Per capire quali siano le principali proprietà dell’aloe, dobbiamo prima di tutto comprendere cosa si può trovare al suo interno, svelando le reali potenzialità di cui fin dall’antichità questa pianta ha potuto godere, oltre ad un enorme interesse popolare.
L’aloe, infatti, è formato da quattro grandi categorie di componenti e ciascuna di essere è in grado di assegnare alla droga delle proprietà differenti, ma al contempo tutte molto importanti.La prima grande categoria di costituenti che si trovano all’interno dell’aloe è formata dai mucopolisaccaridi, ovvero degli zuccheri che hanno una struttura piuttosto complessa, la cui consistenza è poi valutata in base all’elicina.A tali carboidrati di può ricondurre una delle principali proprietà dell’aloe, ovvero quella gastroprotettrice, dal momento che ,una volta che la sostanza è riuscita ad aderire efficacemente allo stomaco, questi carboidrati riescono a creare una specie di pellicola che è in grado di fare da protezione a tutto il tratto gastrico, svolgendo una funzione fondamentale nei confronti di acidi e agenti irritanti, che potrebbero manometterne il corretto funzionamento.I mucopolisaccardi sono anche in grado di sprigionare una potenza davvero fuori dal comune visto che riescono a stimolare efficacemente il sistema immunitario del corpo umano, in maniera tale da creare una vera e propria barriera protettiva, difendendo l’organismo contro l’azione degli agenti patogeni.L’aloe è anche riconosciuta scientificamente per la sua proprietà cicatrizzante (che, come dicevamo in precedenza, permetteva agli antichi Romani di curare le ferite dei soldati nelle battaglie) e riepitelizzante: infatti, la cicatrizzazione di una ferita viene resa più rapida ed efficace grazie alla presenza dei glucomanni (ovvero polimeri di glucosio e mannosio) che fanno in modo di stimolare adeguatamente l’attività dei macrofagi, riuscendo al contempo anche a potenziare la sintesi del collagene e incrementando la riepitelizzazione.Il secondo gruppo dei componenti che fanno parte della pianta di aloe e da cui si possono ricavare altre fondamentali proprietà: stiamo parlando degli oligoelementi, ovvero minerali, vitamine e tanti altri composti nutritivi che rappresenta una risorsa estremamente importante per questa pianta.Tra tutti i minerali che sono presenti all’interno dell’aloe, una certa importanza è rivestita dal manganese e dal selenio, che possono essere considerati all’interno di due importanti enzimi, che permettono di svolgere un’azione dalle proprietà tipicamente antiossidanti.Pare, infatti, che il potere anti-radicalico di questi due importanti enzimi, possa essere utilmente sfruttato anche per rendere meno veloce il processo di invecchiamento cellulare: in ogni caso, non c’è nessun dato scientifico che lo dimostri, ma ci stiamo riferendo solamente ad esperimenti e possibilità che, almeno per il momento, sono da lasciare nel campo delle astrattezze.Ad ogni le proprietà antiossidanti vengono sfruttate, in particolar modo, dal mondo della cosmesi, che utilizza l’aloe per la realizzazione di creme anti-age, ovvero contro l’invecchiamento.Il mix composto da vitamine e minerali permette di dare all’aloe anche altre proprietà di notevole importanza: ad esempio, possiamo fare riferimento all’ottimo apporto di ossigeno ai tessuti che viene garantito dall’aloe soprattutto per merito di una migliore diffusione ed irrorazione del sangue.Il terzo gruppo di sostanze importanti che fanno parte dell’aloe è costituito dagli steroidi, a cui si può attribuire la proprietà antinfiammatoria, che fra tutte quelle principali è sicuramente quella che è stata maggiormente studiata e su cui si possono trovare più documenti e ricerche.Pare, infatti, che l’azione che viene svolta dagli steroidi, si possa tranquillamente comparare a quella che invece viene esercitata da parte dei farmaci di sintesi (ovviamente quelli che presentano una base steroidea), evitando però tutti quei fastidiosi effetti collaterali tossici diffusi dalle