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All'interno dei frutti che vengono prodotti dalla pianta di caigua, sono presenti peptine, acido galatturonico, diidrossitriptamina, ma anche resine e tanti minerali, come ad esempio fosforo, vitamina C e altri costituenti che sono in grado di svolgere un'interessante azione contro la glicemia e il colesterolo LDL.
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Pare che la pianta di caigua rappresenti un ottimo ipotensore, visto che svolgerebbe un'azione importante nell'abbassamento del livello di colesterolo nel sangue. Inoltre, sembra che la pianta di caigua abbia anche delle proprietà terapeutiche nei confronti delle malattie coronariche e anche sull'intero apparato cardiaco.
Spesso la caigua viene consigliata nella cura di malattie come ad esempio il diabate, sopratutto per via del fatto che è assolutamente in grado di svolgere un'azione regolatrice che riguarda il metabolismo dei lipidi, così come quello dello zucchero che si trova nel sangue.In questo modo, può essere interessante capire anche che la caigua riesce a svolgere un'azione benefica anche nei trattamenti che contrastano l'obesità (è frequentemente sfruttata nelle diete o, in alcuni casi, anche come vero e proprio integratore).Nel Sudamerica la caigua è un frutto particolarmente diffuso ed apprezzato e, per tale motivo, gli impieghi culinari sono svariati, mentre nel continente europeo si predilige sopratutto l'aspetto medicinale.
Per un elevatissimo numero di anni, la pianta di caigua è stata abilmente sfruttata per la realizzazione di cibi creoli: ad esempio stiamo parlando del “Guiso Caiga” o anche della “Caigua Rellena”.Non dobbiamo dimenticare come, secondo antiche tradizioni di sciamani peruviani, la caigua veniva utilizzata per svolgere delle applicazioni terapeutiche che permettevano, ad esempio, di poter ridurre il livello di colesterolo o, in alcuni casi, consentivano anche l'abbassamento della pressione del sangue.Numerosi studi scientifici hanno permesso di dimostrare che la folta presenza di fitosteroli all'interno della caigua consente di ridurre in modo notevole la biosintesi, evitando che si accumulino in quantità eccessive o troppo elevate all'interno di organi quali pelle, intestino o fegato.Non dobbiamo dimenticare come è stato dimostrato che l'ipercolesterolemia e l'ipertrigliceridemia fanno sempre riferimento a diverse malattie di tipo coronarico e cardiaco: si tratta di un pericolo che può aumentare con il passare degli anni e si verifica, in modo particolare, nelle donne in menopausa.Un buon numero di studi, che riportano una data molto più recente, invece, non ha fatto altro che confermare l'importanza del ruolo che viene svolto dai flavonoidi, sopratutto per quanto riguarda l'azione di contrasto nei confronto di un'eccessiva presenza di colesterolo, ma bisogna sottolineare anche la fondamentale presenza di agenti immunostimolatori, che permettono di svolgere un'azione di contrasto nei confronti di un gran numero di agenti infettivi.Ad ogni modo, la principale azione svolta dai frutti di caigua è indubbiamente quella di contrasto al colesterolo.Il consiglio è quello di evitare il consumo dei frutti di caigua nel corso della gravidanza, quantomeno per una questione di prudenza, nonostante sotto un vero e proprio profilo tossicologico, la caigua non viene ritenuta tossica.
Proprio per quest'ultima ragione la caigua non provoca alcun tipo di reazione o interazione nel caso in cui venga assunta con altre sostanze.Nonostante ciò, bisogna prestare sempre particolare attenzione nel momento in cui risulti necessario bloccare il consumo di caigua, nel caso in cui si realizzino reazioni non previste e sfavorevoli: ovviamente, la prima cosa da fare nel momento in cui si verificano queste situazioni è affidarsi al consulto di un medico.
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