L’albero di ulivo si presenta con un tronco grigiastro molto attorcigliato e con foglie ovali e appuntite di colore verde. I frutti dell’ulivo sono le olive, contenenti dei semi da cui si può propagare una nuova pianta. Il bonsai di ulivo si può ottenere per seme, per talea e per margotta. Il metodo per seme è quello più difficile da realizzare, perché la pianta potrebbe metterci anni per crescere e svilupparsi. Il vantaggio della propagazione per seme è che consente di avere il totale controllo sul bonsai che si andrà a creare. In alternativa si può scegliere la propagazione per talea o per margotta. Le parti da propagare vanno preferibilmente prelevate da specie selvatiche, molto più minute rispetto alle altre e quindi più semplici da trasformare in bonsai. I semi e i rami presi da quello principale ( margotte) vanno prelevati in primavera, mentre le talee ( rametti da potatura) si raccolgono in autunno.
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Il bonsai di ulivo va esposto alla luce, lontano dal gelo e dalle correnti d’aria e a temperature costanti. La pianta, come tutti i bonsai da frutto, necessita di irrigazioni regolari e costanti. In genere, questo bonsai si innaffia una volta al giorno in estate, ovvero tutti i giorni, e una volta a settimana in inverno. L’acqua va somministrata appena il terriccio appare asciutto. Le annaffiature, da evitare sulle foglie, devono essere effettuate sul terriccio e da lì devono essere assorbite dal fondo del vaso.
Il bonsai di ulivo necessita di potature come l’albero a dimensioni naturali. La potatura di questo bonsai si effettua in primavera. L’intervento serve non solo a far penetrare più aria sulla chioma, ma anche a regolare la crescita della pianta. I tagli dei rami, compresi anche quelli vecchi e danneggiati, si praticano solo con cesoie e forbici ben affilate e disinfettate. A giugno si effettua, invece, la cimatura dei germogli apicali. Questa operazione consiste nel rimuovere, a mano e delicatamente, i germogli della parte alta della chioma.
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