Dopo essersi assicurati che il terreno resti abbastanza umido e che il nostro bonsai sia lontano da fonti dirette di calore, prendersi cura della pianta non è un compito difficile. Basta ricordarsi di mantenere la terra leggermente più bagnata dalla primavera all'autunno, quando la pianta si risveglia e produce foglie nuove. Per quanto riguarda la potatura, il momento migliore è certamente l'inverno, poiché il bonsai avrà perso tutte le foglie e risulta più semplice identificare la struttura della pianta. Per potare in modo corretto il bonsai è meglio utilizzare una forbice lunga per i rami sottili e una tronchesina per i rami più spessi. In generale, vanno eliminati i rami che crescono verso l'alto, in verticale, e quelli che si incrociano. Durante i mesi di maggio e giugno può essere utile eliminare tutte le foglie del bonsai, lasciando solo la gemma attaccata ai rami. Questa operazione si chiama 'defogliazione', si effettua con l'attrezzo specifico, il defogliatore, e contribuisce alla crescita equilibrata e armoniosa delle foglie. Dopo questa attività, infatti, la pianta produce nuove piccole foglie, ma solo se il bonsai vive in uno stato di perfetta salute. Nel caso in cui sia necessario un rinvaso, è bene ricordare che il periodo migliore è da novembre a marzo (da quando cadono le foglie a quando spuntano le nuove gemme).
Bonsai di Olmo Cinese vaso cm. 15 Prezzo: in offerta su Amazon a: 19€ |
Considerando la poca quantità di terra in cui vive il bonsai, la concimazione della pianta è indispensabile e va eseguita con costanza. Soprattutto per il periodo vegetativo (da marzo a giugno, da agosto a ottobre) la pianta ha particolarmente 'fame' di concime e va nutrita almeno una volta ogni tre settimane. D'altra parte, si tratta di una pianta molto sensibile, perciò è bene non esagerare con le dosi e preferire concimi a rilascio lento specifici per bonsai. Dalla primavera all'autunno, è importante innaffiare la pianta regolarmente, lasciando il terreno umido. Per quanto riguarda la scelta del concime, l'importante è che sia specifico per bonsai. Nonostante non ci siano particolari restrizioni, consigliamo di utilizzare un fertilizzante liquido che si scioglie nell'acqua, per facilitare la concimazione; un concime a sfere solide, infatti, renderebbe difficoltosa l'attività, considerando la poca superficie di terreno in cui vive la delicata pianta. Per avvolgere i rami con il filo in alluminio ramato e modellarli nella forma che si voglia dare al bonsai, il periodo migliore è la primavera, quando scorre la linfa.
Oltre a una particolare cura nella concimazione, nella potatura e nell'annaffiatura del bonsai acero rosso, è importante prevenire eventuali malattie, ponendo specifiche griglie sui fori di drenaggio e trattando la pianta con insetticidi e fungicidi. In generale, le malattie che possono colpire il piccolo acero sono: afidi (primavera), ragno rosso (estate), oidio o mal bianco in autunno. Naturalmente, un trattamento preventivo a base di insetticidi (afidi e cocciniglie), acaricidi (ragno rosso) e anticrittogamico (oidio), è la soluzione migliore per difendersi dai parassiti. Le cocciniglie, invece, sono piccoli insetti con un potenziale inferiore rispetto agli acari e agli afidi, ma molto pericolosi, in quanto si adattano facilmente a situazioni e climi e resistono a molti insetticidi. Questi insetti si nutrono della linfa e dei liquidi vegetali delle piante e, in questo modo, crea danni alla struttura della pianta fino a causarne la morte. I sintomi della presenza di cocciniglia sono riconoscibili dall'ingiallimento della foglie, dalla comparsa di macchie, dall'avvizzimento del fogliame. In presenza di cocciniglie bisogna rimuovere le incrostazioni biancastre dai rami e spruzzare la pianta con soluzioni specifiche.
COMMENTI SULL' ARTICOLO