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Ci concentreremo dunque sulla tipologia di salice piangente, o salix babylonica, pianta famosissima dalla crescita assai rapida, che si pianta e cresce favorevolmente, come del resto gli altri salici, sulle rive dei laghi o in generale dei corsi d'acqua dolce, in un terreno preferibilmente fresco. L'eleganza e il valore decorativo del suo portamento lo rendono molto amato, anche nella stagione invernale, quando l'albero assume un pregevole colore dorato che mostra, in particolare, una delle sue specie più belle: il salice a rami dorati. E' consigliabile, comunque, non coltivare il salice piangente in piccoli giardini, dove è molto meglio coltivare betulle piangenti oppure ciliegi piangenti.
Le foglie del salice piangente sono giallo verde con una forma allungata e sottile e seghettate ai margini. I fiori, come accade per tutti gli altri salici, sono raccolti in amenti, molto decorativi: maschi e femmine sono posti su piante separate. Gli amenti maschili hanno la caratteristica di avere antere dorate nella stagione primaverile. Quelli femminili presentano una tonalità verdastra e sono muniti di semi di piccole dimensioni, chiusi in una lanugine bianca durante l'estate.Semina da effettuarsi in vivaio umido per talee legnose con una lunghezza che arrivi almeno a trenta centimetri. In seguito, dopo un anno, procedere con la conclusiva messa a dimora dei giovani esemplari.
La messa a dimora è l'operazione che ha la maggiore importanza per quanto riguarda l'allestimento di un giardino. Infatti, una volta posto a dimora, il salice piangente per la sua mole condizionerà il resto della disposizione dello spazio, creando zone d'ombra, zone più scoperte, zone maggiormente o meno attraversate dalla luce: è di assoluta importanza, dunque, avere ben chiara l'idea di realizzazione del giardino nel suo complesso, ricorrendo in caso di eccessiva inesperienza del coltivatore a vivaisti specializzati.L'esposizione privilegiata per il salice piangente è soleggiata o a mezza ombra. Per la sua rusticità presenta una notevole resistenza al freddo.
La sua preferenza va decisamente ai terreni umidi, che siano ben fertili e ricchi di sostanza organica. Sconsigliabile invece la sua coltivazione in terreni soggetti a prosciugamento.
I salici sono particolarmente diffusi nelle brughiere o in quelle zone che presentano un alto tasso di umidità. Il suo uso è principalmente per scopi ornamentali. Come altri salici, anche il piangente è spesso utilizzato anche per il rimboschimento di aree naturali che sono state soggette e processi di degrado. La loro crescita avviene facilmente in terreni umidi e acquitrinosi. Molto utili risultano anche per i giardini in cui il drenaggio si presenta come un problema. E' frequente anche il loro utilizzo come frangivento o per la formazione di barriere naturali, finalizzate alla protezione di altre piante, in virtù della loro forte struttura.
Il salice piangente è una pianta dotata di grande fascino proprio grazie alla sua struttura particolare. Le sue foglie penzolano dai rami della pianta e si lasciano cullare dal vento trasmettendoci quel senso di tranquillità, pace ma anche malinconia e tristezza. Per questo motivo la pianta non dovrebbe mai essere potata, appunto per mantenere la sua peculiarità, intatti i suoi caratteri e continuare a trasmettere il significato che porta con sé. In casi particolari, la pianta necessita di cure e di essere potata quando viene attaccata da insetti, parassiti o dagli agenti atmosferici. In questi casi, i rami colpiti violentemente dal vento possono incrinarsi e la chioma può arrivare a toccare il terreno, danneggiando la pianta e la sua straordinaria bellezza. Per motivi puramente estetici invece si possono tuttavia accorciare i rami senza recare particolari danni alla pianta.
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