crescione

Caratteristiche

Il crescione, il cui nome scientifico è “Nasturtium officinalis”, ma viene chiamato anche crescione d'acqua, è una pianta erbacea perenne, che presenta un aspetto liscio e lucente ed è conosciuta fin dai tempi antichi come “l'insalata che guarisce”.

Il consumo delle foglie di crescione si caratterizza per essere consigliato solamente a quelle persone che possono vantare una buona salute.

Nel momento in cui i fusti diventano eretti, possono raggiungere un'altezza pari a mezzo metro, mentre le foglie si caratterizzano per avere dei margini interi o dentati.

I fiori del crescione, invece, si caratterizzano per avere una tipica colorazione bianca, riuniti all'interno di modesti corimbi e sono costituiti da ben quattro petali; la fioritura avviene nel corso del periodo compreso tra aprile ed agosto in base alla località che viene considerata.

Il crescione ha la particolare caratteristica di dover essere consumato fresco, altrimenti perde tutte le sue proprietà benefiche.

I persiani utilizzavano il crescione come alimento ideale per i bambini, perché ritenevano che le sostanze nutritive che contiene fossero in grado di rendere migliore lo sviluppo dei bambini stessi.

I romani, invece, ritenevano che il crescione fosse un ottimo afrodisiaco, che riusciva a trasmettere all'intero organismo una buona sensazione di benessere.

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Coltivazione

crescione2Il crescione viene chiamato comunemente “d'acqua”, proprio per via del fatto che si sviluppa lungo fossi, ruscelli o, in ogni caso, nelle zone boschive caratterizzate da un elevato livello di umidità.

Fino a qualche decennio fa, questa pianta si sviluppa molto più frequentemente, mentre al giorno d'oggi l'inquinamento delle acqua è una delle principali causa della sua diffusione ridotta.

Per quanto riguarda l'esposizione, la pianta deve essere collocata principalmente in un luogo ombreggiato, dato che il crescione predilige i luoghi umidi.

La moltiplicazione di questa pianta avviene per semina primaverile o per divisione dei cespi.

Nella maggior parte dei casi, il crescione viene raccolto nel corso del periodo compreso tra maggio e giugno e vengano utilizzate sia le foglie che i fiori.

Il crescione, una volta terminata la fioritura, non è più buono per essere consumato, dato che diviene troppo acido.


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Principi attivi

All'interno della pianta di crescione possiamo trovare glucosidi solfotiocianici, iodio, sali minerali (in particolar modo ferro), vitamina A, vitamina B1, B2 e C.


Proprietà

La pianta di crescione si caratterizza per avere diverse proprietà benefiche ed è estremamente diffusa in campo erboristico ed omeopatico per via della sua notevole ricchezza in vitamine e minerali ed è compresa spesso nelle formulazioni depurative e nelle cure depurative che si effettuano a primavera.

Il crescione può anche essere consumato fresco, come insalata, in compagnia di tarassaco e Ortica.

Il crescione presenta notevoli proprietà benefiche, come ad esempio quelle detergenti, ma anche diuretiche e stimolanti.

Si tratta di un'erba che è estremamente ricca di sali minerali e vitamine, che risultano davvero molto importanti per la crescita delle ossa e viene frequentemente sfruttato anche per un effetto benefico sulla vista e per i processi di coagulazione.

Il crescione non deve essere consumato da tutti quei soggetti che sono colpiti da infiammazioni alle vie urinarie, dato che potrebbe anche portare ad un aggravamento della malattia, mentre è particolarmente consigliato come disintossicante dal fumo.


crescione: Uso

La pianta di crescione viene utilizzata frequentemente per le cure di primavera, ma anche per curare le forme bronchiali croniche.

Nel caso in cui venga consumato crudo, in determinati soggetti potrebbe provocare delle cistalgie, anche se transitorie, causate probabilmente dall'azione irritante che viene svolta dal componente solfocianico.

In seguito alla cottura, dovrebbe rappresentare un alimento perfettamente tollerato.

La presenza di glicosidi solfotiocianici potrebbe andare a svolgere un'azione benefica sulle secrezioni bronchiali: ad esempio, l'uso di tale pianta veniva consigliato, in modo particolare, in tutte quelle forme bronchiali croniche in cui riusciva a favorire l'espettorazione.

Alla pianta di crescione si può anche assegnare un ottimo ruolo terapeutico, soprattutto per quanto riguarda il trattamento delle anemie ipocromiche microcitiche.

Si tratta di un'attività che è stata verificata in relazione alla presenza del ferro e di altri minerali, come ad esempio zinco, rame e manganese.

Inoltre, sarebbe in grado anche di svolgere un'azione ipoglicemizzante, oltre ad avere un effetto inibente per quanto riguarda lo sviluppo dei tumori sperimentali.

Da tantissimo tempo, ormai, il succo fresco di crescione viene sfruttato per bloccare la caduta dei capelli e favorirne la crescita per merito dell'azione iperemizzante che viene svolta a livello del cuoio capelluto.

La pianta del crescione presenta anche un uso dermatologico, sopratutto come ottimo rimedio per contrastare gli eczemi.

L'azione stimolante che viene svolta da questa pianta è conosciuta da tempo immemore, visto che già Ippocrate precisava di usarla come espettorante.



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