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Il Salix alba è un arbusto che, viste le dimensioni che può raggiungere, preferisce essere coltivato in spazi aperti soleggiati o semiombreggiati. Predilige un terreno pianeggiante e non montuoso. Non è in grado di sopportare i climi freddi, infatti, è conveniente metterlo a dimora in luoghi a clima temperato. Nonostante sia in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terra, il salice bianco preferisce un terreno calcareo a uno con pH acido. Avendo bisogno di annaffiature consistenti e frequenti, è conveniente piantare questa pianta in prossimità di corsi d’acqua o laghi, in modo tale da ricevere un apporto idrico indispensabile per la sua rigogliosa crescita. Non è obbligatorio utilizzare dei fertilizzanti perché esso trarrà le sostanze di cui ha bisogno dalle foglie cadute durante l’autunno. In alternativa si può utilizzare un concime a cessione lenta.
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La moltiplicazione del Salix alba può avvenire mediante talea o semina. Dopo aver reciso il ramo dalla pianta madre, occorre piantarlo in un terriccio composto da torba e sabbia. In entrambe le pratiche di propagazione, occorre tenere umido il substrato ma, facendo attenzione a non eccedere con le annaffiature, in quanto tra le cause principali di attacchi ad opera di funghi e muffe dannose per la sua salute. Vista la profondità delle radici, il Salix alba è ampiamente utilizzato per conferire maggior sicurezza ai terreni soggetti a frane; il suo legno molto pregiato è usato nell’industria cartaria, inoltre è impiegato come combustibile, per sostenere le piante delle viti (in quanto legno resistente ma allo stesso tempo molto versatile) e per prodotti di erboristeria etc.
La cura del Salix alba è molto importante non soltanto per quanto riguarda il fattore estetico ma anche per prevenire l’insorgere di malattie o l’attacco per opera di parassiti molto dannosi per quest’arbusto. Le malattie più diffuse tra questa specie sono la ruggine e il cancro mentre, tra i principali aggressori troviamo i bruchi, alcune specie di coleotteri e gli afidi. La presenza di queste malattie o parassiti si nota dalla formazione di macchioline nelle foglie, per gruppi d’insetti sulla parte posteriore del fogliame e per la presenza di buchi sul fusto. Per eliminare gli afidi e i coleotteri basta utilizzare un prodotto fungicida a base di rame. Il cancro invece è difficile da debellare e solitamente porta alla morte della pianta. Se le zone colpite sono piccole, basta una normale potatura delle zone infette le quali, dovranno essere allontanate dalla pianta e bruciate, evitando così un successivo contagio.
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