molecole chimiche in questione.L’aloe gel, ad esempio, è in grado di esercitare un’azione estremamente lenitiva e calmante sui tessuti che hanno subito un’infiammazione.Gli antrachinoni rappresentano, invece, l’ultimo gruppo di componenti: si tratta di sostanze che vengono spesso chiamate con il soprannome di “spazzini del corpo” e ovviamente si può facilmente intuire il motivo.Infatti, gli antrachinoni riescono a svolgere un’azione purificatrice dell’organismo esercitando un’importante azione lassativa mediante lo stimolo sulle contrazioni muscolari che caratterizzano l’ultimo tratto dell’intestino.Sta avendo sempre maggiore diffusione l’utilizzo di Aloe nella terapia che combatte i tumori: infatti, degli studi abbastanza recenti stanno confermando l’azione benefica che viene svolta dai principi attivi contenuti all’interno dell’aloe. Vivai Le Georgiche ALOE VERA (ALOE BARBADENSIS) [Vaso Ø24cm] Prezzo: in offerta su Amazon a: 36€ |
Infatti, è già stato dimostrato scientificamente che uno dei più importanti principi attivi dell’Aloe (ovvero l’Aloe-emodina) ha la particolare caratteristica di concentrarsi unicamente all’interno delle cellule tumorali, in cui avrebbe la capacità di manifestare un’azione decisamente complessa, che si può tranquillamente chiamare “Apoptosi” (una parola che, in pratica, sta a significare il blocco della trasformazione che avviene sulla cellula sana e la costringe a diventare una cellula maligna).
Allo stesso tempo, sono stati confermati anche degli effetti assolutamente benefici sia in “vitro” che per quanto riguarda gli animali da esperimento.In particolar modo, il dipartimento di Chimica Organica e Biologia dell’Università Federico II di Napoli, ha effettuato un gran numero di ricerche sugli effetti che sarebbe in grado di assicurare l’aloe arborescens, in maniera tale da poter dimostrare quanto sia efficace l’utilizzo dell’aloe per svolgere una funzione di eliminazione delle cellule tumorali.A questo riguardo, dobbiamo sottolineare un’altra notizia piuttosto importante, che ha visto l’Università di Padova stringere un accordo particolarmente oneroso con una multinazionale del farmaco, proprio la produzione del brevetto dell’aloe-emodina.La dimostrata efficacia dell’azione benefica volta dall’aloe, non deve però essere fonte, per nessun possibile paziente, a tralasciare o a dimenticare i classici sistemi di cura per intraprendere delle modalità di cura che non sono state ancora confermate scientificamente al 100%, senza aver prima avuto un consulto con il medico curante o anche con lo specialista oncologo.I preparati che sfruttano l’aloe, nella maggior parte dei casi, sono caratterizzati dal fatto di non poter essere utilizzati nel corso della gravidanza, ma anche nel periodo di allattamento o quando si verificano stati emorroidali, emorragie uterine e lesioni renali.La Food and Drug Administration, un’agenzia americana il cui compito è quello di occuparsi dell’efficacia e dell’azione benefica che viene svolta dai farmaci (nonché della loro sicurezza per i pazienti), ha preso la decisione di ritirare dal mercato americano ogni tipo di lassativo che sfruttava la “Cascara” o l’Aloe.Questa decisione è stata presa in conseguenza di una scelta sbagliata da parte delle ditte produttrici, che non hanno provveduto ad integrare la vendita dei farmaci con la fornitura di tutta la documentazione necessaria per svolgere un contro più ampio, essendo anche molto utile per portare a termine degli studi più dettagliati e approfonditi sulle possibilità che si verifichino effetti tossici con l’uso eccessivo o scorretto delle piante prima indicate.In ogni caso, sono presenti sul mercato europeo un gran numero di prodotti che sfruttano l’aloe e variano da quelli utilizzati per la cura del corpo, come creme e gel anti-rughe, fino a quelli che svolgono una funzione benefica per l’organismo e si assumono per via orale, come ad esempio dei particolari preparati o sciroppi di aloe.
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