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L’aspetto decisamente carnoso che si può intravvedere guardando e toccando la superficie delle foglie della pianta di aloe vera, è dovuto essenzialmente al fatto di contenere un tessuto estremamente ricco di acqua, oltre alla presenza di spine sul contorno.
Il fiore dell’aloe vera può essere rosso o giallo e cresce proprio in mezzo alle foglie, sviluppando una forma simile ad un grappolo d’uva.La parte della pianta di aloe vera che viene maggiormente sfruttata in campo medico e terapeutico corrisponde proprio alla foglia che, una volta sviluppatasi fino alla completa maturazione e al raggiungimento di un aspetto decisamente carnoso, potrà subire un’incisione, in modo tale da ottenere quella polpa (che per lucidità e trasparenza sembra un ghiacciolo) che viene tradizionalmente sfruttata per realizzare un’ampia serie di prodotti. Pianta aloe vera in vaso 14 Prezzo: in offerta su Amazon a: 19,5€ |
Per tutti gli amanti dell’etimologia, il nome “Aloe” deriva dalla lingua araba e significa “qualcosa di amaro, ma al contempo molto brillante e di colore trasparente”.
Non è un significato campato per aria, dato che si tratta esattamente di due caratteristiche che appartengono alla pianta dell’aloe vera: amaro, infatti, si riferisce al gusto della parte interna delle foglie, che si può ottenere una volta provveduto a sbucciarle, mentre la brillantezza e la trasparenza si riferiscono essenzialmente al fatto che ricorda da molto vicino un pezzo di ghiaccio lavato.La parte interna delle foglie di aloe vera è anche quella più importante in assoluto, dal momento che al suo interno si trovano quelle proprietà curative che sono universalmente riconosciute a livello medico e terapeutico.L’impiego in ambito terapeutico dell’aloe vera si può far risalire addirittura al 2200 a.C., come può anche testimoniare uno dei preziosi papiri egiziani che furono scoperti nel corso di una ricerca archeologica guidata da George Ebers nel 1862.
Nel Novecento, invece, bisogna attendere gli anni Sessanta per vedere i primi studi sull’aloe vera, che vengono effettuati da parte di molti ricercatori e scienziati negli Stati Uniti, in cui il primo obiettivo era quello di verificare le proprietà curative di questa particolare pianta, soprattutto nei casi in cui la pelle viene ustionata.L’aloe vera è conosciuta fin dai tempi antichi, come dicevamo in precedenza, per via del suo utilizzo per lo sfruttamento delle proprietà curative e benefiche.A questo riguardo, si possono trovare numerose citazioni e diversi riferimenti alla pianta dell’aloe vera all’interno della Bibbia e in un gran numero di documenti davvero molto antichi, in cui l’uso di questa pianta viene tramandato di generazione in generazione, soprattutto con uno scopo curativo.Fa certamente sorridere la corrispondenza tra l’uso che viene fatto al giorno d’oggi della pianta di aloe vera e l’utilizzo che invece ne facevano gli antichi.In relazione a degli studi piuttosto recenti, si è avuta l’ennesima dimostrazione che la pianta di aloe vera abbia l’effetto di prolungare la vita dei pazienti che devono affrontare un tumore e riesce addirittura a fungere da stimolo per il loro sistema immunitario.Nel corso di un esperimento che è stato portato a termine su cellule di cancro umano, si è potuto dimostrare che, dopo aver iniettato un determinato composto di aloe all’interno di tali cellule, esiste un fortissimo collegamento tra l’attivazione del sistema immunitario e l’azione dell’aloe vera.La pianta dell’aloe vera è molto popolare per via delle sue importanti proprietà rigeneranti , soprattutto in tutte quelle situazioni in cui deve essere curata la pelle.
