Tintura madre posologia

Tintura madre

La tintura può essere definita come “madre” solamente nel momento in cui viene realizzata con l'obiettivo di rappresentare successivamente la base per differenti preparazioni.

Non dobbiamo dimenticare come la tintura e la tintura madre sono dei preparati che vengono ricavati tramite un procedimento che viene chiamato macerazione.

La tintura madre rappresenta un particolare composto liquido che si può ricavare tramite un procedimento estrattivo con l'alcol che va a colpire la pianta nella sua interezza oppure delle singole parti, come ad esempio le sommità fiorite, piuttosto che le radici o, ancora, i semi.

La ragione principale dell'appartenenza delle tinture madri alla “famiglia” dei alcoliti, si deve ricercare proprio nella metodologia di estrazione, che viene attuato impiegando proprio buone quantità di alcol.

La tintura madre si può facilmente reperire in erboristeria (ha un prezzo che si aggira tra i sette ed i dieci euro).

La tintura madre si può ricavare inserendo la droga fresca all'interno di un solvente predeterminato e specifico (che non è rappresentato, almeno nella maggior parte dei casi, dall'acqua, tranne nel caso in cui viene mischiata con un solvente alcolico), in maniera tale da poter garantire un più elevato livello di conservabilità.

Lo svantaggio derivante dall'uso dell'acqua in questa situazione, si può spiegare essenzialmente con la facilità con cui permette la diffusione di eventuali batteri e funghi.

Il procedimento di estrazione della tintura madre avviene, quindi, utilizzando come solvente principalmente l'alcol.

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Posologia tintura madre

tintura madre La posologia della tintura madre è relazionata indubbiamente all'età: gli anni di una persona sono quindi fondamentali per poter stabilire con esattezza la corretta posologia di tintura madre da assumere.

C'è la possibilità di far assumere ai bambini dei prodotti in ambito fitoterapico che sono stati realizzati mediante l'uso della tintura madre (che viene impiegata essenzialmente come una vera e propria base su cui realizzare successivamente il prodotto fitoterapico).

L'assunzione della tintura madre, quindi, si può verificare già quando il bambino attraverso l'età scolare: ovviamente, bisogna tenere sempre in considerazione il fatto che le dosi devono essere dimezzate rispetto a quanto viene assunto da una persona adulta.

Per i bambini che non sono ancora giunti all'età scolare, invece, si consiglia di puntare, invece, sulle tradizionali tisane, in maniera tale da scongiurare l'assunzione di alcol, seppure le dosi siano veramente limitate e minime.

Nella maggior parte dei casi è sufficiente assumere , sempre dopo averla opportunamente diluita, almeno due volte ogni giorno per un periodo di almeno trenta giorni.

Quindi, possiamo sottolineare come bastino poche gocce (la quantità ideale di tintura madre da assumere, indipendentemente dalla pianta che viene utilizzata, è compresa tra un minimo di venti e un massimo di cinquanta gocce) che devono essere sempre diluite in un bicchiere d'acqua, per garantire degli ottimi benefici per il proprio organismo.

Ad esempio, possiamo certamente far notare come la tintura madre di bardana sia in grado assolutamente di garantire lo svolgimento di un'azione depurativa molto importante.

La tintura madre di tarassaco, invece, è in grado di svolgere un'interessante azione disintossicante su tutto l'organismo e presenta anche la capacità di garantire lo svolgimento di un'importante azione drenante.

Insomma, in relazione alla pianta utilizzata, gli effetti benefici e le proprietà fitoterapiche della tintura madre si differenziano notevolmente: ecco spiegato il motivo per cui, prima di procedere all'acquisto di tale prodotto, è sempre meglio chiedere il consulto di un medico.

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Tintura madre posologia: Effetti benefici

tintura madre La tintura madre viene impiegata, nella maggior parte dei casi, solamente come base per la preparazione e la realizzazione di gargarismi e collutori.

La tintura madre viene ottenuta, di volta in volta, in relazione allo specifico prodotto che viene impiegato dalle foglie, dai semi o dal fiore.

Spesso l'azione che viene svolta dalla tintura madre non coincide per nulla con quella del macerato glicerico e dell'estratto fluido, ad esempio.

Indubbiamente, è corretto fare un esempio per spiegare meglio tale situazione: nel caso del Biancospino, la tintura madre permette di garantire lo svolgimento di un'azione benefica e tonificante sull'apparato cardiaco e, inoltre, si riferisce all'intero sistema circolatorio.

La tintura madre permette indubbiamente di godere di un vantaggio ben determinato: ci stiamo riferendo, essenzialmente, al fatto che è reperibile con estrema semplicità ed risulta, spesso, anche estremamente comoda e pratica da impiegare anche nel momento in cui si è in viaggio.

Le differenti tinture madri si caratterizzano ovviamente per svolgere differenti azioni benefiche in relazione alla pianta che viene impiegata: giusto per fare un esempio, la tintura madre di carciofo è molto utile per svolgere un'azione depurativa nei confronti di un organo importante come il fegato.



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