene ad essere impiegata anche per quanto riguarda la cura dell'asma e della gastrite.

Si tratta di un preparato erboristico che può vantare un'importante proprietà antidepressiva nei confronti del sistema nervoso.

  • tintura madre iperico Questa pianta, che viene chiamata anche con il termine di Erba di San Giovanni, si caratterizza per essere particolarmente diffusa all'interno del vecchio continente.Si tratta di una pianta che vien...
  • L'importanza di un sonno riposante Le piante indicate per il trattamento dell'insonnia hanno lo scopo di calmare la tensione nervosa e favorire l'induzione del sonno anche se, l'intensità di tali attività, può variare significativament...

RIBES NERO (Ribes nigrum) Gemmoderivato analcoolico da gemme fresche NATURALMA | Estratto liquido gocce 100 ml | Integratore alimentare | Vegano

Prezzo: in offerta su Amazon a: 21,9€


Come si usa

La tintura madre di passiflora, nella maggior parte dei casi, si può trovare in commercio sotto forma di flaconi da cinquanta millilitri.

In tutti questi casi, le modalità di somministrazione più “gettonate” dagli erboristi sono quelle che corrispondono ad un quantitativo di gocce compreso tra venti e cinquanta (la soglia massima), da diluire sempre all'interno di un bicchiere di acqua, in maniera tale da limitare la presenza dell'alcol con cui viene preparata la tintura.

La tintura madre di passiflora, ricordiamolo, non deve essere assunta più di tre volte nel corso della stessa giornata.

Allo stesso modo di tutte le altre piante che possono vantare la capacità di agire positivamente sul sistema nervoso, anche la passiflora riesce a provocare effetti benefici più rilevanti nel momento in cui viene utilizzata in sinergia.

Ecco spiegato il motivo per cui la passiflora si dimostra particolarmente adatta ad essere associata con altre piante medicinali, come ad esempio il tiglio, la melissa, la valeriana e l'avena, che risultano estremamente adatte ad accompagnare la tintura madre di passiflora.


Effetti

La passiflora è una pianta medicinale che viene impiegata spesso per via delle sue proprietà calmanti e sedative, sopratutto nei confronti degli stati nervosi e i disturbi che vanno a minare il sonno notturno.

Nella maggior parte dei casi la passiflora si caratterizza sotto forma di capsule e compresse che si possono tranquillamente masticare, ma anche nella forma di tisane e infusi.

La tintura madre di passiflora può essere utilmente impiegata anche per la cura dell'insonnia: spesso, infatti, il fatto di non dormire abbastanza, conduce a delle reazioni e a dei comportamenti irrazionali e aggressivi.

In tutti questi casi, possiamo certamente sottolineare come la tintura madre di passiflora sia in grado di svolgere un ruolo davvero molto importante per quanto riguarda il trattamento dell'insonnia.

In molti casi, inoltre, bisogna sottolineare come la tintura madre di passiflora venga associata alla radice di valeriana, in maniera tale da potenziarne gli effetti.

Tra le principali caratteristiche della passiflora, possiamo trovare anche un'ottima concentrazione di principi attivi, tra cui certamente un ruolo di prim'ordine è occupato dai flavonoidi, acidi grassi ed organici, alcaloidi, steroli e amminoacidi.


Tintura madre passiflora: Curiosità

tintura madre passiflora La pianta di passiflora fu portata nel vecchio continente grazie all'opera di Emmanuel de Villegas, un padre agostiniano che stava tornando a casa dopo una missione in Messico.

Gli indigeni erano soliti definire la pianta di passiflora con il termine di granadilla, da cui erano soliti anche consumare il frutto che si trova al suo interno.



COMMENTI SULL' ARTICOLO