Un grandissimo numero di studi e tanti esperimenti, sono riusciti a dimostrare come l’aloe vera, in tutti quei casi di ustioni, riesce ad essere molto importante, favorendo e stimolando la crescita dell’epileto e di tutte quelle cellule che sono morte oppure sono state gravemente danneggiate.Proprio per via di questa particolare funzione, la pianta di aloe vera è stata riconosciuta negli Stati Uniti come curativa e il suo primo utilizzo risale al 1942, anno in cui Rodney Stockton, un ingegnere chimico americano, dovette curare una pericolosa ustione causata dal sole, solamente sfruttando gli effetti benefici della polpa gelatinosa che estrasse dalla pianta di aloe vera.Una volta constatato anche l’ottimo effetto curativo di questa pianta sulla pelle umana, l’ingegnere prese la decisione di proseguire gli studi e fu in grado di stabilizzare il gel, in modo tale da evitarne l’ossidazione.Inoltre, la pianta di aloe vera è conosciuta anche per una fondamentale proprietà antinfiammatoria: nel momento in cui la persona soffre di infiammazioni, manifestazioni dolorose e febbrili, l’aloe vera è in grado di svolgere un’azione lenitiva e analgesica.Non dobbiamo dimenticare, inoltre, come l’aloe vera è una pianta a cui sono state attribuite anche altre azioni benefiche, come ad esempio quella energetica, idratante e disintossicante, per il semplice fatto che sarebbe in grado di trasmettere una sensazione di benessere all’interno del corpo, ripulendolo dalle varie tossine.In ultimo, l’aloe vera riuscirebbe anche a rendere più difficile lo sviluppo e la diffusione dei funghi, virus e batteri, trasmettendo una sensazione di sollievo in tutti quei casi in cui la persona è soggetta ad un forte prurito.In base a quanto sostenuto da un rapporto di un quotidiano americano di chirurgia ed oncologia dermatologica, la convalescenza dopo un intervento di chirurgia può essere ridotta in modo notevole nel caso in cui venisse trattata con dell’aloe vera.Tra i prodotti maggiormente diffusi sul mercato che sfruttano le potenzialità dell’aloe vera, troviamo sicuramente il gel.
Probabilmente la maggior parte delle persone non sono a conoscenza del fatto che il gel di aloe vera può essere utilizzato per mantenere in salute sia i denti che le gengive.Per ottenere questi risultati su base scientifica, un gruppo di ricercatori indiani, infatti, hanno deciso di sperimentare il gel di aloe vera e di confrontarlo poi con i vari dentifrici tradizionali.In relazione ai risultati che sono stati ottenuti, bisogna sottolineare come il gel di aloe vera non ha davvero nulla da invidiare ai classici dentifrici, visto che è assolutamente in grado di rimuovere la microflora batterica e la placca, con la sola differenza di non produrre un effetto abrasivo per quanto riguarda lo smalto dei denti-Inoltre l’aloe vera ha la particolare capacità di ridurre notevolmente il dolore che può essere provocato dalle infezioni o infiammazioni alle gengive, proprio per merito delle proprietà degli antrachinoni che svolgono una fondamentale azione antinfiammatoria.Il gel di aloe vera, dato che è costituito da polisaccaridi ed acqua, corrisponde ad una sostanza che è piuttosto instabile, dal momento che i principi attivi tendono sempre a deteriorarsi in modo particolarmente veloce.Per questa ragione, è necessario applicare dei processi di estrazione e di conservazione che devono essere svolti con grande cura e con molta attenzione: ecco spiegato il motivo per cui l’attuale industria alimentare, ha pensato di brevettare diversi processi di stabilizzazione e di concentrazione.Tra questi ultimi, possiamo trovarne uno, chiamato processo di liofilizzazione, che consente di concentrare il gel di aloe vera addirittura di 200 volte, stabilizzandolo sotto forma di polvere.In questa maniera, il gel di aloe vera può essere collocata all’interno di formulazioni deglutibili (che possono essere sia capsule che compresse), risolvendo una volta per tutta anche il problema del sapore, che per molte persone risulta piuttosto sgradevole.Un gran numero di prodotti commerciali sfruttano l’aloe vera, ma purtroppo sono davvero pochi quelli che ne contengono una percentuale piuttosto alta: per ottenere la massima efficacia, infatti, il consiglio è sempre quello di usare l’aloe vera concentrata in gel.In alcuni casi, in base a delle ricerche scientifiche, si sarebbe dimostrato come l’aloe vera (più nello specifico, di alcuni suoi derivati), avrebbe svolto un ruolo davvero molto utile nella cura di alcune tipologie di tumori (quelli infantili per fare un esempio).Per il momento, però, gli studi sono stati limitati sugli animali e anche gli stessi ricercatori esigono grandissima cautela prima di parlare di aloe vera come di una pianta che contiene delle proprietà anti-tumorali, anche se è vero che le ricerche verso tale direzione stanno proseguendo a ritmo spedito.In erboristeria si possono trovare sul mercato un grandissimo numero di prodotti che contengono l’aloe vera: in relazione alla tipologia di prodotto che si ha intenzione di acquistare, il prezzo varia.Dobbiamo sottolineare, tuttavia, come la maggior parte dei prodotti che sfruttano l’aloe vera presenti sul mercato, sono chiaramente accessibili a tutte le persone, dato che il loro costo non è così eccessivo.Ricordiamo come sia davvero molto importante per un consumatore stare attento ai prodotti che acquista: per ottenere dei benefici da un prodotto che contiene aloe, il consumatore deve utilizzare dell’aloe vera che è cresciuta secondo i ritmi naturali all’interno dei luoghi di origine, in zone ampiamente soleggiate, oltre ad avere l’età adatta per essere utilizzata e, ovviamente, deve seguire un corretto processo di lavorazione .
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